Dopo i diversi teaser dei mesi passati abbiamo finalmente messo mano a Just Cause 4. Entrati nel cuore della tempesta assieme allo scorpione saprà questa rapirci? Scopriamo nella recensione!
Just Cause 4 è il quarto capitolo della oramai celebre saga che ci accompagna da anni alla ricerca della giustizia in un’eterna lotta contro i poteri forti del mondo assieme a Rico Rodriguez. Dopo un terzo capitolo non esattamente innovativo, saprà Just Cause 4 essere in grado di stupirci?
Fra lotte sociali e vendetta – Just Cause 4 | Recensione
Torniamo alla ribalta da dove il precedente capitolo ci aveva lasciati. Un’isola in balia dell’ennesimo dittatore che, come aggravante, ha anche ucciso nostro padre sfruttandone il lavoro per i suoi fini. Una premessa leggermente diversa dal solito che vede un Rico Rodriguez oramai “maturo” caratterialmente, segnato dalle aspre lotte del passato, voler andare dritto al punto e chiudere la partita in poche mosse per non coinvolgere i civili.
Peccato che questa volta si troverà in un contesto un po’ più complesso del solito e la sua “guerra lampo” irrealizzabile. Non sarà facile avvicinare Espinosa a causa del progetto sviluppato dal padre di Rico Rodriguez, Miguel. Questo progetto puntava al totale controllo climatico tramite lo sviluppo di un sistema di gestione degli eventi estremi (nell’idea originale per aiutare la popolazione). Solo il clima (usato contro di noi a mo’ di arma) riuscirà, inizialmente almeno, a fermare il nostro eroe. Serviranno alleati, e anche tanti. Quale migliore risorsa se non una popolazione oppressa da generazioni che vorrebbe ribellarsi da anni? Mancava solo un leader.
Ed ecco che saremo a capo della rivolta, in un crescendo di colpi di scena continui (che partono fin da subito) impegnati in una lotta che va oltre la mera vendetta. Guideremo l’Armata del Chaos (idea ripresa da Just Cause 2) contro le forze della Mano Nera (braccio armato di Espinosa). Una bella scusa, questa trama, per inserire tanta innovazione e ritorni senza snaturare la saga. Ci ritroveremo a vagare fra montagne, deserti, foreste in un clima estremo. Come da tradizione, nei nostri spostamenti semineremo il caos più assoluto muovendoci di regione in regione. Focus dello sviluppo del gioco sarà la progressiva conquista dell’isola muovendoci fra missioni di conquista, missioni di trama ed attività opzionali volte a migliorare il nostro arsenale.
Frenesia e tornado – Just Cause 4 | Recensione
L’open word in Just Cause 4 è veramente ben fatto. Ci si può muovere in piena libertà grazie all’immancabile rampino, marchio di fabbrica della saga, la tuta alare e il paracadute. Oltre a questi strumenti avremo a disposizione un ampio arsenale di veicoli. I passaggi fra le diverse zone della mappa sono ben curati e gradevoli. Muoversi in questi ampi spazi risulta essere molto piacevole ma sopratutto divertente grazie all’uso incrociato di rampino, tuta alare e paracadute.
Quello che manca è un passaggio graduale fra le varie missioni che avrebbe, a suo modo, consentito di godere al meglio dell’ampia mappa di gioco. Il mood scelto per le missioni fa sì che il giocatore passi da una regione all’altra in modo frenetico senza goderne a pieno. Resta solo un vago ricordo di quanto visto ed è un peccato vista la cura degli sviluppatori per Solìs. Discorso a parte invece per gli eventi climatici. In fase di pre-release si è puntato molto sul tema controllo climatico ma poi…
Nonostante un lavoro impeccabile sulla caratterizzazione degli eventi climatici, questi non riescono ad avere la centralità che ci si aspettava. Si, nelle missioni di trama il clima è centrale all’interno delle stesse, e la presenza delle tempeste cambia radicalmente l’esperienza di gioco rispetto al passato ma poi tutto muore lì. Certo, i tornado resteranno sempre nel nostro cuore di videogiocatori (detto francamente sono resi in maniera fantastica, rappresentano il top degli eventi climatici estremi) ma avremmo voluto poter fare di più.
