It Capitolo 2 conclude la storia del perfido clown iniziata nel 2017 ma lo fa in maniera banale ed impoverendo contenutisticamente e stilisticamente l’opera di Stephen King. Ecco la nostra recensione completa
TITOLO ORIGINALE: It: Chapter Two. GENERE: Horror, Thriller. NAZIONE: USA. REGIA: Andy Muschietti. CAST: Bill Skarsgård (Pennywise), Jessica Chastain (Beverly Marsh), James McAvoy (Bill Denbrough), Bill Hader (Richie Tozier), Jay Ryan (Ben Hanscom), Isaiah Mustafa (Mike), Xavier Dolan (Adrian Mellon), Teach Grant (Henry Bowers). DURATA: 165 min. DISTRIBUTORE: Warner Bros Italia. USCITA CINEMA: 05/09/2019.
It Capitolo 2 era uno degli horror più attesi dell’anno, doveva infatti andare a concludere la storia iniziata nel 2017 con il primo capitolo della nuova trasposizione, diretta da Andy Muschietti, del romanzo cult di Stephen King. Il film si presentava ai nastri di partenza cinematografici con tutte le carte in regola: il romanzo forniva infatti materiale sconfinato e qualitativamente elevato su cui lavorare, il cast proposto era di buon livello e credibile ed il primo film aveva convinto pubblico e critica. Andiamo allora a vedere, nella nostra recensione completa, cosa è andato storto in It Capitolo 2.
Dove eravamo rimasti | Recensione It Capitolo 2
La storia riprende esattamente dove l’avevamo lasciata, cioè a Derry, piccola cittadina americana (immaginaria) del Maine, dalla mentalità ristretta e da cui tutti sembrano voler scappare a gambe levate. Non siamo più negli anni ’80 però, la scena si è spostata infatti in avanti di 27 anni, più o meno ai giorni nostri. I “perdenti” non vivono più a Derry, ognuno si è fatto una vita di successo lontano dalla città maledetta ed ha dimenticato il passato e Pennywise. Ognuno tratte Mike.
Mike ha scelto di restare a casa, di non dimenticare e di vigilare in caso It fosse tornato. Così, quando le sparizioni ed i ritrovamenti di corpi mutilati di bambini ricominciano, è proprio Mike a chiamare tutti gli altri per riunirli nuovamente a Derry. I perdenti dovranno onorare la promessa fatta 27 anni prima: quella che se It fosse tornato anche loro lo avrebbero fatto, per chiudere la storia una volta per tutte.
Ecco l’inquietante trailer | Recensione It Capitolo 2
Meno psicologia e più jumpscare | Recensione It Capitolo 2
Il problema principale della maggior parte degli horror è quello di non avere alle spalle una storia forte e credibile, qualcosa in grado di creare di per sé tensione psicologica. Questo, chiaramente, costringe il regista di turno a ricercare lo spavento con soluzioni banali, con protagonisti che si infilano dove è già chiaro vi siano creature pronte a scattar fuori all’improvviso da angoli bui e nascosti: i famosi e deprecabili jumpscare.
It, il romanzo, forniva però materiale a volontà e sarebbe stato lecito aspettarsi che il relativo film, facendo uso di tale materiale, sarebbe riuscito a creare atmosfere capaci di generare paura atavica senza ricorrere ai suddetti mezzucci. Il primo capito, inoltre, era riuscito nell’intento di catturare lo spirito del romanzo e aveva proposto atmosfere e situazioni disturbanti, pur non adottando le stesse scene dell’opera letteraria.
It Capitolo 2, purtroppo, nonostante le premesse che vi abbiamo già elencato, non riesce in tale impresa. Questo capitolo conclusivo perde tutta la raffinatezza, l’approfondimento psicologico e la profondità del romanzo, scadendo in un susseguirsi di jumpscare spesso anche prevedibili. Al netto di parti corpose del romanzo tagliate per necessità di lunghezza, già così il solo Capitolo 2 tocca i 165 minuti, la caratterizzazione dei personaggi risulta tronca. Questo fenomeno colpisce tutti i personaggi, ognuno di essi diventa una versione più superficiale e banale di ciò che era nel romanzo e avrebbero potuto essere anche nel film.
Non al livello del primo capitolo | Recensione It Capitolo 2
Questo impoverimento contenutistico e stilistico è sicuramente anche figlio della scelta narrativa di separare nei due capitoli le vicende dei ragazzi da bambini rispetto alla loro seconda battaglia da adulti. Nel romanzo le vicende erano portate avanti in parallelo, questo permetteva un approfondimento graduale dei personaggi e dei temi, fino a giungere in contemporanea al climax delle 2 battaglie. La separazione adottata nei film porta invece il secondo capitolo a perdere spessore psicologico. Pur rimanendo presenti, i temi dell’amicizia, dell’unione e della paura sono trattati in modo più superficiali e spesso proprio ricorrendo a flashback dei personaggi da giovani, che meglio veicolavano il tutto.
Chiaramente non è tutto da buttare. It capitolo 2 è un film tutto sommato discreto, gli attori ci regalano delle buone performance e sono in parte. Il sonoro è lodevole e la fotografia discreta. Pennywise, poi, rimane in tutto e per tutto una figura spaventosa, inquietante e disturbante. I momenti migliori sono forse proprio quelli in cui l’orribile clown attacca le ignare vittime.
Impoverito e banalizzato: occasione sprecata
It Capitolo 2 non è un film brutto e mal riuscito in senso assoluto, è semplicemente un film peggiore di quello che sarebbe potuto essere se solo avesse puntato di più sul lato psicologico, senza cedere al lato oscuro dei jumpscare. I personaggi non sono caratterizzati a dovere, non solo in riferimento al romanzo, ma anche se confrontati con le versioni giovani del primo capitolo. Il terrore psicologico, atavico ed irrazionale che It incarna non è reso a dovere e, in definitiva, quello che ne risulta è un film horror impoverito e banalizzato.
E voi cosa ne pensate di It Capitolo2? Fatecelo sapere nei commenti e non dimenticate di seguire la nostra sezione dedicata ai film e serie TV per rimanere sempre aggiornati su tutte le novità.
Punti a favore
- Pennywise
- Tecnicamente discreto
Punti a sfavore
- Caratterizzazione dei personaggi peggiore che nel Capitolo 1
- Meno terrore psicologico e più jumpscare
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Stefano Bozzi
14 Settembre 2019 alle 23:07Issu 2 è un gran film!