Il nome Layton farà accendere molte lampadine qua e là, soprattutto tra incalliti detective amanti dei rompicapi. Anche la mia lampadina si è illuminata, ma non del tutto. Hershel Layton, certo, ma esattamente chi è? Ebbene sì, non avendo mai incontrato il padre io mi sono fidata della figlia, e in questa recensione vi racconto la mia esperienza nel mondo di Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari
Una giovane detective esuberante, un assistente imbranatello parecchio innamorato e un cane parlante. Chi si affiderebbe mai ad un simile trio per scovare il colpevole di un furto? Sicuramente qui nasce spontanea una domanda: perché dovrei affidare un caso ad una squadra così stranamente assortita? Beh, la risposta è semplice! Perché si dà il caso che questi tre individui abbiano appena aperto un’agenzia investigativa nel cuore di Londra, la cui descrizione recita:
Agenzia Investigativa Layton, risolviamo ogni mistero!
Parecchio sicuri di sé, non trovate? Però, aspettate un momento… abbiamo letto bene? Agenzia Investigativa LAYTON? Qualcosa mi dice che tutti noi abbiamo già sentito questo nome, o perlomeno coloro che amano le sfide a suon di rompicapi ed enigmi. Chi più, chi molto e chi meno (come me) ha già sentito parlare di Hershel Layton, il famoso detective nato dalla fantasia di Level-5 che ha portato su Nintendo una miriade di casi da risolvere.
Di padre in figlio… anzi, in figlia!
Sbirciando però all’interno dell’Agenzia Investigativa di Chancer Lane a Londra, capiamo subito che in Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari qualcosa è cambiato. D’altronde già il titolo lo suggerisce, dove troviamo il nome Katrielle che, senza ombra di dubbio, si tratta di un nome femminile. Però la parola Layton scritta all’inizio ci fa intuire che non tutto è cambiato, che un legame con Hershel è ancora presente.
In Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari dovremo infatti aiutare la figlia del famoso detective, Katrielle Layton, a venire a capo di alcuni misteri risolvendo enigmi e rompicapi dislocati in tutta Londra. Si sa però che non è semplice risolvere un caso da soli e sicuramente nemmeno in due! Prove da analizzare, sospetti da interrogare, scene del crimine da setacciare… i compiti sono molti ed è proprio per questo che Katrielle, oltre al nostro aiuto, sarà accompagnata da due fidi assistenti. Il primo è Ben, un simpatico e imbranato giovincello innamorato di Miss Layton, mentre il secondo è Sherl, un cane parlante vittima di un’amnesia.
Papà, dove sei?
Il ritrovamento di Sherl da parte di Katrielle, che tra l’altro non rimane minimamente colpita dal fatto che il cane sappia parlare, segna ufficialmente l’inizio dell’avventura. Il nostro primo caso sarà proprio quello di aiutare Sherl a ritrovare la memoria, anche se capiamo fin da subito che l’obiettivo principale del gioco è un altro. Infatti, il filo conduttore di Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari è quello di ritrovare il padre scomparso di Katrielle. Ebbene sì, Hershel Layton è svanito nel nulla e nessuno sa che fine abbia fatto. Tutte le nostre fatiche saranno volte al ritrovamento del famoso detective, anche se alle volte potrà capitare di scordare il nostro fine ultimo.
L’avventura di Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari si suddivide in più casi da risolvere, ognuno dei quali ci immergerà in una nuova sottotrama composta da nuovi sospetti, nuove prove e nuovi interrogatori. Avremo sempre a che fare con nuovi misteri che ci permetteranno di esplorare più locations in giro per tutta Londra, mettendoci in contatto con diversi personaggi, alcuni dei quali potremo incontrare più volte durante l’avventura.
Quante incredibili avventure in Layton’s Mystery Journey! Ma, aspettate un attimo… credo di essermi persa
La scelta di Level-5 di proporre tanti “mini-casi” tutti scollegati tra loro ha sostanzialmente due ripercussioni sull’avventura, una positiva e una negativa. Partendo dalla prima, la varietà di sottotrame e situazioni proposte dai singoli casi è molto ampia, permettendoci di venire a contatto con storie sempre nuove. I sospetti da interrogare saranno sempre diversi, così come le circostanze in cui verremo invischiati. Un ottimo modo quindi per stimolare il giocatore, facendolo rimanere attento grazie a questo rapido passaggio da un caso all’altro.
