Lo smartphone best buy nella fascia media della scorsa generazione può ancora essere considerato il punto di rifermento da acquistare? Scopriamolo in questa recensione di Xiaomi Redmi Note 9 Pro
A quasi un anno di distanza dal lancio, nonostante l’arrivo del suo successore Redmi Note 10 Pro, Xiaomi Redmi Note 9 Pro resta tra gli smartphone più interessanti e consigliati all’interno della fascia media del mercato. Arrivato ormai sulla soglia stabile dei 200€ con addosso la nomea giustificata di best buy di categoria, è importante capire se, con una competizione (anche interna) ancora più agguerrita rispetto al lancio, si può ancora parlare di best buy.
Considerando, tra l’altro, che è uno smartphone soggetto di numerose offerte e spesso in vetrina anche nelle grosse catene di elettronica, cerchiamo di capire con questa recensione se Xiaomi Redmi Note 9 Pro può essere ancora considerato la migliore alternativa a tutto tondo, tanto per l’utente medio quanto per l’utente particolarmente informato sul mondo mobile.Â
Scheda tecnica
- Display: IPS 6,67″ con risoluzione FHD+, foro per la fotocamera anteriore, 450 nit di luminosità massima
- SoC: Qualcomm Snapdragon 720G, 2x Gold 2.3GHz + 6x Silver 1.8GHz con GPU Adreno 618
- RAM: 4 – 6 GB
- Memoria interna: 64 – 128 GB + espansione tramite microSD fino a 512 GB
- Fotocamera posteriore: Quadrupla lente 48+8+5+2 MP con singolo LED Flash e zoom digitale 10xÂ
- Fotocamera anteriore: 16 MP
- Connettività : Bluetooth 5.0, WiFi 802.11a/b/g/n/ac, USB-C, VoLTE, Wi-Fi Direct, GPS/ A-GPS / Galileo / GLONASS, jack audio da 3,5mm
- OS: MIUI 11 con Android 10
- Dimensioni: 165,75 x 76,68 x 8,8mm
- Peso: 209 grammi
- Batteria: 5.020 mAh con supporto alla ricarica rapida
Un medio gamma in tutto il suo splendore | Recensione Xiaomi Redmi Note 9 Pro
Xiaomi Redmi Note 9 Pro incarna alla perfezione il concetto di medio gamma che dovrebbe popolare il mercato. A livello estetico non brilla certo per originalità (d’altronde si fatica a dirlo un po’ per tutte le fasce di prezzo) ma nonostante ciò dimostra di esser curato in ogni particolare. Ho ancora in casa l’ancor meno recente Redmi Note 8 Pro e dal confronto è evidente come Redmi Note 9 Pro ne sia la diretta evoluzione, con alcune modifiche nell’estetica (piccole ma sostanziali) che dimostrano la volontà di restare al passo con i tempi.
Se sul frontale c’è poco da dire, con un notch che cambia stile ma non ne modifica la ricetta drasticamente, il posteriore è finalmente in vetro parzialmente specchiato ma al tempo stesso trattiene non poco le impronte. Il frame diventato metallico impreziosisce l’intera proposta donando una sensazione da smartphone di fascia superiore. Bella estetica e funzionalità : è questo il connubio sul quale punta Xiaomi in questa fascia di prezzo ed è confermato da un design, come detto fino ad ora, capace di non sfigurare neppure di fronte a dispositivi di fascia superiore ma anche alcune peculiarità nella dotazione tra le quali il sensore IR posto nella parte superiore e il jack audio da 3,5mm per le quali ormai pochi produttori dimostrano interesse. Elegante nei particolari ma sicuramente non semplicissimo da tenere in mano, gli oltre 200g di peso (comunque ben bilanciati) e l’ampio display si sentono. Attenzione ai particolari dimostrata e confermata anche dalla presenza di una cover in silicone all’interno della confezione, non una cosa per la quale strapparsi i capelli, ma cosa si vuole di più a 200€?Â
Display senza lode e senza infamia | Recensione Xiaomi Redmi Note 9 Pro
Xiaomi Redmi Note 9 Pro è dotato di un display da 6,67″ FullHD+ (1080×2400) con tecnologia IPS. Il pannello di questo dispositivo non è sicuramente la caratteristica più entusiasmante ma riesce a difendersi discretamente. Bisogna necessariamente dimenticarsi dei colori di un display AMOLED e purtroppo il refresh rate è ancora limitato a 60Hz. Una volta appresi i limiti della tecnologia adottata resta comunque da dire che siamo di fronte ad uno dei migliori pannelli IPS presenti in commercio.
Nell’uso quotidiano è un display che si fa apprezzare tanto per definizione quanto per la fedeltà dei colori che danno il meglio soprattutto quando vengono riprodotte scene tendenti a colori bluastri. Buona la luminosità massima anche in ambienti molto illuminati. Sul mercato ormai si trovano smartphone sulla soglia dei 200€ dotati di un pannello AMOLED ma non sono poi così tanti da considerare il display di Redmi Note 9 un reale limite, anzi, è promosso a pieni voti all’interno della sua categoria.
