Menare le mani nella maniera più istintiva possibile, semplificando al massimo e scegliendo tra gli eroi dell’Universo DC. E Batman è il più figo. Il futuro dei picchiaduro passa per Injustice 2, scopriamo perché in questa recensione
Midway. A metà strada tra il picchiaduro di stampo orientale e quello occidentale, cercando di riassumere dal primo la propensione verso l’abilità di riuscire a dare luogo a super-mosse composte da sequenze di tasti in cui la fa da padrone l’abilità del giocatore, e dal secondo la strategia e la semplificazione. La velocità di esecuzione è stata una caratteristica che si è affermata in titoli come Street Fighter et similia. Poi a un certo punto abbiamo assistito a una diminuire dei ritmi di gioco (stiamo parlando di roba per alcuni impercettibile) a favore di una “armonia” dell’azione, in cui certe volte sembra di assistere più a una partita a scacchi che a un picchiaduro. Non ho detto aperto questo articolo con “Midway” a caso. Sono nato e cresciuto in mezzo ai picchiaduro e uno dei miei preferiti, se non “IL mio preferito“, è uno dei titoli prodotti dalla Midway Games: Mortal Kombat. Che c’entra con Injustice 2? Ora ci arriviamo.
Sua maestà: Midway Games
Dalle ceneri di Midway Games, venne Warner Bros. Interactive Entertainment, a sua volta rimpiazzata da NetherRealm Studios, casa di sviluppo di questo Injustice 2. Eccoci dunque, dopo questa informazione, di fronte a una serie di evidenze che proprio non possiamo lasciarci scivolare addosso. C’è da sapere che NetherRealm Studios non è nuova dei picchiaduro: ha sviluppato gli ultimi Mortal Kombat che, diciamocelo, sono un bel prodotto, a metà strada tra il titolo tradizionale Midway e le necessità del mercato, sempre più orientato verso un’accessibilità diffusa (pure il cuginetto di 5 anni può effettuare combo spettacolari). Ed è così che arriviamo al nocciolo della questione: Injustice 2 è un bel picchiaduro, così come Mortal Kombat X. Di quest’ultimo possiamo vederne traccia nelle cutscene mostrate durante le super-mosse, estremamente violente (ma ben lontane da quelle di MK) e su una miriade di elementi, non ultimo il combatsystem basato su un attento uso delle azioni che, se usate nel momento sbagliato, possono dare il fianco all’avversario e alle sue combo.
Nella metro a dare botte con Rayden. Midway ci aveva abituato bene.
Injustice 2: gioia per occhi e orecchie!
Pop Corn e curve: i primi per le sequenze cinematografiche, ben realizzate, con una regia curata, fotografia e scenografia dettagliata come ci hanno abituato gli studios hollywoodiani, e le seconde per descrivere la grafica dettagliata, in grado di far trasparire le “rotondità” dei personaggi maschili e (soprattutto) femminili.
Wonder Woman legata e alla nostra mercé.
Se avete un bell’impianto audio, magari con un bel subwoofer, alzate pure il volume fin dove vi è concesso: il comparto sonoro, tra musiche e suoni è una gioia per le orecchie. Questa forse è una delle caratteristiche che più di ogni altra cosa mi ha lasciato senza fiato. Ho la possibilità di poter sfruttare il buon impianto sonoro della mia postazione di gioco e ho sentito più volte suoni che mi ricordavano gli effetti sonori ricevuti durante la visione di un film al cinema, soprattutto quelli di produzione statunitense, con una prevalenza dei drop bass, che fanno vibrare pareti e stomaci degli spettatori. Forse l’unica pecca: il doppiaggio italiano sottotono, che cozza pesantemente con la cura maniacale della realizzazione musicale e dei rumori.
Vi avevo già detto che in Injustice 2 il suono è qualcosa di spettacolare?
Injustice 2, che storia!
Senza anticipare nulla di quello che è un altro punto forte di Injustice 2, la trama ha un canovaccio non lineare, ma elaborato e studiato, che narra quelle che sono le vicende di Batman, e degli alleati che è riuscito a recuperare, contro la Società (una fazione/accrocchio di criminali) che si sta preparando alla conquista del (rullo di tamburi) mondo. Insieme a dei gorilla armati, la Società darà del filo da torcere all’eroe-pipistrello che, oltre a contare su improbabili aiuti, deve fare i conti con Superman, ancora attivo e in preda alla sete di giustizia e di sangue. Non c’è altro da aggiungere, se non che già dalle prime battute della campagna singolo giocatore, vi sono dei colpi di scena sostanziali, che dovrebbero far percepire immediatamente l’aria che tira per il nostro pianeta. La trama non ha nulla da invidiare alle pellicole che hanno come protagonisti gli eroi DC. Detto questo: se vi piacciono i colpi di scena e il canovaccio proposto da film come Justice League, accomodatevi e godetene.
