L’antibiotico resistenza è una sfida importante per le medicina: molti superbatteri resistenti agli antibiotici possono provocare diversi problemi, specialmente nei pazienti più fragili. Un nuovo composto ad ampio spettro però apre ad interessanti sviluppi
La vita ha mille risorse, a nostro vantaggio e svantaggio. Gli antibiotici sono stati una enorme scoperta scientifica e hanno contribuito alla cura di numerose patologie. I primi composti a base di penicillina venivano utilizzati nella seconda guerra mondiale per curare la ferite dei soldati ed evitare le cancrene e amputazioni. E pian piano di diffusero come potenti armi in tutti gli ospedali e nelle nostre case per combattere infezioni di ogni genere. C’è tutta via un problema: i batteri si evolvono come tutte le forme di vita e già alla fine degli anni ’50 furono identificati i primi ceppi di superbatteri che manifestavano antibiotico resistenza. Più il tempo passa, più il problema si fa serio. Ma anche la ricerca sta affilando le sue armi.
Antibiotici e superbatteri
Gli antibiotici che sono stati sviluppati negli anni hanno sfruttato diverse strategie per attaccare i batteri: attaccando la parete cellulare batterica, attaccando la membrana cellulare del batterio, interferendo con la sintesi degli acidi nucleici, interferendo con la sintesi proteica, interferendo col metabolismo energetico. Come funzione l’antibiotico resistenza dei superbatteri? Prendiamo ad esempio le sostanze che attaccano la parete cellulare. Queste sono state progettate (artificialmente o naturalmente) per distruggere le proteine che compongono le pareti cellulari dei batteri. Ma se queste sostanze mutano – e succede abbastanza spesso – può essere che l’antibiotico non riesca più a sortire i suoi effetti.
Altra caratteristica gradita è l’ampio spettro. Infatti una molecola ad ampio spettro è interessante dal punto di vista commerciale e anche clinico perché anche non avendo informazioni dettagliate sull’infezione in corso si può curare. Non sempre gli antibiotici sono efficacie su tutti i batteri. Ad esempio la penicillina, che agisce sulla parete cellulare, è efficacie contro i cosiddetti batteri gram-positivi cioè una certa classe di batteri che risponde alla colorazione di Gram per via di particolare strutture nella parete cellulare.
Gli effetti dell’antibiotico Neomicina (al centro) testati su differenti batteri (disposti a raggiera) in una capsula di Petri (A doubt – Opera propria)
Antibiotico resistenza ed efficacia ad ampio spettro: un nuovo composto
I ricercatori dell’Università di Sheffield hanno sviluppato un nuovo composto antibiotico in grado di uccidere i batteri che hanno sviluppato antibiotico resistenza sia gram-positivi che gram-negativi. i due tipi di batteri gram-positivi e gram-negativi come anticipato si differenziano per le strutture di parete cellulare, ma il nuovo composto antibiotico è in grado di passare attraverso la parete cellulare di entrambe le forme di batteri e di attaccare il DNA. I risultati, pubblicati su Chemical Science, aprono la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti per tutti i tipi di batteri resistenti agli antibiotici, inclusi l’MRSA gram-positivo e l’E.Coli gram-negativo (uno dei superbatteri più comuni).
Il team dell’Università di Sheffield ha precedentemente sviluppato nuovi composti che prendono di mira specificamente i batteri gram-negativi, ma questo nuovo composto è un antimicrobico ad ampio spettro, il che significa che è altrettanto efficace su entrambi i tipi di batteri. I ceppi di batteri gram-negativi sono particolarmente difficili da trattare poiché la loro parete cellulare impedisce ai farmaci di entrare nella cellula e possono causare infezioni tra cui polmonite, infezioni del tratto urinario e infezioni del flusso sanguigno. Il team ha lavorato con i colleghi del Rutherford Appleton Laboratory (RAL) del Science and Technology Facilities Council (STFC). Il professor Jim Thomas, ricercatore principale della ricerca presso l’Università di Sheffield, ha dichiarato:
La resistenza antimicrobica è un problema crescente con molti studi che prevedono un’emergenza medica globale, quindi sono urgentemente necessari antimicrobici ad ampio spettro che agiscono contro i patogeni resistenti. Poiché il composto è luminescente si illumina quando esposto alla luce. Ciò significa che siamo stati in grado di seguire l’assorbimento e l’effetto sui batteri utilizzando tecniche di microscopia avanzate disponibili presso il Rutherford Appleton Lab di STFC.
La resistenza antimicrobica è già responsabile di 25.000 decessi nell’UE ogni anno e, a meno che questa minaccia emergente rapidamente non venga affrontata, si stima che entro il 2050 oltre 10 milioni di persone potrebbero morire ogni anno a causa di infezioni provocare da batteri resistenti agli antibiotici.
L’ultimo antibiotico entrato in commercio è vecchio di quasi 4 anni, la delafloxacina, anch’essa efficacie contro batteri gram-positivi e negativi. Mentre tra gli anni ’70, ’80 e ’90 venivano scoperti anche diversi nuovi composti ogni anno, nel nuovo millennio il trend sta sempre più rallentando con nuovi antibiotici che vengono scoperti ogni 3-4 anni mediamente. Mentre l’antibiotico resistenza dei batteri sempre procedere più velocemente. Quindi rimane fondamentale la ricerca in questo campo e come sempre facciamo appello a non abusare di queste sostanze. Dalla sezione scienze è tutto! Continuate a seguirci.
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