Naruto to Boruto: Shinobi Striker incarna il ritorno videoludico nel mondo dei ninja di Masashi Kishimoto. Attenzione però, il Villaggio della Foglia non è come l’avevamo lasciato. Scopriamone di più in questa recensione
Naruto è finalmente tornato sulle nostre console e PC, portando con sé una ventata di rinnovamento ed un sacco di nuovi personaggi presi direttamente dal sequel che ha come protagonista il figlio dell’Hokage più amato del Villaggio della Foglia, Boruto. Così come nel manga e nell’anime il testimone è passato di padre in figlio, il videogame picchiaduro in terza persona ha visto l’avvicendarsi del team di programmazione Soleil al team CyberConnect2 (responsabile della serie Naruto: Ultimate Ninja), mantenendo Bandai Namco come editore e la supervisione del celebre fumettista, nonché ideatore e creatore di Naruto, Masashi Kishimoto. Kunai in mano e lanciamoci in questa recensione, dattebayo!
Naruto to Boruto: Shinobi Striker, a spasso per il Villaggio della Foglia | Recensione
Sin dalla prima apertura del videogame è resa palese la nuova natura dello stesso: il primo passo è infatti creare un personaggio in base ai propri gusti estetici ed al proprio stile di combattimento. Questo perché Naruto to Boruto: Shinobi Striker ha un’impostazione RPG in cui superare le missioni ed affrontare battaglie multiplayer ci permetterà di aumentare il livello del nostro personaggio. Nessuna variabile parametrica in tutto ciò, nessun valore di attacco da potenziare, nessun valore di difesa, l’aumentare di livelli permette di sbloccare jutsu sempre più potenti, avere la possibilità di proseguire nella trama ed essere premiati con un sacco di contenuti di personalizzazione estetica. In realtà questa formula non rappresenta nulla di nuovo, la serie Xenoverse di Dragon Ball ha fatto scuola in questo senso ed il nuovo picchiaduro di Naruto ne ricalca appieno le caratteristiche.
In generale possiamo dire che è un cambiamento che abbiamo apprezzato molto, quasi necessario per una serie apprezzata dagli amanti dell’universo di Kishimoto che non ha mai trovato spazio nell’albo dei migliori picchiaduro. Ma le novità non finiscono qui, Naruto to Boruto: Shinobi Striker è un videogame pensato per essere giocato in squadra e la quasi totalità delle sue modalità sono incentrate sulla co-op online. Anche in questo caso, risulta evidente come la volontà di spingere su un multiplayer cooperativo sia una scelta giusta per indirizzare i videogiocatori verso il gaming competitivo così da evitare il fenomeno di abbandono una volta terminate le missioni in solitaria. Passiamo ad analizzare più nel dettaglio le varie modalità ed il gameplay.
Naruto to Boruto: Shinobi Striker, poche modalità incentrate sul multiplayer | Recensione
Partiamo subito con una nota negativa, poco chiara dalle informazioni pubblicitarie rilasciate. Naruto to Boruto: Shinobi Striker non ha una vera e propria modalità “storia”. A sostituire quello che era un contenuto amato da tutti i videogiocatori delle serie Naruto: Ultimate Ninja, ovvero la possibilità di rivivere le vicende di anime e manga, sono poste una serie di vere e proprie missioni (inventate da zero e riprese da quanto già visto nella serie) a sé stanti e con solo un accenno di trama, giocabili in solitaria oppure in co-op fino a quattro persone online. Seppur garantiscano un buon livello di sfida e diverse ore di intrattenimento, risultano comunque un contenuto povero che non invoglia a proseguire, se non per permettere al proprio personaggio di aumentare di livello.
