In questa recensione della tastiera da gaming XPG SUMMONER, la parola sorpresa corre di pari passo alla voglia di raccontare come una fenice possa risorgere dalle proprie ceneri e tornare a brillare più bella che mai
La storia ci insegna che la parola “gaming” ormai è affibbiata a qualsiasi oggetto abbia una retroilluminazione RGB. Non importa che effettivamente ci sia un buon plus alle performance in game o meno.
Invero io stesso rimango ammaliato e cado di continuo nella “trappola del LED” ma, questa volta, voglio raccontarvi una recensione diversa. In questo articolo infatti andremo a sviscerare una tastiera che nasce come brutto anatroccolo e cresce come cigno maestoso.
Potrei continuare per righe e righe a fare i complimenti a questa tastiera. In questo modo probabilmente romperei ogni regola, non scritta, che impone di lasciare i commenti alla fine. Il classico “tiriamo le somme” che contraddistingue il mondo giornalistico moderno e ancor di più questo tipo di articoli.
Per evitare di scardinare questo dogma, mi limiterò solo a dirvi che siamo davanti a un ottimo prodotto. Se volete saperne di più, vi basterà continuare a leggere la nostra recensione della tastiera XPG SUMMONER sino al suo epilogo.
Scopriamo questa tastiera meccanica da gaming grazie alla sua scheda tecnica
- Peso: 191 g
- Dimensioni: 445 x 88 x 19 mm
- Tasti anti-ghosting: 100%
- Switch: Argento/Rosso/Blu CHERRY MX
- Tasti macro: 5
- Interfaccia: 2x USB 2.0 tipo A, 1 porta pass-through
- Polling rate: 1000 hz
- Durata dei tasti: Oltre 50 milioni di battute
Packaging e design | Recensione XPG SUMMONER
Nella parte frontale della scatola troviamo una foto della testiera con annesso poggia polsi e qualche informazione sulla stessa. Un rapido sguardo ci fa intuire il contenuto e le feature principali della stessa. Lo stesso si ripete anche sulle altre parti del packaging. Poche informazioni ma essenziali ci danno un quadro completo.
All’interno della confezione troviamo ovviamente la tastiera, ricoperta da un foglio di plastica per proteggerla dalla polvere, il manuale d’istruzione e la garanzia. Inoltre troviamo anche un set completo di 9 tasti di ricambio (di colore rosso) e la pratica chiavetta per rimuovere i tasti.
La colorazione in grigio canna di fucile si fa apprezzare e dona alla testiera una certa autorevolezza. Unica voce diversa dal coro è il logo XPG in colorazione cromata e in rilievo che spicca appena sopra le frecce direzionali. Si fa apprezzare la rotella dedicata ai media e il tasto per mutare completamente l’audio. Ci sarebbe piaciuto vedere un set di tasti multimediali più completo con la possibilità di skippare o mettere in pausa una traccia ma, nel complesso, non possiamo lamentarci.
Il tutto rimane ben retroilluminato (o quasi). Unica postilla va ai tasti con doppia funzione, più appariscenti. Sembra infatti che le lettere nella parte superiore del tasto (facciamo riferimento alle lettere accentate ad esempio) rimangano più vivide.
Questa tastiera offre la possibilità di scegliere fra 7 giochi colore di base che si possono configurare attraverso un software dedicato.
I profili sono davvero ridotti al minimo storico. Grazie a questa riduzione, la tastiera nonostante la sua completezza va a occupare davvero poco spazio sulla scrivania.
Un plauso va alle scelte di materiali, design ed ergonomia che caratterizzano il poggia polsi. Un materiale in similpelle ricopre uno strato di materiale morbido e accogliente. Il tutto è racchiuso in una scocca di plastica che nella parte inferiore si appoggia su otto piedi antiscivolo. Dulcis in fundo, il poggia polsi vanta un attacco magnetico che rende rapido e sicuro l’ancoraggio. Il logo in rilievo dona inoltre una sensazione di cura per il dettaglio apprezzabile.
Senza troppe remore, posso affermare che questo sia il miglior poggia polsi sul quale i mie palmi abbiamo mai poggiato.
XPG Prime: habemus software | Recensione XPG SUMMONER
Grazie al software di gestione XPG Prime, potremmo impostare le macro e scegliere l’illuminazione colore che preferiamo fra una bella scelta di opzioni disponibili. Il software risulta indispensabile e intuitivo.
