Benvenuti nella nostra nuova rubrica dal nome “Voce alle donne”, uno spazio interamente dedicato a film e serie tv che hanno al centro tematiche legate all’universo femminile: in questo primo appuntamento vi parleremo della serie tv Good Girls Revolt
Con la nostra nuova rubrica “Voce alle donne” vogliamo parlarvi di quelli che, secondo noi, sono i film e le serie Tv che meglio rappresentano il mondo delle donne. Fin da sempre il cinema e, oggi anche la tv, ha giocato un ruolo fondamentale nel trasmettere alcuni dei valori più importanti per la nostra società. Tuttavia, i diritti delle donne e tutto ciò che concerne l’universo femminile è spesso stato un tabù nel panorama cinematografico e televisivo. Negli ultimi anni, invece, si è assistito ad un incremento di prodotti interamente dedicati alle donne: film, ma anche serie TV di grandissimo successo, che sono riusciti a portare sul piccolo e grande schermo alcuni dei “drammi” e delle difficoltà dell’essere donna.
Ecco allora perché abbiamo deciso di creare questa rubrica: per dare voce a tutte quelle donne che tramite il canale televisivo e cinematografico ci hanno mostrato cosa si cela dietro le battaglie per la parità dei diritti.
Abbiamo deciso di inaugurare questa nuova rubrica parlandovi di Good Girls Revolt, una serie tv sull’emancipazione femminile nel giornalismo.
Trama e trailer – Good Girls Revolt
Ispirata al libro di Lynn Povich, Good Girls Revolt è basata su eventi reali. Siamo a New York all’alba degli anni Settanta, in un’epoca di battaglie per la rivendicazione dei propri diritti e di grandi cambiamenti. La serie segue le vicende di un gruppo di giovani ricercatrici della rivista News of the Week, relegate a posizioni di basso livello. Molte ricercatrici sono più talentuose e più istruite rispetto ai loro colleghi maschi (i giornalisti) e scrivono articoli che spesso i reporter incorporano direttamente nelle loro storie. Nonostante ciò, le donne hanno la sensazione di essere pagate molto meno, e presto emerge quanto sia inferiore la loro retribuzione. Inoltre, non vengono nemmeno riconosciute come scrittrici e non hanno il diritto di diventare reporter: nelle rare occasioni in cui un articolo di una ricercatrice è accettato apertamente, la storia viene comunque pubblicata solo sotto il nome del giornalista per cui lavora. A poco a poco la loro coscienza si risveglierà e comincerà la loro battaglia per il riconoscimento dei loro diritti.
Quando la finzione incontra la realtà – Good Girls Revolt
Le vicende raccontate in Good Girls Revolt sono realmente accadute e la serie mescola alcuni elementi di finzione con la reale lotta per la parità dei diritti intentata dalle ricercatrici di News of the Week. Tramite l’avvocata Eleaonor Norton (all’epoca attivista nera per i diritti civili, oggi deputata del Congresso USA), le donne fecero causa alla rivista e presto il loro coraggio fu di ispirazione anche per colleghe di altre riviste (dal TIME al Post) che decisero, a loro volta, di fare causa ai loro editori per discriminazione.
Il 23 marzo 1973 fu il giorno scelto per presentare la loro denuncia contro l’editore. La scelta di questa data è simbolica, perché coincideva con l’uscita in edicola del primo numero dedicato al femminismo. Tuttavia, per la realizzazione di questo pezzo, la redazione non si avvalse di nessuna delle ricercatrici, ignorando del tutto il loro punto di vista. E se pensate che tutto questo sia assurdo, vi basti sapere che il maschilismo rappresentato nella serie – su esplicita richiesta di Amazon – è solo una versione edulcorata e censurata di quello che le giornaliste subirono nella realtà.