Qui però l’aspetto negativo è in agguato. La varietà in un gioco è molto importante, certo, ma in Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari la presenza di tutti questi casi differenti da risolvere frammenta in modo evidente l’esperienza di gioco. Ben presto ci dimenticheremo che il nostro obiettivo è quello di ritrovare il padre di Katrielle, che verrà relegato in un angolino e, soprattutto, verrà sommerso dai numerosi casi che dovremo risolvere. Hershel Layton rimarrà quindi sullo sfondo di un’accozzaglia di eventi senza alcuna apparente connessione tra loro, rendendo molto dispersiva la trama di fondo.
Mamma mia, ma quanto chiacchierano questi?
Un altro aspetto negativo che compromette l’esperienza di gioco sono i dialoghi che appaiono su schermo, ovvero quelli non doppiati. Molto spesso ci ritroveremo a dover leggere una serie di lunghe conversazioni che, la maggior parte delle volte, risultano frivole e totalmente inutili per la risoluzione dei casi.
E’ vero che esiste la possibilità di velocizzare le parole picchiettando con lo stiletto sullo schermo inferiore della console, ma ciò non toglie che a lungo andare è una cosa che potrebbe infastidire e, soprattutto, annoiare. Anche in questo caso il giocatore viene distratto e allontanato dalla trama principale, la quale si disperde ancora di più in mezzo ad un calderone di dialoghi inutili che si sarebbero potuti evitare, o perlomeno diminuire.
Enigmi e rompicapi, chi più ne ha più ne metta!
Gli enigmi e i rompicapi sono da sempre il punto forte della serie di Layton e anche Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari non sono da meno. Gli enigmi proposti dal titolo sono vari e diversificati: raramente mi sono imbattuta in rompicapi simili tra loro. Essi si suddividono in principali e secondari: la risoluzione dei primi è indispensabile per procedere nell’avventura, mentre per i secondi esiste la possibilità di poterli saltare e riprenderli in un secondo momento.
Mai fermarsi alle apparenze, questo è il segreto…
La tipologia di enigmi proposti in Layton’s Mystery Journey è davvero molto ampia. Si parte da quelli di logica, si passa per quelli matematici e ci si imbatte anche in qualche trabocchetto qua e là. Un enigma apparentemente complicato può invece rivelarsi molto semplice (quasi banale), e viceversa. Il trucco è non dare niente per scontato, ampliare la mente e andare oltre le apparenze. I rompicapi di Layton’s Mystery Journey offrono quindi una buona sfida e stimolano continuamente il giocatore, spingendolo a ragionare e applicarsi per arrivare alla soluzione.
…anche se alle volte la spiegazione stessa potrebbe non essere chiara
Nota di demerito va invece alle spiegazioni degli enigmi, molto spesso contorte e confusionarie. Più volte mi sono trovata in difficoltà nel cercare di comprendere la richiesta del rompicapo, portandomi a fare qualche tentativo totalmente a caso per cercare di afferrare il senso della spiegazione. Specifico che questa situazione si è verificata poche volte, ma è bastato per farmi provare una leggera frustrazione.
Stiletto in pugno e via alle indagini!
Per risolvere gli enigmi proposti in Layton’s Mystery Journey dovremo parlare con diversi personaggi ed esplorare diverse ambientazioni, oltre che frugare, di tanto in tanto, nella nostra borsa da investigatrice. L’“arma” principale sarà lo stiletto della nostra console Nintendo, grazie al quale potremo interagire con la mappa e i vari ambienti di gioco.
Eh le donne… proprio non riescono a fare a meno della borsetta
Nello schermo inferiore, sopra il quale possiamo utilizzare lo stiletto, possiamo vedere la mappa e accedere alla nostra borsa da investigatrice. Quest’ultima è selezionabile grazie all’icona in basso a destra e al suo interno possiamo trovare tutti gli appunti e le informazioni utili per la risoluzione dei casi. La borsa offre inoltre diverse funzioni aggiuntive, come per esempio la possibilità di rigiocare gli enigmi secondari che si sono saltati, ripercorrere i casi precedenti e accedere alla personalizzazione del personaggio. Potremo anche visualizzare gli oggetti raccolti durante le indagini e salvare i nostri progressi.
