Spitlings era una delle esclusive temporali del servizio di Google Stadia, arrivata recentemente sulle altre console di questa generazione (PS4, Switch e Xbox One), scopriamo con questa nostra recensione se vale la pena acquistarlo
L’uscita di Google Stadia avrebbe dovuto rivoluzionare il mondo del gaming, scuotendolo fin dalle sue fondamenta. La storia ci ha mostrato che non è ancora il momento per servizi simili, specialmente quando hanno disilluso anche le promesse iniziali. Manchevole sotto moltissimi punti di vista, lo streaming videoludico di Google è affondato ancor prima di nascere, con utenti che avevano prenotato l’edizione più costosa e che hanno poi disdetto l’abbonamento al termine dei tre mesi garantiti dal pre-order. Un vero peccato, ma è stato comunque un ambizioso tentativo di fare un passo avanti. Magari, in un futuro non troppo lontano…
Quel che ci saremmo aspettati, perlomeno, dal servizio di Stadia era una lunga lista di esclusive. Considerando che gli sviluppatori avrebbero potuto creare qualsiasi cosa, che poi sarebbe stata gestita dai server di una delle compagnie più grandi del mondo (se non LA più grande), eravamo in attesa di titoli spaccamascella. Ed è arrivato Spitlings. Non che ci sia nulla di cui lamentarsi, in realtà. Spitlings è uscito in esclusiva temporale su Google Stadia ad aprile, arrivando poi su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch solo recentemente. Il titolo è stato sviluppato da Massive Miniteam e pubblicato da Handygames. Scopriamo insieme, con la nostra recensione della versione PS4, se vale la pena gettarsi nel coloratissimo mondo di Spitlings!
Lama quadrati e colorati!
Cos’è Spitlings? Concettualmente è un platform arcade pensato specialmente per la cooperativa.. Uno di quei titoli con cui si passano quindi le domeniche pomeriggio con gli amici, ad insultarsi a vicenda. Impersoneremo un piccolo quadratino colorato, il nostro Spitling, che è bravo unicamente a fare una cosa: sputare. Un gesto che normalmente viene visto come irrispettoso e volgare, ma che nel titolo di Massive Miniteams sarà il nostro unico modo di sopravvivere.
In ogni livello di Spitlings, infatti, il nostro mostriciattolo quadrato e colorato verrà attaccato da sfere distruggibili solo sputando. Potremo lanciare saliva in sole due direzioni: in alto, per distruggere gli ostacoli e le sfere che vorranno colpirci, e in basso, per “volare” temporaneamente e superare baratri. Avremo a disposizione un numero di proiettili limitato, che potremo ricaricare raccogliendo i nostri stessi sputi, che una volta colpita una parete potranno ricadere a terra. Avremo a disposizione anche un tasto per la ricarica, ma quest’ultima sarà piuttosto lenta ed è consigliabile utilizzarla esclusivamente quando saremo al sicuro.
Don’t do this at home – Recensione Spitlings PS4: un gioco a tutto sputo!
Colpire le sfere colorate che rimbalzano in giro per i livelli le suddividerà in sfere di dimensioni via via più piccole, aumentando il numero di elementi a schermo e le nostre possibilità di morte. Questo perché il nostro Spitling verrà distrutto dal singolo contatto con una sfera colorata, cosa che ci costringerà a ricominciare la schermata. Questa è la base del gameplay di Spitlings, ma ci sono alcuni piccoli elementi che vanno ad impreziosire un gameplay già abbastanza divertente di suo.
In ogni schermata, ad esempio, potrà essere presente una sostanza gelatinosa di colore variabile che rallenterà i movimenti del nostro mostriciattolo. Lo Spitling, però, potrà anche muoversi all’interno di questa stessa sostanza, rimanendo al riparo dalle sfere rimbalzanti e potendo salire in altezza senza utilizzare gli sputi. Saranno inoltre presente delle piattaforme sulle quali potremo rimbalzare sia noi, sia i nemici, sia i nostri stessi sputi, dando almeno un minimo di spazio alla strategia e meno alla randomicità.
Se cercate la narrativa in un platform avete problemi – Recensione Spitlings PS4: un gioco a tutto sputo!
