Monster Hunter Generations Ultimate è la summa dell’intera serie, e sbarca su Nintendo Switch anche in Europa, a distanza di anni dal lancio su Nintendo 3DS. Ma è ancora in tempo per fare faville a base di mostri giganteschi e abili cacciatori? Scopritelo nella nostra recensione
Monster Hunter Generations Ultimate, gli accaniti fan della serie lo sanno benissimo, non è un Monster Hunter qualsiasi. Si tratta del capitolo definitiva, della summa di tutto quanto c’è stato nel passato, di ogni affinamento nelle meccaniche del gameplay della serie, ovviamente condito di nuovi contenuti sviluppati ad hoc. Soprattutto, Monster Hunter Generations Ultimate non è un titolo recente, almeno in Europa: altrove è disponibile già dal 2016. Perché allora Capcom ha deciso di investire tempo e risorse in un porting su Nintendo Switch, annunciandolo rapidamente e altrettanto rapidamente rilasciandolo sul mercato nelle scorse settimane?
I motivi sono, secondo noi, almeno tre. Prima di tutto perché Monster Hunter Generations Ultimate è un titolo importante, che i fan chiedono a gran voce e da tempo anche in Europa. Secondo motivo: perché Nintendo Switch sta vendendo oltre le più rosee aspettative, e sulla console ibrida della Casa di Kyoto al momento manca un qualsiasi tipo di Monster Hunter, dunque campo libero per investimenti proficui. Da ultimo, perché nonostante il lancio relativamente recente di Monster Hunter World (anche su PC), l’offerta di gioco in termini di gameplay è sì simile, ma nel profondo decisamente diversa, a tratti più complessa in Monster Hunter Generations Ultimate.
Ma come si comporta Monster Hunter Generations Ultimate ad anni di distanza dalla sua prima apparizione su Nintendo 3DS? Vale la pena acquistarlo su Nintendo Switch? E considerando che nel frattempo è stato pubblicato Monster Hunter World, non vale la pena passare direttamente alla nuova generazione dei cacciatori? Cercheremo di rispondere a tutte queste domande nella nostra recensione.
Vecchio e nuovo mondo – Recensione Monster Hunter Generations Ultimate
Monster Hunter Generations Ultimate, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, è una summa dell’universo di Monster Hunter Generations Ultimate della “vecchia generazione”. Insomma, l’edizione riveduta, corretta e definitiva (Ultimate) di una precisa generazione di cacciatori (Generations); Monster Hunter World ha dato il via ad una nuova era, e proprio perché nuova anche (almeno per il momento) lungi dall’essere completa, figurarsi definitiva. Un solo esempio basti a chiarire un minimo il concetto: in Monster Hunter Generations Ultimate sono presenti in tutto 129 bestioni da sconfiggere. In Monster Hunter World questa cifra si riduce ad un terzo: qualcosa vorrà pur dire.
Capcom non è una società che non sappia valutare l’andamento di mercato: Nintendo Switch è al momento la console dei grandi numeri, e non ci sono per il momento titoli originali della serie Monster Hunter pensati per essa: quale occasione migliore dunque per aggiornare tecnicamente e visivamente Monster Hunter Generations Ultimate e proporlo a prezzo pieno; cosa che di fatto è avvenuta nelle scorse settimane, e le vendite pare stiano andando decisamente bene, nonostante la presenza di Monster Hunter World su tutte le altre console e di recente anche su PC.
