Sangue nella bocca è una produzione italo-argentina, un film forte dalle tinte violente che pone l’accento sulla storia d’amore fra due pugili apparentemente opposti ma che si attraggono inevitabilmente. Ecco la nostra recensione
TITOLO ORIGINALE: Sangre en la boca. GENERE: drammatico. NAZIONE: Argentina. REGIA: Hernan Belon. CAST: Leonardo Sbaraglia, Eva De Dominici, Erica Banchi, Osmar Núñez, Claudio Rissi. DURATA: 97 min. USCITA CINEMA: 08/08/2019.
Sangue nella bocca: sinossi e trailer | Recensione
Ramon Alvia è un pugile professionista che si trova alla fine della sua carriera. La moglie Carina pretende che si ritiri per impegnarsi in altre attività . Lui resiste, pensa di essere ancora giovane e di poter continuare a vincere. In palestra, Ramon incontra e scopre Debora, una giovanissima e bella boxer donna. Sedotto dalla gioventù, dal fascino e dalla forza selvaggia di Deborah, Ramon sente che può recuperare tutta la sua energia. Rinuncia alla sua famiglia e lascia il suo manager, abbandonandosi ad una relazione appassionata in cui piacere e dolore sono strettamente legati e la violenza aumenta ad ogni round.
Sangue nella bocca, toccare la passione con gli occhi | Recensione
Passione. Travolgente, folle, amorosa, sportiva. In questo film la passione è ovunque. I dialoghi sono prevalentemente superflui, ciò che conta sono le immagini e i movimenti degli attori. Il significato è tutto racchiuso nei corpi dei protagonisti che non fanno altro che attrarsi e respingersi come magneti impazziti.Â
La chiara contrapposizione fra Debora: giovane, bellissima a tratti leggera e molto silenziosa e Ramon, in là con l’età , padre di famiglia e pugile ormai a fine carriera è netta e molto forte per tutta la durata del film. Ma è proprio questo scontro di opposti a rendere l’armonia fra di loro così irresistibile. Sangue nella bocca è un film ipnotico nel suo silenzio. Non ha una fotografia particolarmente curata ma riesce comunque portare lo spettatore in un vortice di sensualità e violenza dal quale è difficile distogliere lo sguardo. Eva de Dominici nel ruolo di Debora non è troppo credibile, soprattutto per chi ha un minimo di cultura nell’ambito del pugilato. Esile e fragile, manca di forza e carisma nel ruolo di pugile, ma ciò che non le manca assolutamente è la sensualità da famme fatale. Lenta, silenziosa, una giovane amante perfetta per il protagonista che al contrario sta perdendo lo smalto sul ring e tenta di fuggine dalle responsabilità famigliari.
Sottovalutato dalla critica | Recensione
Sangue nella bocca è una produzione del 2017, passata inizialmente in sordina, tantoché nonostante sia presente sul catalogo Netflix in lingua originale è passato abbastanza inosservato. L’uscita al cinema permetterà a questo film, certo particolare, ma molto interessante di avere una sua rivalsa sul grande pubblico. L’interpretazione di Sbaraglia è di altissimo livello, dopo averlo visto in Dolor Y Gloria di Almodovar non potevamo aspettarci di meno. La regia è buona ma un po’ confusionaria in alcune parti del film, il montaggio non è dei migliori poiché i tagli per sequenza sono veramente molti e talvolta ci sono incongruenze di inquadratura.
Sonoro e montaggio sonoro sono invece ben fatti, ogni silenzio è calibrato, ogni musica e suono sono inseriti al momento giusto per far scorrere nello spettatore le stesse sensazioni che vivono i protagonisti del film.Â
Sangue nella bocca, un film autoconclusivoÂ
In Sangue nella bocca non c’è un vero e proprio messaggio che attraversa la pellicola, se non lo sprofondare dei protagonisti in un vortice di lussuria e peccato accompagnati dalla comune passioni per il pugilato. Debora è una ragazzina sia all’apparenza che nel comportamento. Sviluppa una sorta di co-dipendenza da Ramon. Sesso e pugilato diventano il suo unico scopo di vita. Ramon vorrebbe poter fare lo stesso, ma deve fare i conti con famiglia e responsabilità . Sangue nella bocca è un film piacevole, non leggero e nemmeno semplice. La mancanza di una sceneggiatura forte e ben costruita lo rende fruibile al grande pubblico in modo molto più immediato di molti altri film, ma non tutti riuscirebbero ad arrivare alla fine non turbati dalle numerose scene di sesso esplicito.Â
Voi cosa ne pensate, siete d’accordo con la nostra recensione di Sangue nella bocca? Andrete a vederlo al cinema? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguire tuttoteK!
Punti a favore
- Costruzione registica ipnotica
- Chimica fra i protagonisti
- Performance di Leonardo Sbaraglia
Punti a sfavore
- Manca una sceneggiatura forte
- La protagonista femminile è poco credibile
- Montaggio poco curato
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