Il gameplay va a corredare una storia non particolarmente interessante o approfondita, ma sicuramente non era quello che cercavamo in un platform arcade. Il mondo degli Spitlings è stato invaso da una forma aliena gelatinosa che vuole distruggere tutto ed il nostro compito sarà fermarla, scalando (al contrario) una torre composta dai vari livelli da affrontare. Ogni livello è composto da tre stage che, se portati a termine entro il tempo limite, ci garantiranno come ricompensa un nuovo Spitling.
Attenzione, però: si tratta esclusivamente di skin estetiche, senza alcun tipo di cambiamento in termini di abilità o gameplay. Questa è una delle cose che più ci ha fatto storcere il naso: togliendo il fattore “collezionismo”, non abbiamo trovato alcuna motivazione per rigiocare i vari livelli. Un gran peccato.
Frustrazione e RNG – Recensione Spitlings PS4: un gioco a tutto sputo!
Se si portano a termine i vari livelli è possibile sbloccare il “Side B” degli stessi, nuovi stage più difficili e hardcore. Non che la difficoltà base di Spitling sia bassa, comunque, ma è in gran parte legata all’RNG e alla randomicità di ciascun livello, più che alle vostre abilità e alla vostra bravura. Alcune sfere si divideranno in maniera così infame da essere praticamente non schivabili, costringendovi a ricominciare la schermata per la cinquantesima volta di fila. Il tutto potrà risultare frustrante o assuefacente, a seconda di quale visione avete del mondo.
Rimane, però, che Spitlings è un gioco altamente ripetitivo. L’introduzione graduale delle meccaniche non riesce a controbilanciare quel senso di insoddisfazione dato dal non ricevere un premio in cambio. Sebbene ogni Spitling sia unico, infatti, ci sarebbe piaciuto poter ottenere oltre che delle semplici Skin, anche qualche possibilità in più. Un peccato, ma speriamo che gli sviluppatori rimedino nel caso in cui venisse loro in mente di creare un sequel.
Frustrazione e RNG, stavolta in cooperativa – Recensione Spitlings PS4: un gioco a tutto sputo!
Come abbiamo detto in apertura, Spitlings è un gioco principalmente pensato per la cooperativa. Sarà possibile farlo sia in coop locale, sia online. Manca però una funzione di matchmaking, quindi sarete costretti ad avere amici in lista che abbiano acquistato il gioco. Una particolarità della coop è che se uno dei giocatori muore nel livello, tutti devono ricominciarlo da capo. Anche qui, come detto prima, dipende dalla vostra visione del mondo: frustrante o assuefacente?
Dal lato tecnico, non abbiamo grandi commenti da fare. La nostra prova è avvenuta su una PlayStation 4 pro e non abbiamo notato alcun tipo di difficoltà nel giocare il titolo. Ottimo l’input lag e la reattività dei comandi. Esteticamente parlando, Spitlings è molto semplice e per niente ricercato. L’uso dei colori è molto intelligente e riesce anche a demarcare le varie “zone” in cui è divisa la torre. Più interessanti sono le tavole cartoon con cui viene narrata la storia, ma sono talmente poche e sporadiche che ce ne dimenticheremo velocemente.
Buono… sputo?!
Non abbiamo molto altro da dire in questa recensione di Spitlings. Il titolo di Massive Miniteams risulta essere un platform arcade con un buon livello di sfida (quasi sempre dettata, purtroppo, dall’RNG), ma che non riesce a garantire premi soddisfacenti per il completamento dei livelli. Potrà quindi annoiare in fretta chi deciderà di affrontarlo da solo. Se invece avete fra gli amici altre persone che lo hanno acquistato, preparatevi a una lunga serie di pomeriggi fatti di insulti e brutte parole: è tempo di sputare!
Punti a favore
- Un platform arcade colorato
- Divertente, anche se entro certi limiti
- Buona quantità di livelli
- Alcuni elementi ambientali donano un tocco di strategia
Punti a sfavore
- Troppo, troppo randomico
- A tratti frustrante
- Mancanza del matchmaking online
- Ripetitività non compensata
Lascia un commento