Un esperimento sociale dentro le mura scolastiche, un professore fuori dalle regole e una classe facilmente influenzabile: ecco L’Onda
Pensate che una dittatura in Germania non sarebbe più possibile?
Pellicola tratta da un romanzo tratto da un esperimento sociale: L’Onda, film tedesco del 2008, ci insegna che basta davvero poco per reinstaurare una dittatura. Basta che un capo autoritario influenzi delle masse unendole fortemente contro un nemico comune. Come nella vita, così in aula.
Trama de L’Onda
Rainer Wenger è un docente di storia di un istituto superiore berlinese: rockettaro, da giovane frequentava i centri sociali, da sempre ideologicamente lontano dagli autoritarismi e totalitarismi, durante la settimana a tema della sua scuola viene incaricato di spiegare alla sua classe di adolescenti le autarchie nella storia. I giovani sono già annoiati, sapendo già di dover ripetere a pappagallo gli errori del Terzo Reich, e ritengono che la Germania abbia imparato dai propri errori: per loro una nuova dittatura sarebbe impossibile.
L’idea
Rainer tenta un esperimento: mescola domande teoriche sulle cause sociali che portano all’autarchia a divertenti prove pratiche. Chiede di alzarsi in piedi quando si parla rispettando i turni; caccia chi non vuole partecipare; affianca gli studenti affinché si aiutino a vicenda, per aumentare la media dei voti della classe; fa marciare studenti e studentesse per dar fastidio alla classe sotto, che studia anarchia. Successivamente fa riflettere gli studenti sul concetto di “divisa”: chiunque appartenga a una tribù metropolitana vi si identifica indossando determinati abiti, così anche loro dovrebbero, per identificarsi come gruppo e distaccarsi dagli altri.
La reazione
I giovani sono divertiti, tanto da dimostrarsi propositivi: inventano un nome per il gruppo, L’Onda, appunto, qualcuno apre una pagina MySpace, chi un logo, altri inventano un saluto (la simulazione di un’onda). Questo entusiasmo esce dalle mura scolastiche e penetra nelle loro vite da adolescenti. I giovani graffittano i muri cittadini con il logo dell’Onda, escludono chi subodora dei problemi, difendono gli appartenenti dagli altri.
Facendo così, il docente attua in due giorni alcuni dei punti chiave dell’inizio delle dittature: un leader democraticamente eletto che impone la propria linea autoritariamente; poche regole da rispettare per avere un beneficio comune; l’espulsione di chi non è d’accordo con le regole; la presa sull’insoddisfazione personale; l’identificazione come gruppo tramite un simbolo accomunante che esclude gli altri; un nemico comune da attaccare e da cui difendersi; l’azione sul campo.
La giovane Karo intuisce la piega in cui finirà la vicenda: inizia rifiutandosi di indossare la camicia bianca e pertanto viene ignorata da Rainer ed esclusa dagli altri. La sua amica Mona abbandona addirittura il corso. Dal canto suo, anche Marco, fidanzato di Karo, inizia ad allontanarla in quanto esterna. Il più influenzato è Tim, normalmente lo sfigato dell’istituto, ora si sente parte di un gruppo, con degli amici a cui essere legato e che lo difendono.Â
La situazione, come è intuibile, precipita: si crea immediatamente una distinzione tra gli appartenenti all’Onda e gli altri, sfociando in ostracismo e atti di teppismo fuori dalla scuola. La situazione sembra sfuggire di mano al professore poiché anche la sua vita viene influenzata dal movimento…
Attori
Gli attori sono tutti tedeschi, e quindi per noi sconosciuti: il professor Rainer Wengel è interpretato da Jürgen Vogel, abbastanza famoso in patria; Max Riemelt (Marco) ha partecipato a Sense8; Jennifer Ulrich (Karo) è apparsa nell’italiano Diaz – Don’t Clean Up This Blood di Daniele Vicari. Tutti gli altri sono praticamente sconosciuti in Italia.
The Third Wave – L’esperimento
Ron Jones, insegnante di una scuola californiana, tentò nel 1967 un esperimento sociale per spiegare nella pratica ai suoi studenti come si arrivò al nazismo, essendo loro increduli degli accadimenti oltreoceano di metà XX secolo. Lui stesso comandava il movimento dell’esperimento, con una disciplina severa e sanzioni a chi infrangeva le leggi. Gli studenti si sentivano entusiasti nel far parte di una comunità . Il quinto giorno Jones interruppe l’esperimento e fece confrontare agli studenti la situazione che loro avevano creato in pochi giorni al periodo nazista.
Nel 1976 Jones scrisse un racconto intitolato La terza Onda, da cui la pellicola statunitense del 1981 L’Onda, e il libro L’Onda di Todd Strasser. In Germania il libro arrivò nel 1984 e da allora si utilizza come lettura educativa. Nel 2008 il regista Dennis Gansel diresse Die Welle, ossia la pellicola di cui stiamo parlando.
L’Onda non è il primo film incentrato su un esperimento sociale: pensiamo al tedesco The Experiment – Cercasi cavie umane (2001), il cui remake statunitense del 2010 è intitolato The Experiment.
Osservazioni su L’Onda
Il film inizia in modo simpatico (Rainer ascolta Rock ‘n’ Roll High School dei Ramones mentre guida). Il docente è affabile e amato (viene chiamato per nome) ed è l’allenatore di pallanuoto della squadra scolastica. Insomma, tutto fa pensare ad una commedia, tipo School of Rock. Tutt’altro.
I giovani arrivano dalle più disparate classe sociali e tutti sono influenzati dall’Onda: ricchi viziati, medio borghesi, persone di bassa estrazione sociale, tedeschi da generazioni o figli di immigrati. La pellicola indica, quindi, che le dittature possono affascinare chiunque, e storicamente è stato così. Il nazismo -e il fascismo in Italia- presero corpo tanto nel “popolino” quanto nei ceti alti. La ribelle Karo non indossa la camicia bianca perché non è esteticamente di suo gradimento: inizialmente non è mossa da ideali politici, ma pura vanità .
Lo spettatore segue più punti di vista. Scopre le varie “direzioni mentali” dei vari protagonisti, il perché seguano o meno l’Onda: vantaggi personali, fascino sulle ragazze, bisogno di amicizie e protezione, voglia di sentirsi forti, di essere in un gruppo. Ecco perché le dittature storicamente hanno avuto presa sui vari strati sociali della popolazione: il povero cerca protezione, il ricco desiderio di onnipotenza.
La totale invenzione di un nemico inesistente è uno dei punti chiave della propaganda di Rainer. Persone che fino al giorno prima erano amici fraterni, dopo non lo sono più. Tutto perché non indossano la camicia, perché ritengono una follia L’Onda. Ma se questo esperimento nasce come didattica, le conseguenze sono reali, con esclusioni da attività scolastiche o da ambienti pubblici.
Quante applicazioni a questi concetti vediamo nella nostra società attuale? L’Onda è un film di dodici anni fa da vedere e rivedere, non banale, inaspettato.
Punti a favore
- Intrigante
- Inaspettato
Punti a sfavore
- Alcuni mutamenti sono irrealistici
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