La lotta per l’emancipazione nel giornalismo – Good Girls Revolt
Good Girls Revolt ci mostra un lato forse poco conosciuto, ma ancora fortemente attuale, della disparità di trattamento tra uomo e donna sul posto di lavoro. Sebbene la serie sia ambientata tra gli anni Sessanta e Settanta, ci mostra uno spaccato di società in cui ancora oggi è facile rivedersi. All’interno della redazione in cui è ambientata la serie, le donne svolgono un ruolo fondamentale: si occupano delle ricerche necessarie per la stesura di un articolo, prendono i contatti con le fonti da intervistare, si occupano di programmare gli appuntamenti per i colleghi reporter e spesso scrivono loro stesse gli articoli a macchina che poi girano ai colleghi maschi che li firmano. Capiamo fin da subito che le loro mansioni gli procurano tante responsabilità e soprattutto molte ore di lavoro in più. Ma nonostante questo, sono comunque considerate “inferiori” rispetto ai colleghi uomini e la loro paga è il riflesso di tale inferiorità.
Le protagoniste di Good Girls Revolt sono donne talentuose e istruite (spesso più degli uomini) e ben presto cominceranno a porsi delle domande su quelli che dovrebbero essere i loro diritti. Anche loro sognano di diventare reporter e vedere il loro nome pubblicato sulla rivista e desiderano avere un trattamento alla pari. Le donne vogliono emanciparsi, crescere e fare carriera. Perché il loro essere donna non gli permette di realizzare i loro sogni? Tutto ciò vi suona familiare? Forse perché è quello che tutt’oggi succede in molte realtà lavorative.
Un viaggio alla scoperta di se stesse – Good Girls Revolt
Nel corso degli episodi, le protagoniste di Good Girls Revolt compiono un viaggio alla scoperta di se stesse e di ciò che significa essere donna. Gli anni in cui si svolgono le vicende sono quelli della rivoluzione sessuale americana e della Beat Generation e sono gli anni in cui iniziano le battaglie per l’emancipazione femminile. È quello che vivranno anche le nostre “brave ragazze” nella loro quotidianità: Cindy timida ed introversa, sposata con un marito assente, prenderà coscienza del proprio corpo, della sessualità e dell’orgasmo femminile e scoprirà le gioie del sesso. Mentre la bella e intelligente Jane, stanca di essere vista solo come un oggetto del desiderio maschile, punterà sulla sua intelligenza e sfiderà le convenzioni sociali che prevedono che una donna arrivi vergine al matrimonio.
Finalmente, sul piccolo schermo, vediamo le piccole battaglie quotidiane che le nostre “antenate” hanno dovuto mettere in atto per permetterci di vivere, oggi, liberamente le nostre vite. A volte, infatti, dimentichiamo che molti dei diritti che oggi diamo per scontati sono in realtà il frutto di una lunga lotta.
Una serie cancellata troppo presto
Good Girls Revolt ci riporta a uno spaccato di società che non tutti conosciamo, ma che sicuramente risulta molto interessante. I temi trattati sono di grande attualità, ma finora hanno trovato poco margine di rappresentazione. Si passa dai diritti delle donne sul posto di lavoro alla riscoperta sessuale negli anni in cui alle donne era quasi vietato parlare liberamente di sesso. Good Girls Revolt è una serie in puro stile femminile, resa ancora più attraente dal suo stile vintage. L’ambientazione ci catapulta in una New York in pieno fermento, in un’epoca di trasformazioni e sperimentazioni e con la colonna sonora dei Doors che risuona in sottofondo, si rivive quell’aria di libertà e indipendenza che caratterizzarono quegli anni.
Tuttavia, complici le numerose critiche ricevute, la serie è stata cancellata dopo una sola stagione lasciando i telespettatori con l’amaro in bocca. Il finale aperto della prima stagione, infatti, ci porta inevitabilmente a chiederci che cosa succederà dopo che le donne della redazione hanno deciso di portare avanti la loro battaglia per la parità dei diritti. Purtroppo non lo vedremo mai. Non solo la serie è stata scarsamente pubblicizzata, ma alla fine, è stato un comitato di soli uomini – come ha notato la rivista Atlantic.com – a decidere che non ci sarebbe stata una seconda stagione. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un maschilismo che tenta di tutelare e censurare se stesso, a discapito della verità.
Tutto questo ci dà sicuramente molti spunti di riflessione su quella che è la società in cui viviamo oggi e su ciò che possiamo fare tutti noi, nel nostro piccolo, per far sì che le diseguaglianze si assottiglino sempre di più.
Voi avete visto questa serie? Ditecelo nei commenti e continuate a seguire tuttoteK per restare sempre aggiornati!
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