Sopratutto dopo aver visto lo sviluppo finale della trama ci siamo illusi, per un attimo, di poter scatenare tempeste a nostro piacimento in ogni posto e momento. Tornando con i piedi per terra abbiamo capito che è possibile scatenare questi eventi solo in alcune aree specifiche della mappa e basta. Un’occasione persa per Just Cause 4 poiché la loro introduzione come evento attivabile ovunque, a quel punto del gioco, sarebbe stata anche ben connessa alla trama. Come spesso accade, sarebbe bastato poco per offrire tanto e far felici tutti.
Un filo di delusione – Just Cause 4 | Recensione
Sebbene globalmente soddisfatti del titolo e del lavoro svolto da Avalanche Studios, ci sono diverse cose che non ci sono piaciute. Alcune missioni sono estremante ripetitive e ripetute (cosa fra l’altro nota agli sviluppatori in quanto evidenziata in alcune conversazioni del protagonista con gli altri NPC) e mancano totalmente d’inventiva costringendoci a ripetere la stessa identica sequenza di azioni in posti diversi.
In altre missioni, invece, non si capisce immediatamente cosa fare. Ci siamo bloccati all’interno alcune aree perché non riuscivamo a identificare un dato oggetto da distruggere. Abbiamo speso diverso tempo a cercare per renderci solo dopo un bel po che quanto cercavamo era nascosto in un punto poco probabile della zona spezzando cosi lo sviluppo della missione stessa.
Interessanti i fornitori, tra l’altro già visti in Just Cause 3, peccato solo che non ci siano state vere differenza fra loro. Il che ha reso del tutto nullo il desiderio di cercarli tutti. Bello anche il sistema di personalizzazione del rampino. Peccato che non abbiamo mai veramente sentito la necessità di applicare nuove modifiche e migliorare ulteriormente lo stesso, se non altro perché già di suo funziona fin troppo bene. Dedicare del tempo a personalizzare il rampino, e poi doversi ricordare come lo avevamo impostato, non è il massimo della praticità mentre si è bersagliati, costantemente, da un intero esercito. In sunto promossa l’idea delle mod al rampino, bocciata la sua implementazione pratica poiché troppo complessa.
All’interno delle missioni ci siamo trovati a dover “subire” diversi caricamenti inutili che spezzano la continuità dell’azione per offrirci un filmato di pochi secondi (10 secondi di video e 1 minuto di caricamento). Aspetto sicuramente migliorabile con qualche aggiornamento futuro ma, a nostro modo di vedere, del tutto evitabile effettuando una scelta narrativa un filo diversa ed evitando alcune scene a nostro avviso inutili. Oltre a ciò dobbiamo segnalare la presenza di diversi problemi di render delle texture sulla nostra Xbox One S (console su cui abbiamo effettuato la prova).
Nel corso degli spostamenti abbiamo notato un costante caricamento dei vari oggetti, e delle ombre, e un eccesso di motion blur atto, forse, a nascondere questi caricamenti nel momento in cui ci muoviamo velocemente. Infine segnaliamo la presenza di un’altra problematica. Nelle missioni di trama ci troviamo nel mezzo delle tempeste e, in alcuni casi, la nostra visibilità risulta essere molto ridotta. Nel video successivo alla nostra azione la tempesta scompare per ricomparire poi immediatamente dopo la fine del video. Anche qua, manca un po’ di coerenza fra le diverse scene e questo va a spezzare la continuità di quel che stavamo facendo.
Just Cause 4, nel cuore della tempesta | Recensione
Just Cause 4 si è rivelato essere uno dei titoli più divertenti da giocare in questa fine 2018 seppur contornato da diversi difetti e aspetti migliorabili. Convince a pieno per tutto ciò che riguarda il divertimento e l’intrattenimento ma lascia un po’ l’amaro in bocca rispetto al suo comparto tecnico.
Il titolo ci è piaciuto molto proprio perché divertente e godibile, e seppure al di sotto delle nostre aspettative, per cui ci sentiamo di promuoverlo. Just Cause 4 è probabilmente la massima espressione del divertimento fatta videogioco, in un periodo in cui ci si dimentica spesso che il videogioco è anche questo e non solo simulazione della realtà.
Punti a favore
- Gameplay molto divertente
- Trama semplice ma efficace
- Rigiocabilità
- Eventi meteo
Punti a sfavore
- Problemi del motore grafico
- Caricamenti lenti e alcune volte ingiustificati
- Alcune missioni sono ripetitive
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