La antibiotico-resistenza rappresenta un problema per la sanità pubblica molto grave, una nuova mutazione scoperta per la tubercolosi preoccupa gli scienziati
La tubercolosi causa, secondo l’organizzazione mondiale della sanità, ogni anno nel mondo più di 1 milione e mezzo di morti posizionandosi, assieme all’HIV, come il patogeno più mortale. Una nuova e inaspettata mutazione preoccupa gli scienziati in quanto conferisce una antibiotico-resistenza a questo batterio.
Antibiotico-resistenza: cos’è?
L’antibiotico-resistenza è la capacità di un microrganismo di resistere all’azione di uno o più antibiotici. Le conseguenze possono essere gravi e il trattamento tempestivo con antimicrobici efficaci è l’intervento più importante per ridurre il rischio di risultati gravi. L’antibiotico-resistenza è considerata una delle maggiori minacce alla sanità pubblica globale. Stime recenti basate mostrano che nella sola Europa ogni anno oltre 670000 infezioni si verificano a causa di batteri resistenti agli antibiotici e uccidendo circa 33000 persone. Il relativo costo per i sistemi sanitari dei paesi UE è stimato essere circa 1,1 miliardi di euro. Il problema poi è molto sentito negli ospedali dove stanno emergendo nuovi ceppi batterici resistenti a più antibiotici contemporaneamente. La resistenza è spesso acquisita dai batteri tramite mutazioni che poi vengono selezionate e diffuse con meccanismi evolutivi di selezione naturale. L’antibiotico-resistenza si sta diffondendo per vari fattori: l’uso incontrollato e inutile degli antibiotici da parte della popolazione, il forte utilizzo di questi farmaci negli allevamenti intensivi e lo smaltimento errato, spesso illegale, degli stessi nell’ambiente.
La tubercolosi: un caso speciale
La tubercolosi è una grave malattia è causata da un batterio, scoperto da Robert Koch, chiamato Mycobacterium tubercolosis. Nel 2018 circa 10 milioni di persone si sono infettate con questo batterio, colpendo soprattutto il sud-est asiatico e l’Africa. La malattia colpisce principalmente i polmoni, ma può estendersi anche ad altri organi causando la morte. Il trattamento prevede l’uso di antibiotici. Questi si dividono in due classi: quelli di prima linea come la rifampicina o l’isoniazide e quelli di seconda linea, usati se quelli di prima linea non funzionano, come la kanamicina e i fluorichinoni che però hanno effetti collaterali più gravi. L’antibiotico-resistenza per questa malattia un grave problema. Nel mondo infatti si stima che il 41% dei nuovi casi di tubercolosi sia resistente alla rifampicina con un picco del 91% in Europa.
Antibiotico-resistenza: la nuova mutazione
Uno studio, pubblicato su PNAS da ricercatori dell’Università di Uppsala, ha identificato una nuova mutazione in grado di conferire al batterio un meccanismo diverso di antibiotico-resistenza. La particolarità di questa scoperta è il tipo di mutazione: si tratta di una cosiddetta mutazione frame-shift. Questa mutazione sposta letteralmente il meccanismo di lettura del codice genetico del batterio. Questo tipo di mutazioni risultano generalmente letali per le cellule che le subiscono. Tuttavia in questo caso, i batteri, una volta isolati si sono adattati rapidamente alla sopravvivenza mostrando inoltre una nuova elevata resistenza al farmaco rifampicina. Studi di questo tipo lanciano allarmi sulla rapida capacità dei batteri di adattarsi a mutazioni anche potenzialmente mortali in tempi rapidi e di sviluppare nuovi meccanismi di antibiotico-resistenza. La comunità scientifica deve mettere in atto nuove strategie per affrontare anche queste inaspettate mutazioni. Continuate a seguirci nella nostra sezione scienze per tante altre news ed approfondimenti!
Lascia un commento