Nella recensione di oggi abbiamo avuto l’occasione di provare El Hijo – A Wild West Tale, uno spaghetti western tra le ombre
Un problema recente e molto diffuso nel mondo dei videogiochi, è la soverchiante quantità di titoli prodotti e pubblicati ogni giorno. Spesso di dubbia qualità e che vanno a rubare lo spazio sulle vetrine digitali dei negozi, ad altri titoli molto più meritevoli di notorietà . Senza notarli finiamo poi nel credere che i videogiochi ben fatti siano solo i AAA, più che altro per via della mole di pubblicità con cui ci bombardano. Tuttavia il mondo degli indie è più florido che mai, e oggi vogliamo presentarne uno davvero gradevole. Procediamo quindi con la nostra recensione di El Hijo – A Wild West Tale per PC.
L’eredità di Sergio Leone
Il videogioco è stato pubblicato da HandyGames e sviluppato da Honig Studios in collaborazione con Quantumfrog. Giovani case di sviluppo, ma con una passione ben espressa in questo videogioco dal cuore spaghetti western. Si tratta di un titolo stealth e molto arcade tanto che i nemici dispongono dei classici coni di visione. Noi abbiamo preferito giocarlo con un controller in quanto si addice molto a questo tipo di input. Non tergiversiamo oltre, continuate a leggere per scoprire la nostra recensione per El Hijo – A Wild West Tale.
Un eroe bambino – Recensione El Hijo – A Wild West Tale
Protagonista di questo videogioco è un bambino di sei anni, abbandonato dalla madre e che ora desidera solamente raggiungerla nuovamente. Per farlo dovrà sgattaiolare e non farsi notare dai pericoli che troverà sul percorso. L’avventura vi porterà a osservare il mondo attraverso una prospettiva diversa, quella di un bambino vivace e curioso, che involontariamente scoprirà le egoistiche macchinazioni degli adulti. Quello in El Hijo è un mondo colorato e per nulla triste, con la tendenza a dar risalto al valore della libertà attraverso le azioni del bambino.
Scoprirete infatti che la schiavitù infantile è molto diffusa e il nostro compito sarà anche quello di dare ristoro e ispirazioni ai nostri coetanei. In netto contrasto c’è la corruzione della società , con una lenta e sempre più soffocante presenza di personaggi negativi man mano che ci avviciniamo alle zone maggiormente abitate. Si tratta proprio di un west selvaggio e corrotto, specialmente ispirato ai film spaghetti western di Sergio Leone. Tuttavia le azioni sono ciò che dà vita al titolo, la sua componente narrativa è quasi un orpello per questo videogioco dalla forte impronta arcade.
Muoversi tra le ombre – Recensione El Hijo – A Wild West Tale
In generale si tratta di un titolo strutturato in una serie di livelli, da affrontare linearmente per avvicinarsi sempre di più al nostro obbiettivo: raggiungere la madre. Controllando il bambino dovrete per forza evitare i pericoli e cercare di attraversare gli ambienti articolati senza farvi notare. Passerete quindi molto tempo nelle ombre completamente invisibili, oppure nascosti all’interno di un mobile o addirittura chiedendo il passaggio sotto un bufalo per attraversare un fitto accampamento di banditi.
Talvolta per procedere vi verrà chiesto di risolvere semplici enigmi che possono andare dal dover spostare delle casse per farvi spazio, al posizionare a dovere delle scalette. Tuttavia i puzzle più interessanti sono quelli dove è necessario affrontare gli ostacoli umani. Spesso infatti vi troverete con la strada sbarrata da persone immobili oppure sciacalli pronti a mordervi. Per attraversarli avrete modo di sfruttare un po’ l’ingegno e tempismi precisi. Il bambino avrà modo di sfruttare anche una fidata colomba, che se attivata con RB solcherà i cieli mostrandoci i coni di visione dei nemici.
Strumenti del mestiere – Recensione El Hijo – A Wild West Tale
In vostro aiuto ci sono poi oggetti monouso e consumabili per interagire con l’ambiente circostante. Quello principale è il lancio di sassi, sia con mano oppure sfruttando la fionda, se scagliati contro oggetti solidi i sassi emetteranno rumori distraenti, aprendoci un istante per passare inosservati. Ogni cosa colpita produce un suono diverso che da inoltre un maggiore senso di impatto e fisicità agli elementi di sfondo. Si potranno poi spaccare vasi per farsi strada, oppure sfruttarli per un temporaneo nascondiglio. Talvolta sarà anche necessario rompere lucchetti oppure lanterne per crearsi degli spazi di buio.