Chiudendo la nostra borsa torneremo alla mappa, dove possiamo vede la nostra esatta posizione e sopra la quale possiamo muoverci grazie alla nostra fida bicicletta. In basso a sinistra sono anche presenti delle simpatiche iconcine della nostra squadra, che ci mostrano da chi siamo accompagnati in quel momento.
Lente d’ingrandimento, mia cara e inseparabile collega
Per passare in modalità investigativa basterà premere la lente d’ingrandimento in basso a destra, posta subito sopra il box che riporta il nostro obiettivo attuale. Così facendo potremo esplorare l’ambiente circostante, muovendo la lente con lo stiletto nello schermo inferiore e visualizzando i suoi movimenti nello schermo superiore.
Qui avremo la possibilità di esplorare a fondo l’ambiente, cercando indizi e interrogando i sospetti. Quando incontreremo un punto di interesse la lente di ingrandimento si colorerà di arancione e basterà un lieve colpo con lo stiletto per interagire. Grazie ad essa potremo quindi trovare indizi, oggetti e monete aiuto, queste ultime da usare qualora non riuscissimo a risolvere un enigma.
Ottima resa grafica e buon doppiaggio italiano, che vanno a braccetto con una colonna sonora di tutto rispetto
Layton’s Mystery Journey vanta di un ottimo comparto stilistico che contribuisce ad un piacevole coinvolgimento tra indagini e rompicapi. Lo stile grafico “fumettoso” risulta molto carino e piacevole da vedere, unito all’allegria sprigionata dai colori sgargianti. Anche la resa grafica degli enigmi è ottimale e riesce, in parte, a pareggiare i difetti delle spiegazioni poco chiare di questi ultimi.
Il titolo gode anche di un buon doppiaggio in lingua italiana, con una menzione speciale alla voce di Katrielle Layton che ho apprezzato particolarmente, trovandola molto adatta al personaggio. L’aspetto che però mi ha colpito di più e al quale do un 10 pieno come voto è, senza ombra di dubbio, la colonna sonora. Le melodie sono veramente belle da ascoltare e si inseriscono alla perfezione nello stile di Layton’s Mystery Journey. La soundtrack iniziale con i violini di sottofondo è entrata nel mio cuore e li è rimasta: sarà molto difficile spodestarla!
Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari, tiriamo le somme
Da giocatrice neofita della saga di Layton posso dire di essere rimasta piacevolmente soddisfatta della mia esperienza in Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari. Non conoscendo papà Hershel mi sono affidata totalmente alla figlia Katrielle, e posso affermare senza indugi che ho fatto bene.
Layton’s Mystery Journey è un titolo accessibile a tutti, anche per coloro che, come me, non hanno giocato i precedenti capitoli della saga. Nonostante la trama di fondo venga messa in ombra dall’accozzaglia di casi e sottotrame degli stessi, è piacevole seguire le peripezie di Katrielle e la sua squadra. Tra un’indagine e l’altra è presente anche quel pizzico di umorismo che non guasta mai, il quale vi strapperà sicuramente qualche sorriso.
Peccato per i dialoghi eccessivamente lunghi e le sporadiche spiegazioni confusionarie degli enigmi, che purtroppo provocano qualche fastidio. Ma non temete: l’ottimo doppiaggio, la grafica piacevole e soprattutto l’emozionante colonna sonora riusciranno a convincervi che Katrielle è la degna erede di Hershel Layton.
Punti a favore
- Molta varietà nei casi da risolvere...
- Enigmi diversificati che offrono una buona sfida...
- Grafica piacevole da vedere
- Buon doppiaggio italiano
- Soundtrack stupenda
Punti a sfavore
- ...che però disperdono la trama di fondo
- ...ma alle volte la loro spiegazione risulta poco chiara
- Dialoghi a schermo troppo lunghi
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