Dopo la presentazione alle Giornate degli Autori di Venezia 76, arriva al cinema dal 5 settembre Mio fratello rincorre i dinosauri, film che scalda il cuore nella sua semplicità, come vedremo nella nostra recensione
GENERE: Drammatico. NAZIONE: Italia. REGIA: Stefano Cipani. CAST: Alessandro Gassmann, Isabella Ragonese, Rossy de Palma, Francesco Gheghi, Lorenzo Sisto, Arianna Becheroni, Roberto Nocchi, Gea Dall’Orto, Maria Vittoria Dallasta, Saul Nanni, Edoardo Pagliai. DURATA: 101 min. DISTRIBUTORE: Eagle Pictures. USCITA CINEMA: 05/09/2019.
Il piccolo Jack ha due genitori spiritosi e democratici (Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese), ma sente la mancanza di un fratellino. Dunque la notizia del suo arrivo è accolta da Jack (Francesco Gheghi) con grade gioia, potendo finalmente pareggiare i conti con le due sorelle. Tanto più che quel fratellino, Giò (Lorenzo Sisto), si rivela davvero speciale, cioè dotato del superpotere di “dar vita alle cose“. In realtà Giò è anche affetto dalla sindrome di Down, ma Jack se ne rende davvero conto solo raggiunta l’adolescenza. Nella turbolenta vita scolastica e sentimentale di un quatordicenne, il fratellino malato diventa una presenza ingombrante, nonché imbarazzante. Sicché Jack fa qualcosa di cui si pentirà: dire a tutti che suo fratello è morto.
La recensione di Mio fratello rincorre i dinosauri non può che essere pregna di emozioni e significati. Questo gioiellino è il primo film dell’esordiente regista Stefano Cipani, ma l’accessibilità con cui viene presentato non fa notare affatto l’inesperienza. Tanto è vero che trova il suo spazio nella Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia quest’anno. Affronta infatti un argomento sensibile come la disabilità con grande naturalezza. E, nel farlo, dà un imput al cinema italiano, che raramente si rivolge al pubblico dei giovanissimi in modo così maturo.
Dal libro al film | Recensione Mio fratello rincorre i dinosauri
La pellicola è tratta dal romanzo omonimo di Giacomo Mazzariol. Autore giovanissimo, che durante il quinto anno di liceo ha scritto la sua biografia. Mio fratello rincorre i dinosauri racconta, infatti, la storia vera di Giacomo Mazzariol e di suo fratello Giovanni, detto Giò. Tutto comincia nel 2016, quando gira un video The Simple Interview e lo pubblica su Youtube. Qui, dietro al gioco, si racconta una quotidianità non certo facile ma sicuramente stimolante di chi affronta la sindrome di Down. Non supereori, solo persone di grande sensibilità.
Come il libro, il film racconta l’evoluzione del rapporto tra fratelli. Un percorso complesso, fatto di alti e bassi, di tanto affetto e calore familiare, ma anche di bugie e negazione per Jack, il vero e proprio cuore del racconto. In effetti il narratore è il ragazzo. Sembra così fuori luogo paragonare questo film a Wonder, come è quasi naturale fare. La produzione italiana sembra, in realtà, un passo avanti perché la delicata storia viene raccontata da un punto di vista totalmente soggettivo e allo stesso tempo mutevole nel corso del film. Jack cresce, affronta problemi e acquisisce maturità, per cui Mio fratello rincorre i dinosauriè tutt’altro che monodimensionale.
Non manca ovviamente nella sceneggiatura di Fabio Bonifacci un filo di ottimismo a servizio del grande pubblico. Ma ciò non ostacola gli spunti di riflessione su un argomento che ci pone davanti alla nostra intrinseca fragilità. Di conseguenza quello tratto dal romanzo di Giacomo Mazzariol è un film che va dritto al cuore, ma che non lascia indietro la complessità.
Persone, prima che personaggi | Recensione Mio fratello rincorre i dinosauri
I personaggi presenti nel film sono quindi ispirati alla vita dell’autore del libro. Chiaramente il rischio di fronte a questa aspettativa è che gli attori non siano in grado di far trasparire un incessante realismo. Invece Mio fratello rincorre i dinosauri giova di un cast ben congegnato. Per i ruoli di genitori troviamo i due nomi principali, Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese. Scelta intelligente per dare autorevolezza a due figure importanti, che peraltro hanno maggior spazio dei rispettivi personaggi nel romanzo.
Stefano Cipani dà infatti più spazio ai comprimari per portare avanti la storia. Divertente è pure l’apporto di Rossy De Palma nei panni della zia del ragazzo. La maggioranza del cast, naturalmente, è però formata da ragazzi, i quali non sfigurano rispetto ad attori più esperti. Anzi, assicurano freschezza ed entusiasmo necessaria a rendere giustizia al racconto personale imbastito da Mazzariol. C’è molta naturalezza nelle interpretazioni dei più giovani, soprattutto del piccolo Giò nella soprendente interpretazione di Lorenzo Sisto.
In punta di piedi verso il successo | Recensione Mio fratello rincorre i dinosauri
Il risultato di una ricetta giovane e semplice è un film per famiglie più che godibile. In ossequio allo strumento cinematografico è declinato maggiormente in forma di commedia rispetto alla storia originale. La conseguenza però è tutt’altro che negativa, dato che potrebbe piacere anche più dell’originale. In effetti, nei suoi primissimi giorni di proiezione, ha ottenuto velocemente il quarto posto nel box office italiano.
Funziona in questa pellicola, soprattutto, il calore della famiglia Mazzariol, che accoglie lo spettatore come ha accolto lo stesso Giò. Come nel romanzo, si riesce a entrare in sintonia con Jack e il suo complesso rapporto con il fratello minore. Percepiamo la gioia, le difficoltà, le frustrazioni, le insicurezze. Non tutte le situazioni scivolano con la stessa fluida efficacia, ma lo fa il film nel suo complesso, che si rivela una riuscita commedia per famiglie, di quelle capaci di raggiungere e conquistare il grande pubblico.
Tutto ciò nonostante l’assenza di una imponente produzione alle spalle. La Eagle Pictures, è vero, ha creduto nel progetto distribuendolo in duecentocinquanta sale. Eppure non tutti i cinema hanno messo in programmazione questo piccolo e prezioso lavoro italiano, in favore, magari, di contemporanei film più commerciali. Ma, se anche non lo trovate nella vostra città, il nostro consiglio è sicuramente quello di cercarlo e di andarlo a vedere.
Emozionante racconto di vita
Per sinterizzare la nostra recensione di Mio fratello rincorre i dinosauri, possiamo sottolineare le emozioni che ci fa provare. L’adattamento in forma di commedia non ridicolizza la bella storia del romanzo di Giacomo Mazzariol. Si ride, ci si emoziona e si empatizza con il percorso di accettazione vissuto da Jack riguardo l’handicap del fratello minore. Un film che, se non doveste trovare nel cinema della vostra città, vale la pena rincorrere.
Punti a favore
- Le interpretazioni credibili
- La naturalezza con cui viene affrontato il tema della disabilità
Punti a sfavore
- Niente degno di nota
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Stefano Bozzi
14 Settembre 2019 alle 23:10Film molto commovente, ottima recensione Luisa!