Economica, leggera ed eterna: sono questi i tre aggettivi che descrivono la Xiaomi Mi Band 3, la smartband dell’azienda uscita a fine maggio. Cosa penso di questo prodotto? Scopriamolo insieme in questa nuova recensione!
Leggera, economica ed eterna: sono questi i tre aggettivi che mi sento di dare al prodotto che andremo a recensire oggi. Di cosa sto parlando? Ma di lei, ovviamente: la Xiaomi Mi Band 3, la “nuova” (concedetemi questo aggettivo) smartband dell’azienda cinese che è finalmente arrivata tra le nostre mani. Ma vediamo insieme cosa ne penso e dove comprarla al miglior prezzo sul mercato in questa recensione.
Design: un’icona rinnovata | Xiaomi Mi Band 3 Recensione
All’interno della confezione che contiene la nostra smartband non troviamo nulla di nuovo rispetto al modello precedente, la Mi Band 2. Presente il corpo centrale della nostra smartband, un braccialetto in gomma, un cavetto per la ricarica (sempre troppo corto!) e l’immancabile manualetto per le istruzioni. Diciamo che il contenuto è essenziale, ma, dato il costo irrisorio, un secondo braccialetto sostitutivo o un cavetto di ricarica più lungo sarebbero stati sicuramente accettati con piacere.
Riguardo il design e la costruzione Xiaomi Mi Band 3 non ha nulla di diverso rispetto al modello precedente. Il design è sempre quello a fagiolo oblungo a cui l’azienda cinese ci ha ormai abituato anche con le versioni precedenti.
Da lodare il lavoro che l’azienda ha fatto sul cinturino, decisamente più robusto rispetto alla Mi Band 2. Anche all’atto pratico si può notare che dovremo esercitare molta forza sia per sganciare il braccialetto che per togliere il corpo dal suo alloggiamento.
Subito sotto lo schermo troviamo il “point touch“, il pulsante touch ci permetterà di svolgere alcune essenziali funzioni come ad esempio accendere il display, andare indietro e, tenendolo premuto, attivare alcune funzioni come ad esempio la ricerca del dispositivo entro un raggio di 5 metri o il cronometro. Nella parte inferiore del dispositivo troviamo invece due pin dedicati alla ricarica della smartband che avviene in circa 2\3 ore.
Un’altra cosa che l’azienda ha migliorato è la certificazione della smartband per l’impermeabilità. Mentre la scorsa versione aveva la certificazione IP67, infatti, la Xiaomi Mi Band 3 ha la certificazione IP68, il che la rende impermeabile fino a 50 metri sott’acqua, permettendoci così di tenerla addosso anche quando facciamo la doccia o ci laviamo le mani. Manca (e aggiungo purtroppo, essendo un amante del nuoto) la possibilità di tracciare un allenamento in acqua.
Display: un po’ più dell’indispensabile | Xiaomi Mi Band 3 Recensione
La vera differenza tra la Mi Band di seconda generazione e questa è rappresentata dal display full OLED, ingrandito e portato a 0,7″. Questa intuizione dell’azienda spinge un po’ più in là le potenzialità nuova arrivata di casa Xiaomi.
Da segnalare un neo davvero molto fastidioso del display: la visibilità sotto la luce diretta del sole. Quando ci troviamo in tale condizione, infatti, faremo molta fatica a vedere lo schermo della nostra Mi Band. Tuttavia le cose cambiano notevolmente all’accenno di anche una leggerissima penombra. Questa pecca era purtroppo presente anche nella versione precedente ed è bene che Xiaomi ne tenga conto per un’eventuale prossima versione della sua smartband, in quanto questo dispositivo si usa spesso e volentieri proprio all’esterno, e quindi sotto la luce diretta del sole.
Software e funzionalità: poche novità all’orizzonte ma tanta qualità | Xiaomi Mi Band 3 Recensione
Pur essendo una smartband più o meno economica (a volte è scesa anche sotto i 20 euro in particolari offerte), abbiamo quasi tutte le funzioni di cui abbiamo bisogno. Qui sotto ve le elenchiamo tutte:
- Contapassi
- Calorie bruciate
- Distanza percorsa
- Contatore dei battiti cardiaci
- Cronometro
- Meteo
- Ore di sonno (divise poi nell’applicazione apposita in sonno leggero e sonno profondo)
- Notifiche: tale funzione permette di leggere il nome e il testo delle ultime 5 notifiche ricevute dalle applicazioni abilitate. Sfortunatamente non possiamo rispondere direttamente dalla smartband. Oltre ai messaggi di testo è possibile vedere il nome di chi ci sta chiamando
- Ricerca dispositivo: questa funzione è attivabile solo se il dispositivo è collegato alla smartband. In caso contrario non sarà possibile rintracciare il telefono
- Personalizzazione schermata principale
- Info generali sul dispositivo
Dopo aver analizzato in via generale le funzioni della smartband targata Xiaomi, parliamo ora in maniera più approfondita delle funzioni principali.
