Gli infedeli, prodotto da Netflix e diretto da Stefano Mordini, è il remake dell’omonimo film francese del 2012 con Jean Dujardin. Co-scritto e co-prodotto da Riccardo Scamarcio, il film italiano riprende l’impostazione a episodi dell’originale, ma anzichè essere diretto da 8 registi per 11 episodi del film, vede dietro la macchina da presa un solo nome: Mordini. Ecco la nostra recensione de Gli Infedeli
TITOLO ORIGINALE: Gli infedeli. GENERE: commedia. NAZIONE: Italia. REGIA: Stefano Mordini. CAST: Riccardo Scamarcio, Valerio Mastrandrea, Laura Chiatti. DURATA: 88 min. DISTRIBUTORE: Netflix. USCITA: 15/07/2020.
Gli infedeli è una commedia francese del 2012 composta da 11 episodi diretti da otto registi che regalano allo spettatore la loro personale visione del tradimento in chiave comica. Allo stesso modo Gli infedeli del 2020, remake del precedente, è diviso in episodi e punta a raccontare diverse storie di tradimento con gli attori protagonisti che interpretato personaggi e situazioni diverse, ma al contrario dell’originale è diretto da un solo regista.Â
La trama | Recensione Gli Infedeli
Cinque storie, cinque personaggi diversi interpretati dai protagonisti in varie vesti, un unico fil rouge: l’infedeltà . Le storie sono delle più variegate, dal primo che tenta invano di sviare l’incalzante interrogatorio della moglie su dove fosse la sera precedente a quello con un particolare feticismo per le cavità rotonde passando per il genio che fa passare la moglie per pazza pagando complici per far sembrare che si sia immaginata tutto. Insomma storie diverse di quasi-normalità che dovrebbero far riflettere sulla natura umana.Â
Tentativo maldestro | Recensione Gli Infedeli
Gli infedeli fin da subito mostra di essere un passo indietro alla versione francese risultando quasi irritante sia nella scrittura che nella regia, estremamente confusa. I protagonisti fanno il possibile, ma anche Mastrandrea che conosciamo per essere un attore di ottimo livello risente di una scrittura poco approfondita e lontana anche solo vagamente da una comicità interessante. Le donne vengono relegate a personaggi fastidiosi e irritanti, che lo spettatore spera spariscano di scena il prima possibile. Scamarcio, che ha co-prodotto e co-scritto il film, è decisamente sottotono con una performance poco incisiva. Il film vorrebbe ricreare quelle dinamiche dei film della commedia all’italiana ma la sceneggiatura non sorregge minimamente la pellicola risultando superficiale e banale tanto che si possono intuire le battute ancor prima che vengano dette.Â
Il montaggio è confuso, ci sono stacchi di episodi quasi casuali che confondono lo spettatore e non permettono di guardare un prodotto che seppur internamente diviso dovrebbe essere almeno scorrevole. Altro lato negativo è la presenza di Laura Chiatti a cui è stato affidato un personaggio nevrotico e particolare. Il personaggio presuppone un certo spettro emotivo che però la Chiatti non riesce e trasferire né tramite la mimica facciale né nell’intonazione della voce rimanendo piatta o urlando senza alcun tipo di intenzione emotiva.Â
Lati positivi | Recensione Gli Infedeli
Dei cinque episodi proposti, l’unico che sembra avere un senso è il secondo che ha per protagonista Mastrandrea. L’unico che sembra avere un senso ed essere lo specchio di una realtà troppe volte raccontata ed effettivamente i due attori protagonisti riescono a calarsi bene nei due coniugi che si confessano reciprocamente il tradimento dopo 10 anni di matrimonio, non senza qualche scivolone di cattivo gusto ma che tutto sommato rispetto al livello al limite del grottesco del resto del film è anche tollerabile.Â
Il tentativo di remake è assolutamente fallito, da una simpatica commedia Gli Infedeli si è trasformato in un distorto quadro poco realistico che travolge e lascia basito lo spettatore, il quale si trova a tratti spaesato e incapace di seguire la logica del film.Â
In conclusione
Per concludere, Gli Infedeli è un film che non regala niente al cinema italiano, ma che anzi relega a commedia grottesca quello che sulla carta era un ottimo prodotto. Il cast subisce e accusa il peso di una sceneggiatura banale e poco curata, persino Mastrandrea non riesce se non nei momenti in cui gli è stato dato più spazio a risollevare il livello del film. A confronto con il film originale con Jean Dujardin è sicuramente inferiore e estremamente più banale. Magari il finale può regalare una risata, ma la visione risulta pesante e lenta, tanto che i soli 88 minuti sembrano molti di più.Â
Voi cosa ne pensate? Avete visto l’originale? Quale avete preferito? Fatecelo sapere nei commenti e non dimenticate di continuare a seguire tuttoteK per recensioni, speciali e guide come Migliori commedie su Netflix: le 10 da vedere.
Punti a favore
- Un episodio credibile
Punti a sfavore
- Sceneggiatura
- Montaggio
- Ritmo lento
- Grottesco
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