Bentornati ad un nuovo appuntamento della rubrica “Voce alle donne”, uno spazio interamente dedicato all’universo femminile. Oggi vi parleremo dell’acclamata serie tv The Handmaid’s Tale
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento di prodotti interamente dedicati alle donne: film, ma anche serie TV di grandissimo successo, che sono riusciti a portare sul piccolo e grande schermo alcuni dei “drammi” e delle difficoltà dell’essere donna. Per questo motivo, con la nostra rubrica “Voce alle donne”, vogliamo parlarvi di quelli che, secondo noi, sono i film e le serie tv che meglio rappresentano il mondo delle donne e le loro battaglie per la parità dei diritti.
In questo nuovo appuntamento della nostra rubrica analizzeremo la serie tv di successo The Handmaid’s Tale, basata sul romanzo distopico del 1985 Il racconto dell’ancella, dell’autrice canadese Margaret Atwood. Un thriller distopico appassionante, ricco di colpi di scena e in grado di commuovere e soprattutto di farci riflettere sulla nostra società.
Trama e trailer – The Handmaid’s Tale
The Handmaid’s Tale è ambientata in un imprecisato futuro in cui il tasso di fertilità è in calo. Dopo una guerra civile, il regime teocratico totalitario di Gilead prende il comando nella zona un tempo conosciuta come Stati Uniti d’America. La società è organizzata da leader uomini e divisa in nuove classi sociali, in cui le donne sono brutalmente soggiogate e non possono lavorare, leggere o maneggiare denaro.A causa dell’infertilità e del crollo delle nascite, le donne fertili, ribattezzate “Ancelle”, sono assegnate alle famiglie elitarie dove subiscono stupri rituali da parte del proprio padrone con lo scopo di dargli dei figli. Oltre alle Ancelle, gran parte della società è raggruppata in altre classi sociali. Le donne sono divise in gruppi contraddistinti da abiti di un colore specifico. Le “Ancelle” sono vestite di rosso, le “Marta” di grigio chiaro, le “Mogli” in varie tonalità di blu e il resto della popolazione di grigio. Le Mogli gestiscono la casa, aiutate dalle Marta che fungono da domestiche. Le Ancelle sono istruite da donne chiamate “Zie”, vestite in abiti color marrone scuro. La vita della popolazione è controllata dagli “Occhi”, una sorta di polizia segreta che opera per scovare i ribelli. The Handmaid’s Tale segue, in particolare, le vicende di June Osborne (Elisabeth Moss), ribattezzata Difred (ossia “di proprietà di Fred”), la quale viene assegnata alla casa del Comandante Fred Waterford e di sua moglie Serena Joy. Difred ricorda il tempo in cui era una donna libera, moglie e madre felice. Inizierà così la sua lenta ribellione contro il regime di Gilead per poter ricongiungersi con la sua famiglia.
Le donne messe a tacere – The Handmaid’s Tale
Le protagoniste di The Handmaid’s Tale sono le donne, che in questa nuova società altamente ritualizzata, sono state declassate e private di ogni mezzo di sostentamento (oltre che della loro dignità). Queste donne diventano delle burattine nelle mani degli uomini che controllano ogni aspetto della loro vita. Ma prima del golpe erano donne libere, lavoratrici con diritti e doveri: fumavano, uscivano con le loro amiche, andavano a letto con chi volevano. Tutto ciò è chiaramente inaccettabile nell’ultrareligiosa Gilead in cui lo scopo primario di una donna è quello di procreare, e quando non può farlo viene relegata ai margini della società. Le donne sono mutilate nello spirito e anche nel corpo, qualora disobbediscono. Si tratta di un’allegoria molto potente, che sicuramente ci porta a riflettere sul nostro ruolo nella società odierna e strizza sicuramente l’occhio a tutte quelle realtà in cui realmente le donne vengono trattate come proprietà degli uomini.
Un racconto femminile e femminista – The Handmaid’s Tale
Proprio come il romanzo di Margaret Atwood, The Handmaid’s Tale è un racconto intimo, femminile e femminista. In questa riuscitissima trasposizione, il volto delle protagoniste è affidato a delle magnifiche e superlative attrici. Elisabeth Moss è Difred ed è attraverso i suoi occhi – e i suoi ricordi – che osserviamo inerti le nefandezze di Gilead. L’attrice, grazie alla sua interpretazione magistrale, si è aggiudicata un Emmy Award e un Golden Globe proprio per il suo ruolo da protagonista. Al suo fianco c’è Yvonne Strahovski nei panni di Serena Joy, la moglie non fertile dell’uomo a cui Difred deve dare un figlio. Proprio il complicato rapporto tra le due donne è forse uno degli elementi più interessanti della serie. In grado di scontrarsi per poi spalleggiarsi, Serena e Difred condurranno la loro battaglia personale l’una al fianco dell’altra, ma, al tempo stesso, una contro l’altra. E infine non possiamo non citare la magnifica Alexis Bledel (Rory Gilmore) nel ruolo più intenso e importante della sua carriera. In The Handmiad’s Tale è, infatti, Emily Malek, compagna di passeggio di June. Aveva una moglie ed un figlio, Oliver, ed era una docente universitaria in biologia cellulare. Essere omosessuale è punibile con la morte o con i lavori forzati a Gilead, ma lei è stata risparmiata a causa della sua fertilità.
Perché vedere questa serie
The Handmaid’s Tale è sicuramente uno dei prodotti più interessanti del panorama televisivo degli ultimi anni. Anche se si discosta in parte dal romanzo della Atwood, la serie è in grado di fornirci tanti spunti interessanti sulle vicende narrate nel racconto. La storia è avvincente e appassionante, riesce a commuovere e a far nascere in noi una voglia di rivalsa. Impariamo a conoscere le donne di Gilead e ci sentiamo al loro fianco nella loro personale battaglia. Insomma, di The Handmaid’s Tale è una di quelle serie che proprio non potete perdervi.
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