Esistono svariati oggetti da poter utilizzare e ognuno vi darà un modo particolare per affrontare le situazioni intricate. Tra quelli consumabili ad esempio c’è un cactus speciale che può creare nubi viola in cui passare inosservati. Questa libertà si riflette in un design dei livelli intelligente e, per la maggior parte, permissivi nella possibilità di intraprendere strade differenti per arrivare alla fine. Questo aiuta molto sul fronte della variazione e molto di più sulla rigiocabilità del titolo.
Ci sono poi alcune sfide da completare che vi faranno guadagnare speciali gettoni, spendibili per sbloccare immagini nella galleria. Una di queste consiste nel riuscire a completare un livello senza essere mai scoperti. Un altro invece è quello di riuscire a scovare tutti i bambini schiavizzati e riuscire a “ispirarli”. Quest’ultima azione attiverà una breve animazione contestuale, in cui il bambino protagonista cercherà d’intrattenere e divertire i suoi coetanei. Ci sono veramente numerose animazioni di questo tipo ed è un sistema piacevole che invoglia ancor di più l’esplorazione dei livelli e il loro completismo.
Qualche difetto – Recensione El Hijo A Wild West Tale
I comandi sono semplici e le azioni ridotte al minimo indispensabile, ma sufficienti per comprendere le meccaniche nell’immediato e saper intraprendere l’avventura senza la fruizione di tutorial o complicate spiegazioni di sorta. Tuttavia non sempre hanno risposto con celerità e precisione ai nostri input. Nonostante i tempi corretti nella pressione di un tasto, non sempre siamo riusciti a effettuare l’azione desiderata, è capitato spesso di non potersi nascondere in tempo solo perché la pressione del tasto non è stata registrata correttamente.
Inoltre è successo che la prospettiva adottata non abbia granché aiutato nella percezione della profondità e degli spazi, facendoci cogliere impreparati senza un vero motivo apparente. Un problema del gioco è anche l’erba alta, della quale è difficile capire quando realmente può offrire copertura o meno.
Come in un libro – Recensione El Hijo A Wild West Tale
A livello estetico El Hijo è un titolo molto gradevole che punta a uno stile decisamente “cartoon grezzo” tanto da ricordare alcuni albi illustrati. Il tema gli si addice molto bene, dato il punto di vista fanciullesco che viene imposto per la maggior parte del tempo. Una nota stonata sono però le animazioni legnose che non rendono giustizia al resto del comparto artistico. Per fortuna il peso grafico sull’hardware è pressoché nullo.
Dal punto di vista audio si tratta di un videogioco che in buona parte adotta un comparto minimale, ma oltremodo funzionale. Gradevole è l’aumento di intensità nelle vicinanze di pericoli o situazioni palesemente di maggiore tensione, tuttavia non si tratta di un elemento audio onnipresente, accade solo in alcune situazioni specifiche. Da notare è la generale ispirazione stilistica alle colonne sonore di Ennio Morricone.
Le nostre conclusioni
El Hijo è un videogioco assolutamente gradevole, che saprà soddisfare chiunque sia in cerca di uno stealth arcade. Il gameplay del gioco è facilmente comprensibile, ma non per questo di facile soluzione, nonostante sia possibile scorrere in modo piuttosto fluido tra un enigma e l’altro. È proprio questo ottimo bilanciamento nella difficoltà che rende il titolo divertente e appassionante. Spesso è possibile scegliere una strada complessa per il gusto della sfida, oppure prenderla per la lunga e seguire un percorso maggiormente agevolato. Non occuperà troppo del vostro tempo videoludico ed è certamente un’ottima distrazione tra un blockbuster e l’altro. Come già detto però non si tratta di un videogioco esente da problemi o che rivoluziona il genere, ma riteniamo che possa valere comunque la pena dargli una possibilità .
Il gioco di questa recensione, El Hijo – A Wild West Tale, è disponibile su PC e Google Stadia. Vi invitiamo a continuare a seguirci per rimanere aggiornati su videogiochi e tecnologia.
Punti a favore
- Design dei livelli vario e intelligente
- Enigmi piacevolmente scorrevoli
- Alta rigiocabilitÃ
Punti a sfavore
- Input dei comandi poco precisi
- Un po' conservatore
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