La rilevazione del battito cardiaco mi ha sorpreso davvero tanto. Tuttavia, per poter rilevare il proprio battito, dovremo andare a stringere sensibilmente il braccialetto e posizionare la nostra smartband il più vicino possibile al polso. Nulla da dire invece sulla precisione del sensore, il quale misura perfettamente i battiti per minuto del nostro corpo.
Nel caso lo vogliate, è inoltre possibile attivare la funzione grazie alla quale potrete avere a intervalli di tempo regolari la misurazione dei battiti cardiaci. Attenzione però: tale funzione farà diminuire sensibilmente l’autonomia della vostra Xiaomi Mi Band 3. Ma di questo parleremo fra poco.
Purtoppo, poiché la Xiaomi Mi Band 3 non è dotata di GPS, il contapassi della smartband non è precisissimo. Accade infatti che a volte quest’ultimo non rilevi alcuni nostri movimenti o che rilevi dei movimenti anche solo se muoviamo il polso. Nulla di così trascendentale. Da segnalare comunque il fatto che l’imprecisione del contapassi andrà a falsare i valori delle calorie quotidiane bruciate e di distanza percorsa.
La companion app
Passiamo adesso all’applicazione che dovremo installare tramite Play Store per poter scaricare tutti i dati della smartband direttamente sul cellulare.
Una volta acceso il dispositivo la prima cosa da fare sarà installare l’applicazione Mi Fit disponibile per iOS e Android. Una volta installata l’applicazione dovremo effettuare un aggiornamento grazie al quale la band si aggiornerà automaticamente alla lingua italiana.
Ma, esattamente, a cosa serve l’applicazione? L’applicazione Mi Fit ci servirà sostanzialmente per poter impostare alcune funzioni della nostra Mi Band come ad esempio scegliere quali applicazioni notificare ed impostare il limite minimo di passi giornalieri.
Autonomia: durata ai massimi livelli | Xiaomi Mi Band 3 Recensione
E giungiamo al punto forte della serie Mi Band: la durata della batteria. Come i suoi precedessori, abbondantemente lodati dalla rete, anche la Xiaomi Mi Band 3 ha un’ottima autonomia, specialmente disabilitando la misurazione periodica automatica del battito cardiaco. Lasciando quest’ultima funzione abilitata, infatti, l’autonomia della batteria da 110 mAh ne risentirà parecchio. Mediamente possiamo dire che la durata della smartband si aggira tra i 20 giorni con un uso medio e i 5 con un uso intensivo e con tutte le funzioni abilitate.
La ricarica del dispositivo avviene invece tramite cavetto USB. Come già detto in precedenza (non mi stancherò mai di ripeterlo) il cavetto in dotazione è troppo corto e questo obbligherà chi ha prese a terra come me a caricare il dispositivo lasciandolo sul pavimento.
Per poter caricare la smartband dovremo staccare la scocca vera e propria dal cinturino. Questa operazione le prime volte può risultare leggermente fastidiosa in quanto il corpo è ben incastrato con il braccialetto, rendendo così molto difficoltosa l’estrazione. Una volta fatta l’abitudine, comunque, non ci faremo più caso.
Conclusioni: la smartband che non si smentisce mai | Xiaomi Mi Band 3 Recensione
Prima di dare il giudizio finale su questo fantastico dispositivo di Xiaomi mi sento di dover fare una precisazione. Al contrario della Mi Band precedente, questa Xiaomi Mi Band 3 non ha apportato novità eclatanti, ma solo piccoli accorgimenti e migliorie. Proprio per questo mi sento di consigliare questa smartband solo a coloro i quali non possiedono una Mi Band 2 ed entrano solo ora nel mondo delle smartband targate Xiaomi o al massimo possiedono i primi due modelli di Mi Band, la Mi Band e la Mi Band 1s.
Ciononostante, di per sé, la Xiaomi Mi Band 3 rimane comunque la migliore smartband nella sua fascia di prezzo ed è il giusto compromesso per chi vuole spendere poco e avere tutto (o quasi).
Sono ben tre le colorazioni ufficiali: rosso, blu e nero. Nel caso in cui non vi piacciano sono comunque facilmente reperibili ad un prezzo irrisorio (molto spesso anche a meno di 1 euro) i braccialetti di ricambio.
Personalmente ho preferito acquistare la smartband di Xiaomi su Amazon, sia per la garanzia che offre il venditore, sia perché, detto sinceramente, fremevo dalla voglia di avere il dispositivo il prima possibile. Al momento il prezzo sul noto e-commerce americano si aggira attorno ai 29,90 euro.
- Display touch full OLED da 0,78". Durata della batteria fino a 20 giorni (110 mAh). 20 gr di peso
Punti a favore
- Ottima autonomia
- Economica
- Cinturino con chiusura resistente
Punti a sfavore
- Scarsa visibilità sotto la luce diretta del sole
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