Sì, avete letto bene, vulcani di ghiaccio. Tra le innumerevoli creazioni di Madre Natura non esistono solo i “classici” vulcani che eruttano lava incandescente, ma anche i loro complementari che invece emettono materiale ghiacciato. Ma come si sviluppa questo particolare fenomeno?
Sulle rive dei Grandi Laghi in Nord America, si verifica un fenomeno davvero peculiare. Date le giuste condizioni, quando le onde colpiscono il ghiaccio raccolto sulla riva (ad esempio) possono formarsi i cosidetti “vulcani di ghiaccio”, che letteralmente eruttano acqua e fanghiglia attraverso la superficie ghiacciata di un lago. Il National Weather Service di Grand Rapids ha pubblicato alcune foto e un video dei vulcani di ghiaccio che sono “scoppiati” a Oval Beach lo scorso febbraio.
https://www.facebook.com/NWSGrandRapids/videos/195375598499534/
Il modo in cui essi si formano e funzionano potrebbe non essere familiare a molti, ma non sono un evento così raro. I ricercatori del Michigan Tech hanno studiato nel dettaglio questi fenomeni e hanno raccolto dati sulla peculiarità del ghiaccio del (relativamente) vicino Lago Superiore, mentre altri team hanno osservato fenomeni simili nel Lago Erie.
Vulcani di ghiaccio: come nascono?
I vulcani di ghiaccio si formano ai margini della piattaforma congelata, grazie alla ripetuta interazione con la spuma superficiale del lago. Per prima cosa il ghiaccio inizia a formarsi sulla superficie del lago in questione, creando quindi una struttura rigida sulla parte superiore di un liquido. Piccole differenze di altezza sono amplificate nel tempo, con le onde che si infrangono direttamente sulla piattaforma ghiacciata, sospinte dai forti venti terrestri. Questo di conseguenza consente la formazione di una piattaforma di ghiaccio ondulata. Sotto il ghiaccio le onde continuano a muoversi e possono risalire attraverso le fessure del ghiaccio, causando una sorta di esplosione finale. Questo processo continuando, favorisce l’accumulo di ghiaccio e crea strutture a forma di cono. La loro dimensione può essere molto variabile, partendo da 1 metro di altezza, ma con le giuste condizioni possono arrivare anche a 8 metri (facendo misurazioni dalla base alla cima).
Per potersi formare questi vulcani hanno bisogno quindi di schiuma e basse temperature. Devono anche essere presenti le giuste condizioni sul letto del lago, che consentono alle onde di gonfiarsi e colpire il bordo principale della spessa piattaforma di ghiaccio. I vulcani di ghiaccio possono formarsi singolarmente o in gruppi e di solito sono disposti ad arco poiché ricalcano la geometria del lago sottostante. Quelli singoli sono stati individuati molte volte ma questi non eruttano, suggerendo che la loro formazione potrebbe essere diversa dagli altri vulcani di ghiaccio.
Altri cugini lontani dei vulcani ghiacciati
I vulcani di ghiaccio non vanno confusi con i criovulcani, un particolare fenomeno che si verifica su alcune lune ghiacciate, come Encelado, Titano e Tritone. Questi altri vulcani ghiacciati nascono in condizioni molto diverse come temperature estremamente basse (sotto i -200 °C). Inoltre eruttano sostanze molto diverse, in forma liquida e/o solida, come ammoniaca, acqua, anidride carbonica e metano.
E voi avete mai assistito a questo particolare fenomeno? Se sì scriveteci la vostra opinione e continuate a tenere d’occhio la nostra sezione scientifica.
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