Bentornati al nostro appuntamento settimanale con In the mood for East, rubrica interamente dedicata al cinema orientale. Oggi vi parleremo di The Whispering Star di Sion Sono
Eccoci arrivati all’ultimo appuntamento dell’anno con In the mood for East, la nostra rubrica dedicata al cinema e ai registi orientali. Quest’anno, anche dal punto di vista cinematografico, non è stato dei migliori, per usare un eufemismo. Con i nostri speciali abbiamo cercato di approfondire tutto ciò che ci appassiona, con la speranza di potervi coinvolgere in questo nostro amore per la Settima Arte.
Vogliamo concludere il 2020 con un genere che ancora non siamo riusciti ad approfondire, qui su In the mood for East: la fantascienza. Il cinema asiatico non è di sicuro noto per le sue escursioni fantascientifiche, ma tutto cambia se dall’altra parte della camera c’è Sion Sono. Regista e sceneggiatore, ma anche scrittore e poeta: Sion Sono non ha mai seguito delle regole ben precise, finendo per guadagnarsi il titolo di “regista giapponese contemporaneo più sovversivo”. In effetti, il suo cinema è sempre andato controcorrente, rimanendo coerente a se stesso ma allo stesso tempo esplorando le tematiche e gli stili più disparati.
Oggi vi parliamo della sua prima produzione indipendente con la sua Sion Production. The Whispering Star (2015), presentato alla decima edizione della Festa del Cinema di Roma, può essere definito come un film che unisce la fantascienza alla filosofia e all’esistenzialismo. Ci troviamo nel territorio di una fantascienza d’autore che ammicca a Kubrick e Tarkovskij. Tutto ciò senza dimenticare l’essenza profondamente radicata nel territorio da cui proviene. Un film che niente ha a che vedere con le sue (tante) produzioni precedenti, né con quelle successive.
Trama e trailer | The Whispering Star
In un futuro lontano e non precisato, l’umanità è a rischio d’estinzione. L’80% della popolazione è composta da intelligenze artificiali, mentre i pochi esseri umani rimasti vivono qua e là per la galassia. Yoko Suzuki (Megumi Kagurazaka, moglie e musa del regista) è un’androide che si occupa di consegne spaziali per gli umani. A bordo della sua bizzarra astronave vintage, l’unica compagnia per lei è il computer di bordo 67 MAH Em, eco del più famoso Hal 9000 kubrickiano, con tanto di disfunzioni di bordo.
A discapito della tecnologia vigente, i viaggi per le consegne durano anni, e Yoko prosegue la sua vita solitaria a bordo dell’astronave registrando nastri a mo’ di diario di bordo, con l’unico sottofondo di un rubinetto che perde. L’ultima consegna è su The Whispering Star, pianeta esclusivamente abitato da umani in cui i rumori sopra i 30 decibel possono essere fatali per i suoi abitanti. Qui Yoko percorre un corridoio fatto di pareti shoji, dietro le quali osserva l’intensità della vita, sotto forma di ombre cinesi silenziose.
Ricordi e memoria | The Whispering Star
Questo è un film sui ricordi. Una preghiera per tutte le genti nel mondo che vivono sotto minaccia ogni giorno.
Le parole di Sion Sono possono essere comprese pienamente con la cognizione che The Whispering Star sia stato girato in gran parte nella regione di Fukushima, in seguito allo tsunami dell’11 marzo 2011. Le terre desolate, le macerie, le ambientazioni post-apocalittiche, persino gli attori che vediamo sullo schermo abitano realmente in quei luoghi. Gente legata alla propria terra nonostante tutto. Persone legate alle proprie radici nonostante tutto ciò che li circondi sia distruzione. Fukushima diventa metafora dell’intero pianeta, metafora dell’umanità tutta.
Nel corso del film, vediamo Yoko che si interroga sul perché gli umani preferiscano le consegne manuali, invece di privilegiare la comodità del teletrasporto. La sua curiosità è tanta da arrivare a sbirciare all’interno dei pacchi per riuscire a comprendere perché gli umani siano disposti ad aspettare anni, a volte anche tutta la vita, pur di ricevere quei doni misteriosi. Matite, mozziconi di sigarette, fotografie, negativi. Yoko non è ancora in grado di afferrare come degli oggetti così piccoli possano essere così potenti, così evocativi.
Cosa saremmo senza la memoria? Cosa saremmo senza i nostri ricordi? Una matita è solo una matita, e un mozzicone è solo spazzatura, d’altronde. Ciò che Yoko non capisce è che l’uomo sia in grado di trasformare degli oggetti, anche i più stupidi, in pezzi di vita, in sprazzi di memoria. Chiamiamolo romanticismo, chiamiamola nostalgia. Come potrebbe un’intelligenza artificiale comprendere tutto ciò?
Eppure, nel finale, con quella lattina schiacciata riposta in una scatola, cogliamo finalmente l’umanità anche nella macchina.
Tempo, silenzio, rassegnazione | The Whispering Star
Altro aspetto fondamentale in The Whispering Star è il tempo. Il passare dei giorni è scandito da una serie di didascalie indicanti i giorni della settimana. Esse però non hanno alcun riscontro con le immagini che ci scorrono davanti, ne sono completamente slegate. Come a voler simboleggiare l’inesorabilità del tempo, per noi umani. Per Yoko il tempo passa, ma è ininfluente. Per noi il tempo passa, e pesa come un macigno, costringendoci ad aggrapparci ai ricordi.
Il silenzio pervade tutto il film, ad eccezione di pochissimi (importanti) momenti. E la stessa cosa accade per l’assenza di colore. In un unico momento – quando Yoko mette piede sul primo pianeta – il bianco e nero seppiato lascia spazio a dei colori raggianti, quasi innaturali, che non torneranno più.
Sion Sono riesce a fotografare in maniera perfetta la decadenza, la devastazione, la solitudine. Riesce a ritrarre un’umanità alla deriva, rassegnata, ma ancora profondamente legata alla vita.
Conclusioni
La fantascienza ha certamente lo scopo di intrattenere, proiettandoci in mondi lontani e impenetrabili. Ciò che ci affascina maggiormente è però la sua capacità di riflettere su noi stessi, sulla nostra esistenza, il nostro futuro. In quest’ottica, The Whispering Star può certamente essere annoverato tra i titoli imperdibili per il genere.
Noi ci ritroveremo il prossimo anno, sempre qua su In the mood for East. Nel frattempo, continuate a seguirci su questa pagina per leggere i nostri speciali su cinema e serie TV!
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