Il comparto su cui è stata data maggiore importanza, come detto, è sicuramente quello multiplayer. Oltre alle missioni affrontabili in co-op (alcune talmente difficili da essere giocate obbligatoriamente in questo modo), il videogame offre la possibilità di effettuare battaglie semplici oppure scalare la classifica mondiale in una sorta di modalità competitiva. Le varie modalità sono: un classico cattura la bandiera, un tutti contro tutti, un conquista l’area ed un attack and defend. Qualsiasi sia la modalità di gioco, i gli scontri avvengono tra due squadre composte da 4 componenti ciascuna. Ogni giocatore, prima di entrare in game, ha la possibilità di scegliere una delle 4 classi di combattimento (personalizzabili con jutsu diversi in base allo stile): attacco, a distanza, difesa e cura. Oltre a ciò, è inclusa la possibilità di scegliere se utilizzare il personaggio creato oppure uno dei tanti maestri ninja, un roster di personaggi completo che spazia dai più famosi Naruto, Sasuke, Sakura ai personaggi della serie di Boruto: Boruto stesso, Sarada e Mitsuki.
Naruto to Boruto: Shinobi Striker, un sistema di combattimento divertente ma lontano dalla perfezione | Recensione
Il gameplay è un aspetto del gioco che non convince appieno. Le battaglie risultano molto confusionarie e non è raro che due o tre nemici si scaglino addosso con attacchi continui inibendo completamente il nostro movimento. Nelle prime ore di gioco l’esperienza si può sintetizzare in una continua pressione dei tasti del joystick con l’intento di spammare attacchi e abilità nel caos delle battaglie. Con un po’ di esperienza invece i movimenti diventano più ponderati, si assume consapevolezza nei propri mezzi ed entra in gioco la tattica, favorita anche dall’ottima gestione delle abilità speciali che possiede ogni personaggio.
In sintesi, ho trovato il sistema di combattimento divertente ma poco appagante nel combattimento corpo a corpo. La possibilità di essere attaccati da un numero spropositato di nemici contemporaneamente è assolutamente un difetto di gameplay, decisamente frustrante a lungo termine.
Naruto to Boruto: Shinobi Striker, grafica semplice e ben realizzata ma era lecito aspettarsi di più | Recensione
La grafica alla base del videogame rappresenta esattamente quello che ci si aspetterebbe da un videogame tratto da una serie animata: bei disegni realizzati in Cel-shading, puliti, fedeli a quanto visto nell’anime e, in questo caso, abbinati ad ottime animazioni ed effetti scenici ben realizzati. Ciò che non convince appieno è la qualità dei disegni lontani dal punto di vista del personaggio, ovvero quelli che compongono la scena nella profondità di campo, spesso abbozzati, poco definiti e privi di dettagli. Inoltre, anche le ombre generate e riflesse sui personaggi lascia molto a desiderare. La versione da noi provata, ovvero quella PC, ha almeno dimostrato un’ottimizzazione perfetta e 60 fps costanti in quasi ogni occasione.
Completa il tutto una colonna sonora pertinente, incalzante e piacevole, sulla scia delle melodie a cui siamo abituati dall’anime. Ovviamente, il doppiaggio giapponese è obbligatorio per apprezzare appieno le voci originali dei protagonisti dell’anime di Naruto.
Naruto to Boruto: Shinobi Striker, un videogame da acquistare? | Recensione
In sintesi quindi, Naruto to Boruto: Shinobi Striker è un titolo che apprezzeranno sicuramente gli amanti del ninja del Villaggio della Foglia, invogliati anche da una grandissima quantità di contenuti sbloccabili tratti direttamente dal manga del maestro Kishimoto. Purtroppo però, la mancanza di una vera e propria modalità campagna e un sistema di combattimento tutt’altro che perfetto terranno alla larga i puristi dei giochi di combattimento, almeno finché non calerà di prezzo.
Naruto to Boruto: Shinobi Striker è disponibile per PS4, PC ed Xbox One.
- Un gioco online multiplayer dove i giocatori potranno scoprire un nuovo stile di gioco immerso in un coinvolgente ambiente 3D con uno stile grafico completamente nuovo
Punti a favore
- Il mondo di Naruto così come abbiamo imparato ad amarlo
- Gameplay a tratti divertente..
- Tanti contenuti di personalizzazione
Punti a sfavore
- Assenza di una modalità campagna
- ..ma alla lunga frustrante e poco soddisfacente
- Gioco competitivo poco tattico
- Grafica e sonoro solo sufficienti
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