Monster Hunter Generations Ultimate su Nintendo Switch
Ma in che cosa il “nuovo mondo” di Monster Hunter World è differente dal “vecchio mondo” di Monster Hunter Generations Ultimate? Il titolo che stiamo recensendo propone una ben nota tipologia di approccio, classica, identica a tutti gli altri episodi precedenti del genere. Questo si traduce in primi momenti iniziali in cui il giocatore viene lasciato un po’ a se stesso, in un mondo brutale e violento, dove la creatura più forte predomina all’interno del proprio ambiente. Dove se un cacciatore si avventura nell’habitat di un mostro colossale, il mostro colossale lo massacra. Non stiamo parlando di un Soulslike, badate bene, ma questo non vuol dire che Monster Hunter Generations Ultimate faccia sconti ai nuovi arrivati. Tant’è che le vere soddisfazioni e l’entusiasmo vero e proprio che i fan della serie conoscono bene, arrivano solo e soltanto dopo le prime ore di gioco, e solo se il giocatore riesce ad arrivarci incolume. Tutti gli altri avranno già abbandonato Monster Hunter Generations Ultimate da tempo, oppure saranno passati al ben più accessibile ed incline a compromessi Monster Hunter World.
Mostri e cacciatori – Recensione Monster Hunter Generations Ultimate
Chiarita la peculiare natura di Monster Hunter Generations Ultimate, è il caso di sottolineare per tutti i nuovi arrivati l’offerta di gioco in termini di gameplay. Monster Hunter Generations Ultimate è il titolo definitivo di una serie dove a farla da padrone sono i mostri: giganteschi, colossali mostri dalle sembianze di dinosauri mescolati ad un pizzico di sano fantasy, ma sempre credibilissime all’interno del mondo di gioco e del loro habitat. Il protagonista è un cacciatore, e si occuperà di farli a fette tutti quanti, sbloccandone via via di nuovi più grossi e più minacciosi, e ottenendo così l’accesso a ricompense sempre più interessanti: con i proventi della caccia, in termini di risorse e denaro, potrà costruire sfavillanti e ambite armature.
I mostri colossali di Monster Hunter Generations Ultimate non presentano barre della salute che ne indichino la vita, non ci sono suggerimenti di questo tipo. Per capire quando e come staremo per sconfiggerlo dovremo notare come si comporta la natura: i suoi movimenti, l’affanno, l’atteggiamento possono dire molte cose all’occhio del cacciatore esperto. Questa “ricchezza” in termini di pure gameplay è controbilanciata da una generale ristrettezza degli ambienti di gioco, delle mappe e delle zone esplorabili: ricordate sempre che siamo sì su Nintendo Switch, ma che il titolo è stato pensato per Nintendo 3DS, sviluppato con le risorse di quello specifico hardware.
Ad ogni modo, Monster Hunter Generations Ultimate si è fatto bello prima di arrivare su Nintendo Switch: modelli poligonali arricchiti, aliasing rivisto e soprattutto l’arrivo dell’alta definizione (si passa dai 240 p di NIntendo 3DS ai 720 p di Nintendo Switch in modalità portatile e ai 1080 in modalità TV) sono solo alcuni dei motivi che potrebbero spingere ad un nuovo acquisto anche i giocatori che hanno comprato una versione import di Monster Hunter Generations Ultimate su Nintendo 3DS in lingua giapponese. Questo, e il fatto che il proprio salvataggio su 3DS può essere trasferito su Nintendo Switch, per ricominciare la caccia lì dove la avevamo interrotta.
Monster Hunter Generations Ultimate: il verdetto della recensione
Monster Hunter Generations Ultimate è per i giocatori occidentali un’occasione imperdibile: nonostante la serie sia andata oltre con Monster Hunter World, Monster Hunter Generations Ultimate permette di respirare un’ultima volta le atmosfere, le sfide e le sensazioni dei capitoli che hanno reso grande il franchise. Il livello di difficoltà è elevato, il dettaglio grafico pur sempre un compromesso all’interno di un porting realizzato forse in tempi rapidi, tuttavia all’interno della schedina di gioco (o del download digitale) c’è tutta la storia di Monster Hunter, in termini di gameplay, mostri e possibilità. Se avete Nintendo Switch l’acquisto è quasi obbligato.
Punti a favore
- Altissimo numero di creature
- Gameplay profondo e curato
- Godibile online e offline
Punti a sfavore
- Porting forse un po' frettoloso
- Si nota la nascita su Nintendo 3DS
- In Europa è molto in ritardo
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