Ecco la recensione di Star Wars: L’ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia. Sarà tornato l’equilibrio nella forza?
TITOLO ORIGINALE: Star Wars: The Rise of Skywalker. GENERE: Fantasy, azione. NAZIONE: Stati Uniti. REGIA: J.J Abrams. CAST: Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac. DURATA: 141 min DISTRIBUTORE: Disney. USCITA CINEMA: 18/12/2019.
Con Gli Ultimi Jedi ci eravamo lasciati alle spalle Kylo Ren come leader supremo del primo ordine, e una resistenza che cercava rifugio in attesa di potersi riorganizzare. Ovviamente Ep. VIII aveva lasciato molto più di questo, comprese critiche e una fanbase spaccata a metà, tra chi ha amato il lavoro di Rian Johnson e chi invece l’ha ripudiato. Johnson, con Ep. VIII, aveva proposto un capitolo di rottura che però aveva grossi problemi di coerenza con l’universo di Star Wars, e soprattutto aveva eliminato in una decina di secondi quello che sembrava essere il villain della nuova trilogia. Dopo le feroci critiche dei fan, Disney ha fatto marcia indietro, affidando di nuovo la regia a J.J Abrams, che aveva quindi il compito, dopo aver diretto Ep. VII, di far tornare la nuova trilogia sui binari giusti. Ci sarà riuscito? Scopritelo in questa recensione di Star Wars: L’ascesa di Skywalker.
Schiacciato tra vecchio e nuovo | Recensione Star Wars: L’ascesa di Skywalker
Come prevedibile, con il ritorno di Abrams alla regia, Disney ha cercato di correggere il tiro rispetto ad Ep. VIII, andando però a sbattere contro alcuni ostacoli. Innanzitutto, vi dico subito che io avevo apprezzato alcune idee de Gli Ultimi Jedi, in particolare il suo messaggio finale. Il bambino che usava la forza, unito alla volontà di presentare Rey come una nessuno, faceva capire che la forza può venir fuori anche da chi non è un predestinato. Ecco, con L’ascesa di Skywalker si è deciso di schiacciare ogni singola proposta di Ep VIII, compresa questa. Abrams, per mettere in atto la sua visione, è quasi stato costretto ad un ritmo fin troppo accelerato per condensare più informazioni possibili. Inevitabilmente, questa frenesia ha creato dei problemi, permeando alcuni momenti con una fretta quasi eccessiva. Infatti in alcuni casi sembra di trovarsi di fronte a scene che non hanno modo e tempo di svilupparsi nel modo giusto, con passaggi fin troppo sbrigativi e una sceneggiatura altalenante.
Nello scrivere questa recensione de L’ascesa di Skywalker, mi sembra giusto, però, considerare anche il fatto che il problema di tutto è a monte. Infatti la nuova trilogia è stata affidata a due registi che avevano una visione molto diversa su come sviluppare la storia. Abrams, con questo capitolo, ha sicuramente il merito di chiudere il cerchio, creando però dei problemi a livello di coerenza con l’universo di Star Wars. Infatti viene messa in atto un’operazione di retcon, volta a ricucire degli strappi che si erano creati con Ep. VIII. Questo, se da una parte ha proposto degli spunti interessanti, ha di nuovo creato quella sensazione di vedere un film che non riesce a non aggrapparsi ai vecchi. Inoltre ci sono scelte che porteranno sicuramente molte polemiche, per una nuova trilogia che ha diviso i propri fan con ogni capitolo, dando sempre la sensazione di restare schiacciata dal peso dei precedenti.
Nel caso vogliate farvi un’idea di quello che vi aspetta, vi lascio al trailer del film:
Il risveglio della forza emotiva | Recensione Star Wars: L’ascesa di Skywalker
Se da un lato ci sono problemi per la velocità con la quale si sviluppa la storia, dall’altro ci sono momenti che riescono ad emozionare. Infatti il merito di Abrams è proprio quello di riuscire a chiudere il cerchio, con un viaggio dell’eroe molto travagliato che si chiude proponendo scene di forte impatto. Perché, se c’è un pregio che vorrei mettere in evidenza in questa recensione di Star Wars: L’ascesa di Skywalker, è sicuramente l’impatto visivo di alcune sequenze. Certo, visto la frenesia che pervade il film, questa non è una costante. Alcune sequenze e alcuni scontri, però, mostrano una direzione artistica di alto livello. Ci troviamo quindi di fronte ad una regia e una fotografia che alternano ottimi spunti a momenti meno riusciti. La stessa colonna sonora, che era apparsa piuttosto fiacca nei due film precedenti, qui sembra accompagnare bene l’azione, dando il giusto tono epico a sequenze che scalderanno il cuore di molti appassionati.
Anche a livello di cast ci sono delle conferme importanti, soprattutto per quanto riguarda il Kylo Ren di Adam Driver. Quest’ultimo si conferma, infatti, come un grande attore. Infatti anche questa volta Driver si dimostra in grado di dare un’ottima interpretazione a quello che forse è il personaggio più riuscito di questa nuova trilogia. Anche la Rey di Daisy Ridley ha dei buoni momenti, anche se non sembra all’altezza di Driver. Viene dato spazio anche ad alcuni personaggi storici, con la solita furbizia di Abrams nel giocare con i sentimenti dei fan.
Considerazioni finali
Da fan di Star Wars, non è semplice scrivere questa recensione de L’ascesa di Skywalker. Questo è un film che sicuramente ha il merito di dare delle risposte e chiudere il cerchio, ma ad un prezzo. Infatti, come nei capitoli precedenti di questa nuova trilogia, emerge una certa incoerenza con l’universo di Star Wars, con scelte più che discutibili. Allo stesso modo, questo capitolo riesce a dare un finale sicuramente più che dignitoso, che nonostante i problemi mette la parola fine a questa trilogia. Questa volta ci troviamo di fronte ad un capitolo che non osa come l’episodio precedente, ma che cerca di ricucire quei fili che erano alla base di Ep 7. Inoltre in questo caso anche a livello di comicità, non ci sono battute forzate come in Ep. VIII. In conclusione è un film imperfetto, ma se riuscirete a passare sopra ad alcuni problemi a livello di sceneggiatura, vi troverete di fronte un film che sa emozionare e sorprendere. Un film che cerca l’equilibrio avventurandosi dentro l’occhio del ciclone, dopo la tempesta portata da Rian Johnson.
Punti a favore
- Alcuni spunti interessanti
- Visivamente notevole
- Ottima colonna sonora
- Il cast, e in particolare Adam Driver
Punti a sfavore
- Ritmo fin troppo frenetico e sviluppi sbrigativi
- Scelte discutibili e a tratti incoerenti con l'universo di Star Wars
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