Dopo Dishonored 2 e Prey, che hanno saputo conquistare i cuori e gli animi di critica e pubblico, Arkane Studios torna in campo con un DLC stand alone interamente incentrato sulle vicende della tanto amata Billie Lurk
Uno degli intenti più difficili per Arkane Studios era quello di creare un’ avventura che non tagliasse fuori coloro che si approcciano per la prima volta alla saga ma allo stesso tempo di dare la possibilità ai fan di vecchia data di chiudere finalmente il cerchio; ci sarà riuscita? Scopritelo all’interno della nostra recensione.
Uccidere un dio
La storia di Dishonored: La Morte dell’Esterno è collocata, in linea temporale, prima dei fatti raccontati nel secondo capitolo e segue le vicende della famosa assassina Billie Lurk (Megan Foster per alcuni) intenta a trovare il suo vecchio mentore Daud.
Lo scopo di quest’ultimo è quello di uccidere una volta per tutte la figura dell’Esterno che rappresenta per Daud il seme del Caos. Estirpando il seme, Daud, spera di trovare un’espiazione a lungo desiderata, liberando gli uomini dalla schiavitù di questa entità sovrannaturale.
Nella Morte dell’Esterno, compaiono per la prima volta nella serie gli Orbi, una setta di cultisti dell’Esterno che conservano le reliquie legate alla sua storia, compreso il pugnale a doppia lama che quattromila anni prima fu usato per farlo diventare una divinità .
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Proprio con questo pugnale Billie e Daud sperano di uccidere il loro bersaglio, che finirà per aiutare la protagonista, donandogli i suoi poteri in cambio del sacrificio di un braccio e di un occhio,  stravolgendo un po’ la figura dell’Esterno che abbiamo imparato a conoscere con i precedenti titoli della serie.
Presenti, come in ormai tutti i titoli Arkane Studios, tanti NPC e documenti che ci sveleranno segreti più o meno importanti e grazie ai quali verremo a conoscenza di storie riguardanti i cittadini di Karnaca.
Tanti nuovi poteri e gadget
All’interno di quest’avventura stand alone saranno presenti 3 nuovi poteri a disposizione del nostro Billie.
- Dislocazione: una versione 2.0 del classico Blink, con il quale il giocatore può creare un fantoccio per poi teletrasportarsi. Il potere può essere usato anche in modo offensivo posizionando il fantoccio su un nemico per farlo esplodere, a costo di prendere un po’ di danno.
- Somiglianza:Â ci permette di impersonare un nemico o un NPC una volta stordito, per muoverci indisturbati in mezzo ai nemici.
- Prevegenza: ci farà diventare una forma eterea, libera di girare nella mappa senza essere visti ed evidenziare nemici e oggetti.
Oltre ai nuovi poteri sono stati aggiunti anche alcuni nuovi gadget, come mine a gancio e la granata iperbarica.
Sono state inoltre eliminate le fiale per il mana. Quest’ultimo ora si ricaricherà automaticamente, diminuendo leggermente il livello di difficoltà ma lasciando più libertà di sperimentare le varie aggiunte.
Altra aggiunta molto azzeccata sono i contratti che si affiancheranno ai classici obbiettivi secondari per farci guadagnare del denaro. Potranno essere accettati al mercato nero in ogni livello.
Un level design con i fiocchi
Il level design del titolo mantiene una qualità molto alta, tranne per le primissime fasi di gioco. Come ci ha abituato Arkane Studios con i suoi precedenti lavori, saranno presenti numerosi modi di agire e scorciatoie nascoste che ci costringeranno a guardarci intorno per elaborare una buona strategia.
Il gioco è suddiviso in cinque livelli, compreso uno di introduzione alle nuove aggiunte dove saranno assenti i poteri e dovremmo rivolgerci ad un’ infiltrazione “pura”.
I 5 livelli ci terranno impegnati per una durata complessiva di cinque ore se si procede in modo spedito senza fare attività secondarie e giocandolo ad un livello di difficoltà medio. Ma il titolo può arrivare ad intrattenervi per una buona decina di ore molto intense fino ai titoli di coda se completato in toto.
I vari ambienti e personaggi che incontreremo sono caratterizzati da uno splendido comparto estetico e saranno ricchi di dettagli.
Il motore grafico usato per il titolo è lo stesso di Dishonored 2 ovvero il Void Engine e l’ ottimizzazione su PC è soddisfacente, al contrario del suo predecessore (prima delle patch correttive).
Dishonored: La Morte dell’Esterno, le conclusioni
Tirando le somme Dishonored: La morte dell’Esterno risulta essere un prodotto veramente ben confezionato e ad un prezzo che si adegua molto bene ai contenuti presentati (€ 29,99); consigliato assolutamente ai fan della saga ma anche ai neofiti della serie.
Vi ricordiamo di dare un’occhiata anche alla recensione di Dishonored 2, altro titolo da non perdere.
Punti a favore
- Level design eccelso...
- Buona longevitÃ
- Trama intrigante
- Ottimo rapporto qualità /prezzo
Punti a sfavore
- ...tranne per qualche piccola sezione di gioco
- Figura dell'Esterno un pò stravolta
Rago110
20 Settembre 2017 alle 22:49Una recensione completa, piacevole da leggere e che non scende a spoiler. La cosa che mi fa piacere è che questo è uno dei pochi siti che non ha fatto a gara per far uscire la recensione in fretta e furia. Continuate così!