Vi proponiamo la recensione di Il principe cerca figlio, sequel del cult anni ’80 che ripropone Eddie Murphy nei panni dell’ormai re Akeem
TITOLO ORIGINALE: Coming 2 America. GENERE: Commedia. NAZIONE: Stati Uniti. REGISTA: Craig Brewer. CAST: Eddie Murphy, Arsenio Hall, James Earl Jones, Shari Headley, John Amos, Wesley Snipes, Leslie Jones, Tracy Morgan, Jermaine Fowler, KiKi Layne, Teyana Taylor, Vanessa Bell Calloway, Paul Bates. DURATA: 20 min. DISTRIBUZIONE: Paramount Pictures. USCITA: 5/3/2021.
Sarebbe dovuto uscire nel 2018, per festeggiare il trentesimo anniversario della prima uscita de Il Principe cerca moglie, ma il sequel del cult anni ’80 ha subito più di un ritardo, ultimo in ordine cronologico quello dovuto alla pandemia COVID. Ciò peraltro ne ha determinato l’uscita non in sala.
Disponibile quindi su Amazon Prime Video, il film con Eddie Murphy ha scontato i ritardi e le varie revisioni per trovare il giusto quadro di una storia attesa da anni. Di conseguenza, pur con buona parte dello stesso team che contribuì al successo del precedente capitolo nel 1988, non riesce a spiccare il volo, dimostrandosi fin troppo anacronistico.
La trama | Recensione Il principe cerca figlio
Gli anni sono passati anche nel regno di Zamunda, e quando il Re Joffy Joffer (James Earl Jones) muore gli succede il figlio Akeem (Eddie Murphy).
L’ormai Re ha tre figlie ma è preoccupato del fatto che nessuna di loro gli potrà succederà semmai dovesse accadergli qualcosa, in quanto la legge locale lo proibisce. Il problema più concreto è legato alle mire dell’istrionico e complottista Generale Izzi (Wesley Snipes), pronto al golpe. Akeem scopre però di avere un figlio a New York, in America, avuto durante una notte di passione prima di conoscere Lisa, sua attuale regina. Il Re e il suo fedele consigliere e amico, Semmi (Arsenio Hall), tornano quindi in America per incontrarlo e portarlo a Zamunda insieme alla madre, così da crescerlo come un principe e futuro re del paese africano.
Un film fuori tempo massimo | Recensione Il principe cerca figlio
Guardando Il Principe cerca figlio, la prima cosa che salta all’occhio è che le atmosfere, i costumi e le gag sono sostanzialmente quelle di trent’anni fa. Il non voler tenere conto dell’evoluzione più che trentennale della commedia d’appartenenza. Di fatto l’opera è tristemente fuori tempo massimo per far anche solo sorridere le nuove generazioni di audience, il che lo rende un progetto destinato al solo piacere dei fan dell’originale di Landis, di cui peraltro in questo sequel viene mantenuto più lo spirito che il divertimento.
Troppo referenziale e legato al passato, la trama nasce vecchia ed si protrae senza ambizione di costruire un sequel moderno. In ogni sua parte e passaggio, dai tanti personaggi portati in scena da un poliedrico Eddie Murphy (nel frattempo cresciuto, anche artisticamente), alla scrittura che troppo spesso è un susseguirsi di banalità e battute scontate che non inquadrano a dovere l’evoluzione dell’ironia e della commedia, è un film vetusto vestito di finta modernità, che però non calza proprio.
Uno stile insomma “vecchio” che, unito a una sceneggiatura per lo più traballante salvo qualche momento riuscito, dà idea più di incapacità di adeguarsi che di tributo al materiale originale. Il tutto si nota anche nell’occasione persa di dare nuovi spunti al tema del trattamento delle donne, che non si allontana troppo da quello degli anni ’80.
Umorismo? | Recensione Il principe cerca figlio
Gli sketch, che dovrebbero essere i protagonisti del film, se pur con piacevoli eccezioni, rimangono troppo polverosi. Sembra di vedere una vecchia replica del Saturday Night Live, più che un lungometraggio dal budget milionario.
Gli attori in realtà ce la mettono tutta, ed anzi dimostrano un talento davvero encomiabile, ma non salvano un film che, per quanto possa destare curiosità, si dipana in modo banale e prevedibile. C’è da dire comunque che Eddie Murphy, sempre istrionico, non fa passi indietro rispetto alle recenti apparizioni serie, ed anzi mostra un talento difficile da non riconoscere.
Conclusioni
In chiusura della recensione de Il principe cerca figlio non possiamo che sottolineare quanto puntare tutto sulla nostalgia rende questo film anacronistico. L’approccio per nulla coraggioso aleggia lungo tutta la produzione, che certo non può essere salvata dalle ottime prove attoriali. Si poteva fare di meglio? Impossibile dirlo, sta di fatto che, sicuramente, questo sequel ha addosso uno strato di polvere che è difficile ignorare.
Punti a favore
- Le interpretazioni
Punti a sfavore
- L'eccessivo legame con il passato
- La sceneggiatura banale
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