Dovrebbe arrivare al 31 Dicembre, ma oramai è solo un sogno. L’overshoot day arriva sempre prima e sul nostro pianeta si vedono le conseguenze
Sono bastati solamente 30 anni per far si che l’Overshoot Day sia passato dal cadere nel mese di ottobre sino ad arrivare oggi al 29 Luglio. Non una buona notizia per il nostro pianeta, che già se la sta vedendo brutta giorno dopo giorno. Inoltre, l’Overshoot Day batte anche il record negativo del 2018, che l’aveva situato al 1 di agosto. Purtroppo, la data ideale del 31 Dicembre sembra ormai essere un sogno irraggiungibile per cui l’uomo sta mettendo sempre più ostacoli.
Overshoot Day record: lo spostamento della data negli anni
Overshoot Day, record negativo: cos’è veramente?
L’Overshoot Day è il giorno in cui, per gli scienziati, le risorse consumate dall’umanità sono superiori a quelle offerte dalla natura. In altre parole la domanda da parte dell’uomo di acqua, cibo, legno ed energia è superiore all’ammontare di risorse che il nostro pianeta può fornire nell’arco di un anno. Questo ammontare annuale è chiamato “biocapacità globale” è purtroppo lo stiamo consumando sempre più velocemente, anno dopo anno. Basta considerare che solo 30 anni fa, l’Overshoot Day, cadeva nel mese di ottobre. Ad oggi, invece, il consumo della biocapacità globale avviene in soli 7 mesi. Questo significa che per i restanti 5 mesi siamo obbligati a consumare le “scorte” ottenute negli anni, ma che prima o poi cesseranno di esistere. Questo ha un impatto molto negativo perché promuove la desertificazione e l’inquinamento. Stiamo continuando a battere l’Overshoot Day record, per quanto potremo resistere?
Secondo le stime del Global Footprint Network, l’Italia è uno dei paesi più a rischio. Il nostro paese, infatti, consuma ben 4,7 volte le risorse che il nostro territorio genera. In pratica ci servirebbero 4,7 “Italia” per poter sopravvivere nel lungo periodo. Sempre per il Global Footprint Network, a livello globale, staremo utilizzando ben 1,75 le risorse che il pianeta riesce a fornirci. Il calcolo è fatto tramite un metodo che prende in considerazione l’Impronta Ecologica. Questo complesso calcolo ci dice che stiamo sovrasfruttando la Terra, non solo consumando le risorse tutte le risorse fornite dalla natura, ma anche andando a compromettere il capitale naturale capace di “creare” quelle risorse andando così a limitare la loro produzione nel tempo. Questo fattore tende ad aumentare ogni anno portando così, purtroppo l’Overshoot Day Record viene fissato sempre più in anticipo.
L’impatto dell’anidride carbonica sulle risorse
La domanda che ci facciamo tutti è: “Come consumiamo tutte queste risorse?”. La risposta non è proprio banale. Quasi il 60% delle risorse, infatti, viene utilizzato in modo naturale dal nostro stesso pianeta per poter assorbire le emissioni di anidride carbonica. Questo valore è molto importante perché è quello che può diminuire di più tra i tanti fattori. Infatti abbiamo la possibilità di limitare l’emissione di gas nocivi a livello globale avendo atteggiamenti più sostenibili. Inoltre, ci sono alcune aree importanti su cui agire per diminuire questo importante numero. La fondazione Barilla e la The Economist Intelligence Unit hanno effettuato una ricerca in merito. Dall’analisi del loro Food Sustanibility Index, oltre a ridurre lo spreco di cibo, ad esempio, si potrebbe limitare lo sfruttamento degli stock ittici, già sovrasfruttati del 75%. Infatti nei prossimi mesi ci saranno nei mari italiani dei blocchi ittici per ridurre l’impatto della pesca sulla fauna marina.
Questo non solo in Italia. Lo spreco di cibo è un problema mondiale, così come lo sfruttamento illimitato di risorse ittiche. Fuori dall’Europa, più precisamente negli USA i valori sono ancora più alti. Se tutti seguissero lo stile statunitense, infatti, avremmo bisogno di ben 5 pianeti per sopravvivere. Ogni cittadino degli USA, infatti, spreca 95 Kg di cibo l’anno e le emissioni dei “Greenhouse Gas”, provenienti dai combustibili fossili, dai trasporti e dalla produzione di corrente elettrica, sono tra le più alte al mondo.
Fra inquinamento e pesca intensiva, i mari sono quasi al collasso
Siamo ospiti di un pianeta meraviglioso che stiamo lentamente uccidendo. L’arrivo dell’Overshoot Day record del 29 di luglio è l’ennesimo dato che ci indica il nostro comportamento poco conforme alla vita sulla terra. Dobbiamo avere più cura del nostro pianeta e dobbiamo cercare di cambiare questa tendenza malsana che sta portando a cambiamenti visibili con i nostri occhi. Per altre news ed approfondimenti dal mondo naturale e scientifico tenete d’occhio la nostra sezione scienze!
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