Dotazione hardware completa | Recensione Xiaomi Redmi Note 9 Pro
Redmi Note 9 Pro non è solo la rappresentazione massima del concetto di medio gamma a livello estetico, ma trasporta la medesima filosofia anche alla dotazione hardware. Lo smartphone è dotato dell’ottimo processore di Qualcomm, lo Snapdragon 720G, un octa core da 2,32GHz coadiuvato da ben 6GB di memoria RAM. Il processore garantisce performance granitiche nello svolgimento di praticamente qualsiasi operazione, al punto da non sentire la necessità di una dotazione hardware più recente o in generale più performante. Performance, temperatura e consumo batteria rappresentano tre parametri che raggiungono valori tra i migliori di categoria grazie allo Snapdragon 720G che, non a caso, è tra i più riusciti di Qualcomm degli ultimi anni. Le applicazioni sono perfettamente e piacevolmente navigabili senza nessun impuntamento o il benchè minimo lag. Anche il caricamento delle stesse avviene in tempi rapidi grazie all’adozione di uno storage interno a scelta tra 64GB o 128GB (nel caso del sample preso in questione) di tipo UFS 2.1, quindi tra gli standard più rapidi attualmente disponibili.
Xiaomi Redmi Note 9 Pro è lo smartphone ideale per chi non necessita di potenza spropositata ma vuole un dispositivo performante nel classico utilizzo social che caratterizza la maggior parte degli utenti. Parlando di prestazioni però, e considerando che questa recensione vuole dare qualche spunto ad ormai un anno di distanza dal lancio per far effettuare un acquisto ancor più consapevole, devo segnalare che ho riscontrato un problema abbastanza singolare del quale non ho trovato lamentele in giro. Nella navigazione all’interno del launcher, avviene una sorta di piccolo sfarfallio, come se ci fosse un leggero lag non dovuto alle performance del processore, ma sembra piuttosto essere il refresh rate del display che si oscilla inspiegabilmente. Nulla di particolarmente invalidante che in realtà a momenti scompare del tutto, ma comunque da segnalare.
La GPU Adreno 618 che accompagna il processore non mostra il fianco neppure in videogame come Call of Duty a dettagli massimi, mantenendo il framerate sempre elevato. È possibile inoltre sbloccare lo smartphone attraverso il classico sblocco facciale non impreziosito però da particolari sensori dedicati, oppure attraverso un sensore per le impronte digitali posto all’interno del pulsante di accensione laterale. Una soluzione in perfetto Sony old style che personalmente adoro alla follia. Da un lato è vero che in questo momento sono ormai stati presentati diversi smartphone con hardware più performante all’interno dell’intorno dei 230-250€ circa ma è altrettanto vero che, a seconda delle varie offerte, sotto i 200€ è ancora molto difficile trovare di meglio e questo Redmi Note 9 Pro può ancora fare la differenza, soprattutto per chi è già al limite massimo del proprio budget e non vuole spingersi oltre neppure di poco.
Comparto fotografico decisamente interessante | Recensione Xiaomi Redmi Note 9 Pro
Il comparto fotografico di Redmi Note 9 Pro è composto 4 sensori al posteriore (64 MP al principale, 8 MP grandangolare, macro da 5 MP e sensore profondità da 2 MP). Ormai non ci stupiamo più, nel reale utilizzo quotidiano, solo il sensore principale e quello grandangolare tornano realmente utili, gli altri due fa sicuramente piacere averli ma non sono poi così utili. Quello che mi ha stupito di questo smartphone, a differenza ad esempio di Redmi Note 8 Pro e altri competitor nella stessa fascia di prezzo, è che Xiaomi ha spinto molto sulla qualità del comparto fotografico, arrivando a garantire prestazioni, in situazioni ottimamente illuminate, decisamente ragguardevoli. Gli scatti realizzati in condizioni ottimali di illuminazione sono tranquillamente paragonabili a quelli di smartphone di fascia superiore, e già in questo c’è da fare un plauso a Xiaomi. La differenza tra uno smartphone da 200€ e 400€ è proprio nella qualità del comparto fotografico, dato che le restanti differenze hardware non offrono realmente una differenza percepibile nell’utilizzo quotidiano. In questo caso gli scatti realizzati dal sensore principale sono ottimi, con un buon bilanciamento del bianco e ottimamente definiti.
Lo stesso purtroppo non si può dire per la camera grandangolare, che resta un ausilio divertente per qualche scatto da postare sui social ma non di più. Il comparto fotografico però stupisce anche in condizioni di scarsa illuminazione e in notturna, contesti nei quali la qualità cala inevitabilmente ma resta sopra la media degli smartphone di fascia media. A tal proposito vorrei aprire una piccola parentesi dato che abbiamo la possibilità di analizzare il comportamento dello smartphone a distanza di un anno dal lancio.
