Grazie a Clarion l’idea di un comparto audio senza altoparlanti è diventato realtà. Il suo funzionamento ce lo spiega Sèbastien Brame in questa intervista
Clarion è un’azienda presente nell’industria del car-entertainment, un gruppo nato da ormai 80 anni le cui idee sono senza dubbio al passo coi tempi. Il loro nuovo prodotto –un comparto audio senza altoparlanti– contribuirà senza dubbio a reinventare l’esperienza di guida, ma come funziona tutto ciò? Ce lo spiega in questa intervista Sèbastien Brame: Senior Manager, PR and Communications e President Office della sezione europea di Clarion.
Salve Sébastien e grazie per averci dedicato del tempo per questa intervista. Parliamo prima di tutto del brand: cos’è Clarion e di cosa si occupa?
È un piacere e grazie a voi per l’interesse! Clarion è uno dei brand più importanti nel Car-Entertainment e nell’equipaggiamento elettronico delle vetture. L’azienda è nata quasi 80 anni fa, ed è un marchio storico nel settore automotive e nel campo dell’elettronica. Per decenni gli impianti hi-fi e la navigazione GPS sono stati il fulcro della nostra attività. Clarion è oggi profondamente coinvolta in quelli che sono conosciuti come ADAS, ovvero tutti quei sistemi, soluzioni e tecnologie per la sicurezza delle auto che, a lungo termine, combinati alla connettività e all’AI ci porteranno alla guida autonoma collaudata e funzionale.
Durante lo scorso Consumer Electronics Show di Las Vegas Clarion ha presentato un prodotto assolutamente innovativo: un sistema audio senza altoparlanti. Può spiegarci di cosa si tratta e il suo funzionamento?
È tutta una questione di fisica. Abbiamo utilizzato altoparlanti per molti anni e siamo ormai abituati ad avere un’immagine precisa di essi: un magnete, un impulso elettrico, un cono che vibra, il quale, muovendo l’aria intorno a sé, porta il suono alle nostre orecchie. Ma il suono è molto più semplice di come appare! Dopo tutto ogni cosa attorno a noi è in grado di produrre rumore. Questo concetto ha dato origine al nostro progetto.
Pochi anni fa Clarion ha sviluppato il suo sistema Infoseat, composto da dispositivi vibranti anche chiamati exciters i quali muovendosi all’interno del sedile avevano il compito di trasmettere il segnale e le informazioni al guidatore. Già gli exciters sono di per sé una sorta di diffusori. Fu allora che venne l’idea di fissare gli exciters all’interno di altri materiali, così il cruscotto apparì sorprendentemente un buon trasmettitore per il suono. Ovviamente non tutti i materiali sono uguali, così abbiamo lavorato a stretto contatto con i produttori di auto per essere sicuri di ottenere la migliore qualità del suono possibile. Il funzionamento è il seguente: la radio produce il segnale, il quale viene inviato agli exciters, esattamente come avviene normalmente per gli altoparlanti, solamente che ora gli “altoparlanti” hanno una superfice molto più estesa.
Quali benefici può apportare all’automobilista questo vostro sistema?
Il suono! Con questo sistema, che è stato appositamente studiato per adattarsi agli interni e al design della vettura, la messa a punto è perfetta e rende un suono sorprendentemente nitido e di alta qualità. Come optional questi altoparlanti possono essere inseriti nei poggiatesta, in modo tale che ogni passeggero possa essere circondato da un ambiente surround migliorando l’esperienza audio a bordo. Inoltre, i vantaggi sono anche per il produttori di auto, che possono studiare nuovi design degli interni con meno vincoli e tempi di montaggio più rapidi.
Clarion è ormai da molti anni coinvolta nella ricerca e nello sviluppo di auto autonome, quali previsioni ha da qui a dieci anni riguardo questo campo?
È chiaro che questa tecnologia è ormai collaudata e siamo già in grado di produrre auto a guida autonoma. In questo senso Clarion sta pianificando la possibile consegna alle case costruttrici nell’arco di breve tempo, tenendo presente che lo sviluppo di ogni nuova vettura richiede anni di lavoro. D’alto canto è importante non solo la tecnologia, ma anche i problemi legali e culturali che possono richiedere un tempo molto più lungo del previsto prima che il quarto o quinto livello di guida autonoma possa essere applicato sulle singole vetture.
Quali sono i motivi per cui secondo lei il vostro sistema audio sarà una svolta nel mondo delle auto autonome?
Siamo sinceri, non lo sarà! I sistemi audio non sono obbligatori per far sì che un’auto diventi a guida autonoma. Allo stesso tempo questa è la prova che nulla è finalizzato a sé stesso. Alla fine del XIX secolo l’ufficio brevetti Inglese prese in considerazione la chiusura della propria attività pensando che tutto fosse già stato inventato. Nel corso del XXI secolo la tecnologia ha avuto un’evoluzione incredibile, più i tempi cambiano, più si dovrebbe guardare al futuro con umiltà.
L’innovazione del suono da parte di Clarion è solo un pezzo all’interno di questo grandissimo puzzle. Essere in grado di produrre il suono in molti modi dimostra come sia sempre possibile trarre vantaggio dal cambiamento dei propri punti di vista e non considerare mai una soluzione come perfetta o definitiva. È così che Clarion sopravvive ancora in questo ambiente in rapido cambiamento e altamente competitivo.
Ringraziamo di nuovo Sèbastien Brame per aver risposto alle nostre domande, siamo curiosi di scoprire cosa ha ancora in serbo Clarion!
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