Con l’arrivo della seconda parte si è conclusa La Casa di Carta su Netflix, serie spagnola rivelazione, che con l’idea vincente di basare tutti gli eventi intorno a una rapina alla zecca di stato spagnola, ha saputo conquistare persone in tutto il mondo. Ecco la recensione
TITOLO ORIGINALE: La Casa de Papel. GENERE: Heist, Thriller. NAZIONE: Spagna. CAST: Úrsula Corberó, Miguel Herràn, Alvaro Morte. DURATA: 22 episodi di circa 45min.
Ammettiamolo, al solo sentire “produzione spagnola” si storce un po’ il naso: i prodotti che arrivano dalla penisola iberica ci fanno subito pensare a quelle solite soap abbastanza scadenti; ma questa volta vi assicuriamo che ne vale la pena, perché La Casa Di Carta ha voglia di stupire.
Un po’ Inside Man, un po’ Le Iene di Tarantino, La Casa di Carta ha portato l’idea vincente dell’heist movie in chiave di serie TV. La serie spagnola è infatti tutta basata su una rapina ai danni della zecca di stato, dove i vari protagonisti, siano essi rapinatori polizia o ostaggi, saranno chiamati a far conto con la tensione che si farà man mano più critica.
La rapina del Professore | Recensione
Il Professore, uomo dal passato misterioso, raduna un gruppo di criminali per quella che, a suo dire, sarà la rapina perfetta. Un piano ideato nei minimi particolari dallo stesso Professore, che sarà capace di mettere alle strette anche i più in gamba tra gli agenti della polizia.
Figure centrali degli eventi saranno ovviamente i rapinatori, che col chiamarsi con nomi delle città (Tokyo, Rio, Berlino ecc.), le maschere di Dalì, le ormai iconiche tute rosse e con i loro caratteri eccentrici sono già entrati nel cuore di molti fan.
Altri veri pilastri della narrazione saranno gli agenti della polizia e gli ostaggi, che con le loro reazioni nei confronti dei rapinatori, saranno l’ago della bilancia che potrebbe trasformare la rapina in un vero massacro.
Una rapina che convince | Recensione
Quali sono dunque gli elementi che portano La Casa di Carta a un gradino superiore rispetto alle serie medie di Netflix? La risposta è da cercarsi nell’impostazione stessa della serie.
Il prodotto infatti vive di una duplice narrazione: una è quella della rapina, che episodio dopo episodio rivelerà tutti gli assi nella manica del professore; mentre l’altra è la scelta intelligente di mettere i rapinatori di fronte un problema ad ogni episodio. Questo permetto un tasso di tensione sempre alto, dovuto in parte al volere sapere tutti i retroscena della rapina, e in parte grazie alle situazioni al limite che dovranno superare i nostri anti-eroi.
Altro fulcro degli eventi saranno sicuramente tutte le side story collegate al colpo: ogni rapinatore ha una sua motivazione ben precisa per portare a termine la rapina. Questo utilizzo dei personaggi porta la serie a toccare argomenti come il più semplice rapporto di coppia fino alla più complessa critica alle banche. Qui troviamo probabilmente l’unico grosso neo della serie spagnola: non tutte le side story funzionano a dovere ma sopratutto ciò che lascia un po’ a desiderare è il solo accenno ad argomenti che sembravano importantissimi per alcuni protagonisti, come l’idea di ribellione verso lo stato.
Nota di merito alla regia, che riesce a passare dalle più semplici inquadrature televisive per la maggior parte delle situazioni, a movimenti di camera più ricercati nelle scene più action, cosa che non sempre riesce in questi tipi di produzione.
La casa di carta: il trailer
La fine della rapina | Recensione
Come ogni buon heist movie che si rispetti siamo giunti a un finale dove la vittoria non è totale. La casa di Carta è sicuramente una serie di notevole fattura, solo pensare a quanto sia bene gestita una rapina per ben 22 episodi fa capire quanto sia un prodotto ben pensato.
Spiace constatare però come non tutte le side story abbiano lo stesso appeal e grado di approfondimento. In fin dei conti vi abbiamo avvertito nel titolo, La Casa de Papel (per gli amanti dello spagnolo) è un gioiello, e gioielli perfetti non esistono.
E se proprio avete voglia di un genere totalmente diverso, qui trovate la nostra recensione di Santa Clarita Diet sempre disponibile su Netflix.
Punti a favore
- Tensione sempre alta
- Regia sempre attenta
Punti a sfavore
- Alcune side story poco approfondite
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