Batman è sempre stato un gentiluomo.
In Injustice 2 anche il comparto grafico non delude
Graficamente parlando, benché del sonoro ne siamo rimasti ben contenti e soddisfatti, non possiamo che apprezzarne la realizzazione tecnica del titolo. I modelli dei personaggi sono estremamente reattivi e realizzano ogni tipo di mossa rendendo credibile ogni azione. Pugni e calci risultano essere naturali, come i Mortal Kombat ci hanno insegnato, lineari e con tempistiche fedeli alla realtà. Ogni personaggio, nella sezione di personalizzazione equipaggiamento, è una piccola action figure digitale pregiata e curata in ogni dettaglio. L’espressività facciale, grazie alle tecniche di modellazione digitale mista agli studi dei movimenti facciali, risulta essere al top. Tutto questo si riverse nelle tante e numerose cutscene, che ci accompagnano durante la campagna giocatore singolo, nello sviluppo della trama e nel farci scoprire caratteristiche degli eroi DC con cui avremo a che in Injustice 2. Quindi, una volta decantato il comparto grafico, che in alcuni momenti lascia a bocca aperta, sollevo un piccolo dubbio: perché certi filmati, soprattutto in quelli dove ci sono navicelle spaziali ed esplosioni, sono legnosi? C’è ad esempio una scena in cui due navicelle vagano nello spazio, nelle fasi iniziali di gioco, e sebbene graficamente il tutto sia ineccepibile, l’animazione delle due risulta essere dura e poco credibile. Mettendo da parte questa perplessità, che è davvero minima (considerato però che ho giocato il titolo su una macchina da gioco di tutto rispetto, al massimo delle caratteristiche), andiamo avanti verso il vero nucleo del gioco.
La mia espressione quando ho visto l’animazione delle due navicelle nella cutscene legnosa.
E il gameplay?
Fatality. Parliamo un pò del succo del gioco: il gameplay. Per chi proviene da una scuola di picchiaduro alla Mortal Kombat, si sentirà parecchio a casa. Entrando nel dettaglio: il combat system ricalca i picchiaduro occidentali, ovvero un ritmo più lento votato alla strategia e al passo falso dell’avversario. Vengono rivoluzionati i soliti tasti azione (pugno basso, pugno alto, calcio basso, calcio alto, parata e presa), diventando più semplici e intuitivi, permettendo così a chiunque di poter iniziare facilmente a competere nella campagna single player e in un eventuale scontro online. Si conservano, pertanto, solo 3 tasti per l’offesa pura, suddivisi per raggio di azione e per intensità (basso, alto e potente); la parata si ottiene mediante il classico “indietro” rispetto all’avversario, oppure in alcuni casi è possibile stare abbassati per parare automaticamente l’attacco del nemico ed effettuare un eventuale contro mossa; la presa invece è relegata ad LB (ho usato un pad Xbox). Una quarta azione è deputata all’utilizzo dell’abilità speciale, che si ricarica via via durante la partita in base al tempo di ricarica, caratteristica per ogni personaggio. Quest’ultime in alcuni personaggi sono poco efficaci, in altri invece possono dar luogo a combo lunghe e non bloccabili facilmente. Un ultimo elemento importante è quello relativo alla super-mossa.
Lo scontro degli scontri.
Durante i combattimenti ci saranno delle sezioni in cui avrete un faccia a faccia con il nemico in cui sarà premiata l’abilità e la velocità di esecuzione nuda e cruda.
Addio mezzaluna + pugno alto + pugno basso. Nei picchiaduro classici eravamo abituati a poter scaricare la barra della super-mossa, accumulata in base ai colpi assegnati e quelli incassati, mediante la successione di una serie di mosse che, in alcuni casi, erano veramente difficili da azionare. Ad esempio la mezzaluna era una mossa che prevedeva l’utilizzo in successione rapida (diciamo pure quasi contemporaneamente) dei tasti “su + avanti + giù”. Solo se riuscivamo in manovre del genere potevamo dare vita alla super-mossa che, se lanciata al momento giusto, avrebbe rimescolato le carte in tavola con il nostro avversario. Quindi, immaginate la frustrazione di un vostro amico che provava a lanciare la sua super-mossa senza riuscirci, ottenendo dei movimenti casuali del proprio personaggio e, di conseguenza, mostrando il fianco ai vostri attacchi. Da qualche tempo, con i picchiaduro di nuova generazione (roba in realtà che si vede già da qualche anno), le sequenze speciali che permettevano i super-attacchi sono state sostituite da un più comodo metodo. In Injustice 2 dovrete semplicemente scegliere il momento migliore per dar luogo a un super-attacco, spettacolare in termini di cutscene, in quanto assisterete a una sequenza video dove il malcapitato sarà gettato in pasto a una pianta mostruosa, o sarà lanciato in cielo o sarà devastato da un paio di iene feroci e via dicendo. Vi basterà quindi premere LB +RB e sperare di aver scelto il momento giusto. In caso contrario avrete sprecato un’occasione (la barra quindi si scaricherà) e avrete dato la possibilità al nemico di contrattaccare.
