Disponibile su Netflix, il nuovo film di Ron Howard con Amy Adams e Glenn Close, è un grido di dolore straziante dei dimenticati dalla società americana. Ecco la recensione di Elegia Americana
TITOLO ORIGINALE: Hillbilly Elegy. GENERE: dramma. NAZIONE: Stati Uniti. REGIA: Ron Howard. CAST: Glenn Close, Amy Adams, Gabriel Basso, Haley Bennett. DURATA: 116 min. DISTRIBUTORE: Netflix. USCITA: 24 novembre 2020.
Elegia Americana è tratto dall’omonimo libro di memorie scritto da J. D. Vance nel 2016, un’autobiografia sentita e profonda. La critica statunitense ha però stroncato il film definendolo “terribile” ammettendo però che le performance del cast sono assolutamente encomiabili, in particolare quella di Glenn Close.
La trama | Recensione Elegia Americana
Elegia Americana è il racconto di un sogno americano dal percoso accidentato vissuto dagli occhi di J.D. Tre generazioni a confronto con le occasioni mancate o perse, la voglia di rivalsa e l’amore per una famiglia disfunzionale e disturbata. J.D. è un ex marine e studente di giurisprudenza a Yale che cerca di ottenere un lavoro che lo faccia arrivare in alto. La madre, Bev, però è una drogata incapace di controllarsi e la sorella non può gestire tutto da sola dato che anche lei ha una famiglia a cui badare. Il film inizia poi a strutturarsi con una costruzione che alterna momenti attuali a flashback in cui J.D. ricorda stralci della propria adolescenza con sua madre e sua nonna Mamaw. Un passato duro, fatto di umiliazioni e traumi non facili da superare ma che fanno da spinta a voler migliorare e sfruttare ogni occasione che la vita gli porge.
Non il solito sogno americano | Recensione Elegia Americana
Elegia Americana è una storia brutale, cruda, raccontata senza filtri. La sceneggiatura è ben scritta seppur in molti punti difficile da seguire a cuor leggero. La regia è buona anche se non memorabile, ottima invece la scelta del montaggio dell’alternanza del’oggi con flashback intensi e vividi dei ricordi dal punto di vista del protagonista. Tutta la costruzione narrativa risulta molto scorrevole sia per quanto riguarda le linee temporali che per quanto riguarda la trama. Le tematiche affrontate sono molto intense, la denuncia sociale verso il sistema sanitario e di assistenza americano appare evidente dato il continuo sottolineare come una persona ormai incapace di badare a sè stessa non venga assistita se non in struttre private molto costose.
Il film nel suo complesso risulta un veramente molto pesante e anche il messaggio si perde a tratti nei meandri di eventi brutali e strazianti che si stratificano agli occhi dello spettatore. Il protagonista sta cercando di vivere il proprio sogno ma viene sempre trascinato a fondo da un passato troppo ingombrante e un presente incerto.
Cast eccellente | Recensione Elegia Americana
Oltre all’intensità della storia ciò che salta all’occhio sono le interpretazioni del cast. Il protagonista essendo molto giovane risulta un po’ più acerbo delle co-protagoniste femminili, soprattutto dato che le due in questione sono Glenn Close e Amy Adams. Amy Adams interpreta la madre, drogata e instabile, che cerca di creare un futuro e una vita diversi per i propri due figli rispetto a ciò che ha vissuto lei, non riuscendoci e facendosi inghiottire dalle dipendenze e dalle relazioni disfunzionali.
Glenn Close interpreta la nonna del protagonista, una donna dura e crudele ma che con il nipote mostra anche un lato più fragile e umano, sarà proprio lei a motivarlo al punto da convincerlo a lottare e lavorare sodo per ottenere ciò che vuole dalla vita. La Close regala un’interpretazione davvero intensa e realistica nonchè spietata di una generazione lasciata allo sbando dal sistema assistenzialistico americano.
Non adatto a tutti
Elegia Americana non è un film adatto a tutti date anche le tematiche trattate e la brutalità con cui vengono mostrati determinati momenti. Non è un film che porta alcuna reale “novità” al panorama cinematografico internazionale ma è una storia che non può lasciare indifferenti. Soprattutto grazie al cast è uno dei titoli che non faticheranno a trovare posto fra le nomination agli Oscar 2021.
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Punti a favore
- Montaggio
- Cast
- Storia autobiografica molto intensa
Punti a sfavore
- Regia non innovativa
- Tematiche molto pesanti
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