È tempo di traslochi. Moving Out ci mette nei panni della più folle ditta in circolazione, scopriamo come in questa recensione
Probabilmente alcuni di voi avranno avuto a che fare con un trasloco nella loro vita. Si tratta di un’esperienza che non volete ripetere? Potete sempre affidarvi ad una ditta specializzata. Avete paura che possa rompere le vostre cose? State tranquilli, giocando a Moving Out queste paure scompariranno e diventeranno delle certezze. Scoprite il perché nella nostra recensione di Moving Out.
Giocare in compagnia vale doppio
Il titolo di SMG Studio e DevM Games è un simulatore di traslochi se così si può dire. Gli sviluppatori amano definirlo un “crouch co-op game”, ovvero un gioco basato su una cooperazione da divano. Il titolo infatti punta tantissimo su un multiplayer locale fino a 4 giocatori. L’ispirazione è chiaramente indirizzata verso una piccola perla come Overcooked, d’altronde gli editori del gioco sono proprio i ragazzi di quel Team 17, che hanno sviluppato il secondo capitolo della serie.
Moving Out è però giocabile nella sua totalità anche da soli, in questa recensione quindi andremo ad esplorare nel dettaglio la godibilità sia in singolo che in compagnia. Lo scopo del gioco è quello di trasportare una serie di oggetti fino al camion entro un tempo limite. I giocatori si dovranno districare tra 30 livelli (più quelli bonus di cui parleremo più in là) sempre più articolati e assurdi.
La delicatezza prima di tutto – Recensione Moving Out
Assurdità che si farà sempre più forte proseguendo con il gioco. Infatti non vi abbiamo ancora detto la caratteristica principale di Moving Out: non dovete prestate alcuna attenzione agli oggetti. L’unico scopo del gioco è essere veloci coordinandosi con i compagni, nel frattempo in pochi secondi avremo distrutto tutto il resto dello scenario. Questa è la filosofia dietro Moving Out, non fatevi scrupoli a spaccare finestre e lanciare oggetti in aria pur di essere efficienti.
Filosofia ribadita più volte all’interno del gioco. Infatti tra un livello e l’altro possiamo godere dei dialoghi tra il nostro personaggio, i colleghi e il capo. Tutti quanti sono ricchi di quell’umorismo nonsense che amplifica quel clima surreale che circonda il titolo. Lo scopo è chiaramente quello di mantenere un’ambiente scanzonato e divertente, sia nel gioco che tra i giocatori, e dobbiamo dire che Moving Out ci riesce piuttosto bene.
Afferra, sposta, lancia – Recensione Moving Out
Le meccaniche di gioco sono abbastanza semplici. È possibile afferrare gli oggetti e spostarli dove si vuole, oppure lanciarli se sono abbastanza leggeri. Moving Out fa un massiccio uso della fisica, elemento fondamentale sopratutto nella riproduzione del peso dei diversi oggetti. Questi ultimi infatti saranno molto più difficili da controllare se particolarmente pesanti, in quanto andranno ad aumentare l’inerzia nei movimenti del giocatore.
Questo piccolo espediente permette di donare una leggera curva di apprendimento che vi spingerà a migliorare. Per chi invece vuole semplicemente divertirsi senza alcuna difficoltà è presente una modalità assistita che permette di semplificare le cose. In questo modo si avrà più tempo e si incontreranno meno insidie all’interno dei livelli.
Si può traslocare ovunque – Recensione Moving Out
La varietà dei livelli è molto buona. Ogni scenario si compone di caratteristiche differenti, inoltre con il passare dei livelli nuovi elementi come interruttori o leve ne aumentano la complessità. Si passa da livelli puzzle in cui è importante studiare il percorso più efficiente, fino a livelli platform in cui bisogna avere una buona precisione nei comandi. La rigiocabilità è assicurata da medaglie che si ottengono completando il livello nel minor tempo possibile oppure completando determinati obiettivi. Queste ultime vanno a sbloccare livelli VHS e Arcade, i quali si compongono di meccaniche uniche.
Il tutto poi impreziosito da alcune citazioni a titoli storici del passato che non potranno che far sorridere i giocatori di vecchia data. L’offerta complessiva è in grado di intrattenere per diverse ore i giocatori, sopratutto i completisti. Visto il prezzo budget di 30 euro si può essere soddisfatti, anche se speriamo in un espansione del contenuto in futuro che possa sfruttare ancora i più le buone idee sparse nei vari livelli.
Meglio male accompagnati che soli – Recensione Moving Out
Il titolo offre la possibilità di essere giocato anche in singolo, anche se non è purtroppo la via migliore per goderne. L’unica differenza consiste nell’alleggerimento degli oggetti più grandi, che vengono resi gestibili anche da un solo giocatore. Dispiace un po’ per l’assenza di una qualsiasi componente online.
Gli sviluppatori vogliono incentivare una condivisione sul proprio divano di casa e questo è apprezzato sopratutto ora che lo split screen è ormai scomparso. Ciò nonostante una co-op online potrebbe essere considerata da chi vuole sfruttare Moving Out per divertirsi qualche ora insieme nonostante la distanza.
Concludiamo con il comparto tecnico, il quale risulta essere pulito e colorato nella versione PS4 base. Lo stile grafico adottato punta su una semplicità in linea con il mood del gioco. Inoltre quest’ultimo permette di riconoscere gli oggetti da trasportare in relativa semplicità anche nelle situazioni più caotiche, complice una telecamera che si posiziona ad una distanza ottimale e che fa il suo lavoro senza intoppi.
Il dovere ci chiama
Finisce qui la recensione di Moving Out. Il titolo di SMG Studio e DevM Games è un buon gioco che necessita almeno di due giocatori per essere goduto a pieno. Peccato per la mancanza di una componente online, che poteva rendere appetibile il gioco ad un pubblico più vasto. L’inserimento di obiettivi alternativi e livelli speciali garantiscono una buona longevità adatta la prezzo di vendità. Se volete aggiungere alla vostra libreria un gioco da tirare fuori in una serata a casa con gli amici, Moving Out fa al caso vostro.
Vi ricordiamo che il gioco sarà disponibile dal 28 aprile su PS4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Se non siete ancora convinti inoltre potete trovare una demo gratuita su tutte le piattaforme. Se questa recensione vi è piaciuta continuate a seguirci sulle pagine di tuttoteK, dove troverete altri speciali e approfondimenti oltre che tutte le notizie dal mondo videoludico e non solo!
Punti a favore
- Ideale giocato in gruppo
- Meccaniche di gioco immediate ed intuitive
- Prezzo budget
Punti a sfavore
- In singolo non esprime le sue potenzialità
- Assenza dell'online
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