Questa è una super-mossa.
Anche questa è una super-mossa.
Un pò di gdr, che non guasta mai. Via via che affronteremo nemici (sia in campagna single player che in online) avremo modo di ottenere delle ricompense che consisteranno in armature, oggetti speciali o armi. Questi oggetti potranno essere immediatamente equipaggiati dai personaggi sbloccati (che chiaramente saranno disponibili avanzando nel gioco). Potrete quindi migliorare le caratteristiche di difesa, di resistenza ai colpi, di velocità di esecuzione delle combo e di tante altre piccole cose. Non ultima è la possibilità di personalizzare esteticamente i vostri personaggi, con armature più appariscenti, che vi faranno una porca figura quando affronterete avversari nella bella modalità online.
Potrete decidere di indossare le nuove armature appena ottenute, oppure scambiarle per ottenere altri crediti.
Ho finito la campagna! E ora??? Possiamo rispondere con una certa tranquillità a questa domanda: ora inizia il gioco vero. La campagna, sebbene abbia una bella storia, ha il suo fine ultimo nel farvi apprendere tutte le caratteristiche dei vari personaggi, permettendovi quindi di fare pratica con essi e di migliorare la vostra abilità nello scontro. Una volta finita, avrete la possibilità (cosa che in realtà vi sarà permessa sin dal principio) di lanciarvi nelle tante modalità di gioco single o multiplayer che vi permetteranno di accumulare punti e sbloccare equipaggiamento. Avremo quindi la possibilità di lanciarci nelle missioni varie nella sezione giocatore singolo, o entrare nel Caveau di Brother Eye (concepito dal cervello paranoico di Batman, per segnare i progressi nel gioco), oppure potremmo gestire l’inventario dei nostri personaggi, oppure potremmo andare nella sezione “gilde”, dando vita alla propria gilda insieme ad amici. Oppure gettarci negli scontri online (e qui vi consiglio caldamente di avere un’ottima connessione, perché la tempistica è tutto in questo genere di giochi). E prima di lasciarci con il menù principale, vi presento la sezione “acquista/scarica contenuto” che ci permetterà, appunto, di acquistare nuovi contenuti esclusivi per migliorare e personalizzare i nostri eroi DC.
A me st’inquadratura piaceva e l’ho messa. Non me ne voglia Green Arrow.
Injustice 2, il verdetto della recensione
Tirando un pò le somme, come può essere riassunta l’esperienza che ci propone Injustice 2? Avremo a disposizione una campagna divertente, definita più volte l’entry level dei picchiaduro, veloce e intuitiva. Finita quest’ultima potremo lanciarci nelle sfide proposte, per accumulare punti da utilizzare per sbloccare equipaggiamento e skin. Avremo a disposizione un Online divertente e pulito, lontano dall’Hardcore gaming, ma non per questo meno divertente.
Ci sono delle skin che renderanno i nostri personaggi parecchio inquietanti.
Injustice 2 è un prodotto che merita l’acquisto da chiunque apprezzi anche in minima parte il mondo dei picchiaduro o l’universo DC. Le meccaniche di giochi sono semplici ed efficaci proprio per venire incontro ad ogni tipo di videogiocatore, magari condividendo una sessione di gioco con i vostri amici, collegando un secondo pad.
Non dimentichiamoci che si tratta di un’avventura con eroi dell’Universo DC e che quindi i personaggi sono abilmente caratterizzati. Sarà un piacere vedere i propri eroi preferiti affrontare minacce e lottare contro avversari, sfoderando armi ed effettuando combo. Inoltre la trama si inserisce benissimo in quel filone cinematografico (e legato al fumetto) DC: che prezzo si è disposti a pagare per mantenere l’ordine, la sicurezza e la disciplina in una società?
Fanno il deserto e la chiamano pace.
Scritto ascoltando: Carpenter Brut – Roller Mobster
Punti a favore
- sonoro all'altezza dell'Universo DC
- personaggi bilanciati e caratterizzati
- divertentissimo in compagnia di amici
- il miglior compromesso tra picchiaduro classico e nextgen
Punti a sfavore
- campagna forse troppo semplice
- in single player la longevità è ridotta
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