Girando tra vari forum internazionali è stato evidenziato un deterioramento dei sensori fotografici causati da granelli di polvere all’interno dello slot fotografico. Questa problematica in realtà l’ho riscontrata anche con il Redmi Note 8 Pro che ho ancora con me, il quale ha dimostrato un evidente deterioramento delle camere ed un peggioramento generale della qualità fotografica dopo un anno di utilizzo. Il sample di Xiaomi Redmi Note 9 Pro che stiamo recensendo ha ormai circa un anno di vita e io stesso lo sto utilizzando da un paio di mesi. In tal senso non ho notato nessun peggioramento della qualità fotografica e nessuna presenza di polvere. Probabilmente è una problematica risolta da Xiaomi negli anni che purtroppo ha afflitto solo alcuni determinati sample di questo dispositivo.
Molto bene anche la camera anteriore da 16 MP. Purtroppo solo al livello degli agli medi gamma la qualità nella registrazione video (fino a 4k 30fps), che perde un po’ della qualità che i sensori regalano negli scatti a causa della mancanza di qualsiasi tipo di stabilizzazione.
Un medio gamma completo | Recensione Xiaomi Redmi Note 9 Pro
Uno dei motivi per i quali questo Xiaomi Redmi Note 9 Pro ha avuto così tanto successo, risiede proprio, come detto in apertura di recensione, nella completezza dell’offerta. Quasi inutile ormai dire che si tratta di uno smartphone con il quale non abbiamo avuto nessun problema nell’effettuare chiamate. Lo speaker di sistema, purtroppo solo mono, ha un volume elevato ma manca di presenza nelle basse frequenze. Ottimo il modem per la ricezione del Wi-Fi dual band. La dotazione hardware è completata da una caratteristica che spesso latita in questa fascia di prezzo: l’NFC.
Finalmente è possibile anche usufruire dei servizio streaming in HD grazie alla presenza dei Widevine di livello 1.
La MIUI è ormai un’autorità | Recensione Xiaomi Redmi Note 9 Pro
Alcuni mesi fa Xiaomi Redmi Note 9 Pro ha ricevuto l’aggiornamento alla MIUI 12 ed è previsto l’arrivo di Android 11 con gli aggiornamenti che arriveranno nel corso delle prossime settimane. La MIUI 12 ha eliminato le già poche incertezze presenti nella versione personalizzata da Xiaomi del sistema operativo di Android. L’interfaccia è assolutamente moderna, personalizzabile, piena di funzionalità e sempre fluida. Nulla da contestare, si tratta più di gusto estetico personale.
Ottimo però che Xiaomi tenda ad implementare funzionalità anche importanti nel tempo dimostrando attenzione per i dispositivi e per gli utenti. È stato infatti proprio grazie all’aggiornamento alla MIUI 12 che Xiaomi ha aggiunto il supporto alle Widevine di livello 1. In questo momento però lo smartphone è fermo all’aggiornamento delle patch di sicurezza di gennaio 2021, speriamo venga aggiornato presto.
Autonomia da campione | Recensione Xiaomi Redmi Note 9 Pro
Note 9 Pro è dotato di una batteria da ben 5020 mAh, un valore decisamente interessante concesso dalle dimensioni generose del dispositivo. In termini di autonomia ci troviamo sulla soglia del giorno e mezzo abbondante con utilizzo medio anche dopo un anno di stress della batteria che ha subito quindi il normale deterioramento nel tempo. Ricarica rapida disponibile grazie al caricatore da 30W incluso in confezione.
È tempo di tirare le somme
Dopo aver analizzato il comportamento dello smartphone attraverso i vari test e l’uso quotidiano, mi sento di dire che siamo ancora di fronte ad un best buy, ma non per tutti. Considerando l’elevata quantità di dispositivi lanciati negli ultimi mesi, consiglierei gli utenti esperti di spendere qualcosina in più e optare per una soluzione più recente non solo in termini hardware ma anche considerando un supporto più duraturo nel tempo. A tal proposito, all’interno delle proposte della stessa Xiaomi (e sub-brand) è impossibile non citare POCO X3 Pro come nuovo best buy assoluto della fascia media. Tuttavia, immaginando di dover consigliare l’acquisto di uno smartphone ad un utente medio che probabilmente lo acquisterà in una catena di elettronica, oppure mettendomi nei panni di chi non vuole assolutamente andare oltre i 200€ di spesa, considero Xiaomi Redmi Note 9 Pro ancora un best buy degno di essere acquistato.Â
Xiaomi Redmi Note 9 Pro è disponibile nelle colorazioni: Glacier White, Tropical Green e Interstellar Grey.
Le fotografie incluse in questa recensione sono state scattate con una Nikon Z50.
- Processore octa-core qualcom snapdragon 720g; 6.67'' fhd+ dotdisplay
Punti a favore
- Design moderno e ottima costruzione
- Tra i migliori display IPS in circolazione
- Dotazione hardware completa e performante
- Buon comparto fotografico
- Prezzo ormai tendente al ribasso
Punti a sfavore
- Purtroppo non AMOLED
- Registrazione video non al top
- Soffre la competizione dei nuovi arrivati
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