River City Girls sbarca su console e PC con tutta la potenza dei bei tempi andati: scoprite questo nostro picchiaduro, nella nostra recensione
C’è stata un’epoca in cui i picchiaduro a scorrimento andavano davvero alla grande, soprattutto nelle ormai defunte sale gioco e negli stabilimenti balneari: è una premessa un po’ nostalgica, ma fondamentale per comprendere la pubblicazione di River City Girls a così tanti anni di distanza, e su una platea di console tutt’altro che trascurabile.
Nel momento in cui scriviamo, infatti, il titolo sviluppato in collaborazione tra WayForward e Arc System Works è già disponibile su PC, PlayStation 4, Nintendo Switch ed Xbox One, ma le sue radici affondano su una serie di videogiochi vecchia come il mondo, che debuttò per la prima volta in Giappone negli anni ’90 su family computer. Scoprirete tutto questo (e molto altro) nella nostra recensione di River City Girls per PlayStation 4. E se amate i videogiochi a base di pixel: avete già dato un’occhiata alla recensione di Blasphemous?
Qualche accenno di trama
River City Girls è ambientato in Giappone e nei sobborghi più malfamati di una qualsiasi città nipponica, ma strizza fortemente l’occhio al mondo occidentale e ad alcuni dei suoi stereotipi (per esempio alle scuole meno prestigiose presenti in ogni centro cittadino che si rispetti). Due studentesse che hanno anche qualche conto in sospeso con la giustizia, e cioè Kyoko e Misako, partono all’avventura per recuperare i fidanzati dispersi, Kunio e Riki.
La premessa narrativa lascia già sottintendere l’atmosfera caricaturale, simpatica e parodistica dell’intera produzione di Arc System Works e WayForward che, ve lo anticipiamo, funziona davvero perfettamente. Partendo dalla fuga dalla lezione di matematica più noiosa del mondo, Kyoko e Misako partiranno all’avventura per la città , in sei diverse aree liberamente esplorabili e suddivise in varie aree e livelli, ognuno dei quali pieno zeppo di nemici. Il motore narrativo è chiaramente solo pretestuoso, dal momento che ciò che conta (come ogni buon picchiaduro a scorrimento) è riempire di botte i tanti nemici presenti, a mani nude, con varie combo scenografiche, o raccogliendo utili oggetti come bidoni della spazzatura, catene e mazze da baseball.
Il citazionismo e i riferimenti ai capolavori del genere videoludico sono sempre dietro l’angolo, e culminano con scontri contro i boss davvero ben realizzati. Non aspettatevi troppo dalla narrazione, che in poche ore può essere portata a termine: l’avventura è liberamente rigiocabile anche con modalità e sfide aggiuntive.
Picchiare in allegria – Recensione River City Girls
River City Girls, come accennato in precedenza, è un picchiaduro a scorrimento, un action che incontra il picchiaduro in una meravigliosa grafica in pixel art. Vi ricorderà a prima vista i migliori titoli della vostra infanzia, ma ha dalla sua tutti gli assi nella manica dei titoli moderni: multiplayer locale, sistema di livellamento dei personaggi con conseguenti bonus, accessori da equipaggiare, missioni secondarie e molto altro ancora.
Chiaramente può essere fruito in libertà dall’inizio alla fine senza badare ad alcuni di questi aspetti: basta ricordarsi che con Quadrato si effettua l’attacco leggero, con Triangolo quello pesante/caricato, e che qualsiasi cosa si muova è potenzialmente pericolosa. Picchiare tutto in allegria dà il meglio di sé non appena il giocatore impara a padroneggiare adeguatamente il sistema di controllo su PlayStation 4, nonché a sbloccare le varie mosse speciali aggiuntive. Per fare ciò sarà necessario far salire di livello le protagoniste, e questo sarà molto semplice (a meno che non iniziate a schivare tutti i combattimenti per correre verso il boss finale di ogni area).
Questo, comunque, non sempre sarà possibile: in alcune aree della mappa di gioco le uscite saranno bloccate, e per sbloccare dovrete prima eliminare tutti i nemici presenti; una meccanica che è stata recuperata dai precedenti capitoli della serie. Gli sconti contro i boss richiederanno qualche momento di apprendimento delle mosse nemiche, altrimenti vi spazzeranno via come foglie al vento; qualche tentativo, comunque, e il gioco sarà fatto.
Ogni volta che sconfiggerete un boss sbloccherete degli accessori simpatici da equipaggiare dalla borsetta delle due protagoniste (all’inizio del gioco dovrete scegliere con quale delle due giocare, ma l’offerta è in fin dei conti identica, così come lo stile). Noi abbiamo attivato da subito un Tamagochi che aumentava il danno inflitto a nemici femminili (improbabili cheerleader fuori di testa), ma ce ne sono parecchi da vagliare, per soli due slot liberi disponibili; altrimenti l’offerta diventerebbe sin troppo semplice da portare a termine. Terminata l’avventura principale potrete rigiocare in modalità Difficile (ed è davvero difficile, fidatevi, perché subirete molti più danni) così da esplorare le aree che vi siete persi durante la prima run e scoprire tutti i segreti predisposti da WayForward Entertainment e Arc System Works.
Un piacere per gli occhi dall’aspetto retrò – Recensione River City Girls
Dal punto di vista tecnico e grafico, River City Girls è un piccolo gioiellino su PlayStation 4. Noi lo abbiamo testato su PlayStation 4 Pro, ad essere puntigliosi: sprizza carisma da tutti pori, l’alta definizione è davvero pregevole, e la cura per il dettaglio (come sempre, quando si tratta di WayForward) è davvero notevole. Importante anche la presenza della modalità multigiocatore in locale: un vostro amico può entrare nella partita in qualsiasi momento, proprio come in un vero e proprio cabinato della sala giochi. Non è presente invece una funzionalità online, ed è un vero peccato perché avrebbe costituito davvero l’ultimo elemento mancante per un titolo che non si fa mancare, su console e PC, davvero nulla. In generale, comunque, la longevità dell’avventura non è da record, ma i tanti segreti, la modalità multigiocatore e la possibilità di rigiocare il tutto a varie difficoltà offrirà ore ed ore di sfida agli acquirenti.
Tiriamo le somme
River City Girls è un titolo che non potete davvero lasciarvi scappare, se avete apprezzato a suo tempo i cabinati balneari e delle sale gioco nostrane. La produzione di WayForward ed Arc System Works strizza l’occhio ai picchiaduro a scorrimento dei vecchi tempi, ma introduce anche funzionalità da vero e proprio action game odierno.
La progressione per livelli, la possibilità di imparare nuove mosse, l’elevata rigiocabilità , il multigiocatore in locale e molto altro rendono l’acquisto quasi obbligatorio; bisogna anche considerare che su PlayStation 4 dettaglio grafico e frame rate sono eccellenti, e che volendo su Nintendo Switch a tutto questo potreste anche aggiungere il fattore portabilità . È tempo di tornare in Giappone, a picchiare un bel po’ di nemici: anche a scuola!
Punti a favore
- Nostalgico e moderno al tempo stesso
- Artisticamente curatissimo
- Elevata rigiocabilitÃ
Punti a sfavore
- Alcuni boss meno ispirati di altri
- Un po' breve
- Responsività non sempre eccellente
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