Dopo aver testato la beta di Riders Republic, il nuovo titolo sugli sport estremi di Ubisoft, siamo pronti a portarvi le nostre prime impressioni in questa anteprima!
Annunciato quasi un anno fa, Riders Republic è il nuovo videogame targato Ubisoft in uscita il prossimo 28 ottobre. Dopo ben 5 anni dalla pubblicazione di Steep che, in linea generale, è l’ultimo titolo rilevante basato sugli sport estremi, gli stessi sviluppatori tornano con un pacchetto ben più ricco.
Alle discipline già presenti in Steep, infatti, qui abbiamo svariate aggiunte maggiormente “al limite”, le quali ci suggeriscono la natura più arcade del progetto. Vediamo, quindi, cosa ci ha convinto e cosa, invece, ci ha fatto storcere il naso, in questa anteprima di Riders Republic!
Una dose di adrenalina – Anteprima Riders Republic
Dopo aver avviato la beta ci siamo sin da subito imbattuti nella creazione del personaggio. Questa è risultata molto scarna con volti predefiniti e non personalizzabili, oltre a poche scelte nelle capigliature. Una volta data un’identità al nostro sportivo, ci siamo imbattuti nell’approfondito (e abbastanza lungo) tutorial che ci ha tenuti impegnati per svariati minuti.
Con delle premesse di trama (se così si può chiamare) abbastanza basilari eravamo pronti a tuffarci di testa nella gelida neve di Mammoth Mountain. Ci troveremo catapultati sin dai primi minuti nella vastissima mappa di gioco, la quale diventerà completamente esplorabile dopo aver completato la guida. L’esperienza inizia, infatti, in maniera abbastanza guidata attraverso una delle nuove discipline implementate: il Downhill. Già dopo qualche secondo ci siamo accorti che lo stile di guida non vuole avere nulla a che fare con la simulazione. I vari eventi caratterizzati da ripide discese, salti, burroni e improvvise curve, si sposano perfettamente con tale scelta.
La mappa di gioco ospita numerosi eventi e, oltre alle varie gare, sarà possibile dare sfogo alla nostra voglia di esplorazione nei vari biomi, scovando “attrazioni” e checkpoint di vario tipo.
Oltre a selezionare tre tipologie di combinazioni di tasti differenti, ossia: Da Gara, Trickster, e quella per gli amanti di Steep, potremo rimappare i singoli tasti. I vari eventi basati sulle 5 categorie sportive si andranno a sbloccare man mano che accumuleremo le stelle. Queste ci serviranno, oltre che a ottenere nuove attività, anche a sbloccare sponsor e carriere. Sì, perché inizialmente avremo solo la bici da Downhill e gli sci, ma affrontando le sfide ci verranno fornite nuove attrezzature.
A differenza di Steep, dove i cambiamenti nell’attrezzatura erano unicamente estetici, qui abbiamo numerosi veicoli e mezzi di trasporto con statistiche variabili. Le tipologie di mezzi disponibili non saranno unicamente 5. Questo perché, ad esempio, nella categoria “bici” potremo trovare mezzi da corsa, da sterrato e altre chicche particolarmente fuori di testa. Questo per ogni “sport” selezionabile dall’apposito menù. Tutta questa varietà giova senza dubbio alla potenziale longevità del gioco finale.
Era una giraffa sugli sci? – Anteprima Riders Republic
La natura “idiota” (passatemi il termine) del videogame, spunta già dalle cinematiche iniziali. Vi abbiamo accennato dei mezzi fuori di testa, ma non abbiamo detto che potremo affrontare eventi in cui bisogna portare delle pizze in giro per un camp (con tanto di doppiaggio italiano), scendere in picchiata da un Canyon con una bici-razzo o fare trick con degli sci… di legno. Questa spensieratezza è visibile anche attraverso lo shop in-game, nel quale potremo fare nostri elementi estetici per il nostro personaggio come costumi-giraffa e strane tutine colorate. Il tutto potrà essere acquistato con dei crediti ottenibili al termine degli eventi o una valuta premium.
In linea generale, possiamo dividere la maggioranza degli eventi in gare o sfide acrobatiche. Le ultime privilegiano gli sport sulla neve, dove attraverso una serie di tasti potremo fare flip, grab e stunt di vario genere. Come il suo predecessore spirituale, anche qui dovremo affrontare le acrobazie preparandoci al salto e premendo la giusta combinazione di tasti in tempo per garantire un atterraggio morbido. Il tutto è però più facile ed immediato.
Oltre agli eventi offline, potremo affrontare attività in PvP, a squadre o gare di massa. Il netcode ci è sembrato abbastanza solido. Soprattutto nelle gare di massa, le quali sono competizioni che prevedono un gran numero di giocatori, già da questa beta abbiamo avuto un’ottima impressione, non riscontrando alcun problema.
Un aspetto che ci ha sorpreso è la difficoltà del titolo. Impostando la seconda opzione su quattro disponibili abbiamo avuto filo da torcere in svariati eventi. Gli avversari si son rivelati davvero agguerriti, soprattutto nelle gare vere e proprie, dove le sportellate sono molto frequenti.
Il feedback di guida, invece, non ci ha convinti al massimo. Sulle bici, soprattutto mentre raggiungeremo velocità elevate, la sensazione di incontrollabilità aumenta sempre di più. Specialmente per via delle derapate, ci è sembrato che nelle curve l’effetto saponetta fosse troppo presente. Anche i veicoli estremi, come gli sci-razzo, hanno bisogno, secondo il nostro parere, di un bilanciamento. È vero, si tratta di veicoli estremi, ma l’impressione di non riuscire a padroneggiare questi ultimi ci ha spesso tediati.
Comparto tecnico
La nostra prova è stata effettuata (per una serie di sfortunati eventi) su una PS4 liscia. Premettendo che il range di miglioramento è ancora possibile, il comparto grafico non ci ha sorpreso per niente. Tra texture in bassa qualità, pop-up vari e vegetazione piatta, Ubisoft Annecy è andata chiaramente alla ricerca della fluidità generale.
Nonostante la console sulla quale abbiamo effettuato le prove sia abbastanza datata, gli FPS non sono mai scesi sotto i 30. Questo è assolutamente un lato positivo, specialmente se pensiamo si tratta di un videogame davvero tanto frenetico.
Tiriamo le somme
Nelle poche ore di test da noi effettuato, Riders Republic si è rivelato come un titolo dalle grosse potenzialità. Con la data d’uscita fissata tra più di due mesi, gli sviluppatori hanno ancora un po’ di tempo per sistemare quelle che secondo noi sono le carenze principali del titolo, fornendo un feedback di guida migliore e favorendo la controllabilità dei veicoli.
Con una proposta così folta e adrenalinica, gli appassionati di videogame sugli sport estremi avranno sicuramente pane per i loro denti, a patto che siano alla ricerca di un titolo fortemente arcade e basato sulla spettacolarità!
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