Presentato al 74° Festival del Cinema di Venezia Escobar – Il fascino del male racconta la storia, ormai diventata mito, dell’ascesa e declino del narcotrafficante più famoso del secolo: Pablo Escobar, in questo caso dal punto di vista della giornalista colombiana Virginia Vallejo. Ecco la recensione
TITOLO ORIGINALE: Loving Pablo. GENERE: Drammatico. NAZIONE: Spagna, Bulgaria. REGIA: Fernando Leòn de Aranoa. CAST: Javier Bardem, Penélope Cruz, Peter Sarsgaard, Julieth Restrepo, David Valencia. DURATA: 123 minuti. USCITA: 19 aprile 2018.
Escobar – Il fascino del male racconta la storia dell’uomo più mitizzato del secolo, vista dagli occhi di chi fu sua amante per anni, seguendolo in ogni passo dai primi anni ’80 fino alla tragica fine per mano dell’FBI nel 1993, Virginia Vallejo. La giornalista colombiana si fece ammaliare dal fascino di un uomo che non ha mai dovuto chiedere niente, ma si è sempre preso tutto ciò che ha voluto, lei compresa.
I protagonisti sono interpretati dalla meravigliosa coppia formata da Javier Bardem e Penelope Cruz, che grazie a ciò che li lega nella vita hanno saputo ricreare, in modo molto realistico, una chimica estremamente forte, che raramente viene trasmessa sullo schermo da due attori. Diretti con sapienza da Leòn de Aranoa, hanno dato vita ad un dramma che non lascia indifferenti. Così come non ha lasciato indifferente il pubblico, che durante la proiezione al Festival del Cinema di Venezia lo ha accolto con un fragoroso applauso.
Escobar – Il fascino del male, la trama | Recensione
Virginia Vallejo, celebre anchorwoman colombiana, ha chiesto asilo politico agli Stati Uniti. Amante appassionata di Pablo Escobar, criminale e trafficante di cocaina senza scrupoli e rimorsi, ha deciso di raccontare alla DEA gli anni della loro relazione e dell’ascesa vertiginosa del ‘patrón‘ di Bogotà. Ambiziosa e decisa a saperne di più di quello che diventerà in pochi anni il più ricco e potente trafficante di sempre, Virginia si innamora di Pablo e lo sostiene nella carriera politica sorvolando su quella criminale. Ma i desideri di Pablo sono più voraci dei suoi e finiscono per trascinarla in un abisso, da cui le tenderà la mano l’agente Neymar della DEA.
Escobar – Il fascino del male: amare Pablo e odiare Escobar
https://www.youtube.com/watch?v=zPDDjUAHmoM
L’occasione sprecata per creare un capolavoro | Recensione
Escobar – Il fascino del male è un film che sulla carta potrebbe essere un incasso sicuro. La storia di Pablo Escobar negli ultimi anni è stata raccontata nei minimi dettagli, più volte ed in molti modi diversi: serie tv, un esempio fra tutti Narcos, e documentari, come Countdown to Death. Tutte queste serie, film e documentari hanno avuto molto successo perché la storia di Escobar ha sempre avuto un certo fascino, il fascino del male appunto. Il film in questione spreca però, a parer mio, un’ottima occasione a causa di una sceneggiatura poco incisiva e della poca cura riservata a costumi e trucco. Javier Bardem conferma le sue incredibili doti di interprete ma viene penalizzato da un look un po’ esagerato, come a voler quasi mostrare una caricatura di Escobar anziché il reale personaggio.
Penelope Cruz interpreta il personaggio in molto particolare, rende lo spettatore percepire dei suoi sentimenti passo dopo passo, durante tutti gli anni al fianco di Escobar e perfino alla fine, quando inizia a capire di chi è stata a fianco e se ne percepisce il disgusto ed il terrore che prova ogni volta che lo guarda. In alcune scene appare forse un po’ troppo sopra le righe, ma tutto sembra rientrare in un clima più caricaturale che realmente biografico. Il ritmo è serrato, la regia ben studiata e gli altri attori, pur avendo ruoli di minor impatto, sanno farsi valere in scena. Arrivati alla fine del film non si conosce niente di nuovo su Escobar che non si sia già visto o letto, ma si ha una percezione molto più reale di chi lo ha amato prima che diventasse il più famoso narcotrafficante del mondo.
Escobar – Il fascino del male, o della banalità?
Escobar – Il fascino del male è un bel film, godibile, interessante, ritmato, con musiche, regia, fotografia molto ben eseguite. In alcune parti i buchi di sceneggiatura portano lo spettatore a distrarsi leggermente, ma la carica di violenza di cui è continuamente infarcito riporta immediatamente l’attenzione di tutti alla scena principale. Purtroppo non è niente di nuovo, niente di inaspettato o sorprendente, la storia è già stata più volte raccontata da diversi punti di vista, ma per chi ama il personaggio di Pablo Escobar è un film senza dubbio imperdibile.
Non perdetevi la nostra nuova rubrica di retro-recensioni, in cui analizziamo film cult degli anni passati con gli occhi di oggi. La prima di queste retro-recensioni sarà dedicata ad Alien di Ridley Scott.
Punti a favore
- Javier Bardem
- Penelope Cruz
- Regia
- Fotografia
- Musiche
Punti a sfavore
- Buchi di sceneggiatura un po' troppo evidenti
- Trucco e acconciature
- Costumi al limite della caricatura
- Storia già raccontata
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