Grazie al download di questo programma, potremmo non solo organizzare macro e illuminazione ma anche aggiornare la nostra tastiera all’ultimo firmware disponibile.
Il software non vanta tantissime opzioni ma risulta completo. Fra le varie lingue disponibili troviamo anche l’italiano, un’aggiunta molto gradita.
Per quanto riguarda la retroilluminazione, oltre al cambio colore, potrete scegliere anche di quantificare la quantità di luce emessa dalla tastiera stessa attraverso una comoda barra percentuale.
In poche parole il software di gestione è un’aggiunta tanto semplice quanto indispensabile!
Come si comporta in gioco e nella scrittura? | Recensione XPG SUMMONER
Eccoci arrivati al fulcro di questa recensione. Quella parte che interessa davvero il lato gaming e l’utilizzo nel quotidiano.
La tastiera, come avete potuto leggere nella sua scheda tecnica, è disponibile in tre varianti di switch. Nel nostro caso la XPG SUMMONER è fornita di switch rossi che si tramutano in 45 grammi di forza necessaria affinché venga recepito il comando per una corsa di 1.9 mm.
La configurazione rossa è quella che sta nel mezzo e permette di avere un responso alla pressione immediato ma silenzioso. Se volete un apporto da hard core gamer potrete scegliere la variante Silver al contrario, per un esperienza più da “battitura a macchina” ma anche più rumorosa, i Cherry MX Blue fanno al caso vostro.
In fase di gaming non abbiamo assolutamente nulla da recriminare alla SUMMONER che risulta impeccabile in ogni aspetto. Abbiamo testato a lungo le potenzialità della stessa con sessioni di gioco, anche molto prolungate, su Call of Duty Black Ops: Cold War e Call of Duty: Warzone senza mai smettere per un istante di godere a pieno dell’input di questa periferica.
L’input è preciso e deciso. La funzione antighosting funziona alla perfezione e gli switch risultano affidabili e comodi.
Per quanto riguarda la scrittura possiamo tranquillamente affermare che la silenziosità della SUMMONNER è un’aggiunta molto gradita, soprattutto su una tastiera meccanica palesemente votata al gaming. Unica pecca è il rumore di rilascio che fa prevalere il suono della molla nelle digitazioni più concitate. Un effetto ben noto e presente in moltissime tastiere di questo tipo. Fastidio non udibile in gaming soprattutto se si utilizzano delle cuffie ma che, in fase di scrittura, è ovviamente più udibile.
Nel complesso però non ci sentiamo di colpevolizzare la tastiera per questo aspetto che, come detto, è presente in moltissime tastiere di tipo meccanico (anche soggettivo volendo) e nel caso specifico si ritrova in forma abbastanza ridotto.
Il momento di chiudere il cerchio è arrivato
Come detto a inizio recensione, siamo davanti a un brutto anatroccolo diventato un bel cigno. Originariamente questa tastiera non aveva un layout italiano, non possedeva un software di gestione e veniva venduta a un prezzo un po’ troppo alto per quello che veniva offerto.
Fortunatamente Adata XPG si è rimboccata le maniche e ha finalizzato un lavoro che altrimenti non sarebbe stato potuto apprezzare dai più.
Come una farfalla che esce dal suo bozzo, ora siamo davanti a un prodotto che difficilmente teme rivali. Al netto di qualche piccola mancanza, siamo davanti a un prodotto maturo e soddisfacente. Pochi fronzoli e tanta qualità.
Se cercate una tastiera che vi permetta di avere un’ottima resa in fase di gaming ma che sia affidabile anche in ambiti di scrittura, l’avete trovata. I suoi punti di forza sono inoltre gli accessori (come il poggia polsi) e la sua completezza racchiusa nella sua semplicità.
Ci sentiamo di consigliarla a chiunque pretenda una tastiera che sia una compagna di avventura fedele in fase di gioco ma che si comporti bene anche nelle fasi di scrittura.
Nota: tutte le foto di questa recensione sono state scattate con una Panasonic Lumix Dc-G90M.
- Tastiera da gioco
Punti a favore
- Una tastiera affidabile e sorprendente
- Una serie di accessori davvero ottimi
- Un design semplice ma efficace
Punti a sfavore
- In fase di scrittura il rumore metallico potrebbe infastidire
- Pulsanti dedicati ai media ridotti all'osso
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