Scary Stories to Tell in the Dark arriva sul grande schermo con l’intento di impressionare e impaurire. Le aspettative erano alte, a dispetto della tensione in sala
TITOLO ORIGINALE: Scary Stories to Tell in the Dark. GENERE: Horrore. NAZIONE: Stati Uniti, Canada. REGIA: André Øvredal. CAST: Zoe Margaret Colletti, Michael Garza, Austin Zajur, Gabriel Rush, Kathleen Pollard, Gil Bellows, Lorraine Toussaint. DURATA: 111 min. DISTRIBUTORE: Notorious Pictures. USCITA CINEMA: 24/10/2019.
Scary Stories to Tell in the Dark ci ha impauriti molto di più quando leggevamo i capolavori scritti, da Alvin Schwartz, tra il 1981 ed il 1991. L’adattamento diretto da André Øvredal non “spacca” il grande schermo, ma fa il suo lavoro mantenendo un certo livello di tensione in sala, strappando così la nostra sufficienza. Le aspettative erano, sicuramente, diverse. I libri hanno impressionato, anche grazie agli schizzi che ritraevano le paure che i protagonisti della storia dovevano affrontare. Il film, invece, è solo l’attesa di qualche jump scare nei momenti più intensi del racconto. Ma andiamo a vedere nello specifico come abbiamo vissuto i 111 minuti di Scary Stories to Tell in the Dark.
Scary Stories to Tell in the Dark: la trama | Recensione
A differenza dei libri, in cui le storie erano un capitolo a sé, nel film troviamo diversi protagonisti che si ritrovano a vivere insieme una realtà inimmaginabile. Stella è una ragazza appassionata alla lettura ed alla scrittura che vuole diventare scrittrice di storie horror. Auggie e Chuck sono i suoi unici amici. I tre, nella notte di Halloween, fanno uno scherzo al bullo della scuola che però tenta di vendicarsi. I ragazzi vengono salvati da Ramòn, un ragazzo sconosciuto che si trova da poco in città.
Qualcuno crede che, se ripetiamo le storie tante volte, diventano reali. Ci rendono ciò che siamo e può essere spaventoso!
Stella ed i suoi amici, per ringraziare Ramon dell’aiuto ricevuto, lo portano a visitare una casa infestata. All’interno della villa della famiglia Bellows, fondatori della città, i ragazzi trovano una stanza segreta in cui veniva segregata la figlia più piccola della famiglia, Sarah. La ragazzina possedeva un libro di storie horror che Stella trova e porta via con sé. Stella scoprirà ben presto che il libro è ‘vivo’ e comincerà a scrivere da solo le sue nuove storie. Ma cosa succede quando le storie horror che amavi hanno come protagonisti i tuoi amici? Stella e gli altri si renderanno conto che non erano pronti a vivere le storie di paura nel mondo reale. Tra paure, jump-scare, mostri ed uno strano libro infestato, Stella scoprirà la verità dietro la storia di Sarah Bellows.
Scary Stories to Tell in the Dark: quando l’horror fa poca paura | Recensione
Diciamolo subito, Scary Stories to Tell in the Dark ha strappato a malapena la sufficienza e la causa di tutto ciò può essere attribuita al trailer. Infatti, il trailer anticipa quasi tutte le storie che i protagonisti del film dovranno seguire, andando a creare un muro tra la platea e il grande schermo che limita l’asticella della tensione in sala. Le parti che incutono più paura sono dei jump-scare assolutamente prevedibili (tranne uno, forse) che con un po’ di disattenzione diventano semplici urla. Anche l’effetto ansia, che dovrebbe creare un film del genere, è limitato. Le scene che dovrebbero farci sentire in una situazione di disagio e paura sono poche e mal gestite, a tal punto che ci viene da pensare che siano state proprio pensate così.
Certamente, il film non è assolutamente da buttare. La riproposizione del libro su pellicola era una bella idea e la scenografia, che doveva essere pensata da zero, è assolutamente un punto a favore del film. Non è allo stesso livello il sound design scelto per le scene più importanti, che perdono valore per la pessima scelta del set di suoni utilizzato. Altro punto a favore, però, è la storia creata attorno al libro di Sarah Bellows. Nonostante i libri originali non comprendevano una storia del genere, Guillermo del Toro, che l’ha scritta, è riuscito a creare un’avventura terrificante per i protagonisti della pellicola.
Scary stories raccontate bene ma che tanto “scary” non lo sono!
Sottolineiamo il fatto che i libri originali nati dalla penna di Alvin Schwartz dovevano essere libri di paura per bambini. Diciamo che ci ha fatto più paura leggere i libri che vedere la pellicola, forse perché l’immaginazione personale è molto più stravagante rispetto a come qualcun’altro si possa immaginare le tue paure. Di fatto, Scary Stories to Tell in the Dark potrebbe essere un film horror per ragazzi, che può intimidire ma non terrorizzare.
Decisamente sotto il livello di molti altri film horror che, una volta visti, non ci hanno permesso di dormire per giorni. Anche le ultime serie tv in uscita, dello stesso genere, sono riuscite a fare meglio di Scary Stories to Tell in the Dark. Nota negativa che ci ha delusi molto e non ha rispettato le nostre aspettative.
Punti a favore
- Storyline nuova
- Scenografia e disegni perfetti
Punti a sfavore
- Non molto "Scary"
- Scene prevedibili
- Trailer scaccia incubi
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