Disney non crea opere, crea emozioni. Ecco quello che finalmente è tornato ad essere Beauty and the Beast
Nel 1757 una scrittrice francese di nome Jeanne Marie Leprince non sapeva che il racconto che stava per pubblicare la potesse rendere così famosa. Ma quello che veramente non sapeva era che quel racconto sarebbe divenuto un Colossal sopravvissuto ben 260 anni. Molto, però, lo dobbiamo alla Walt Disney Feature Animation, la compagnia di animazione della Disney che, a differenza della scrittrice francese, sapeva benissimo cosa stava creando.
Nel 1991 infatti, esce il film d’animazione La Bella e la Bestia e negli anni, soprattutto recentemente, in molti hanno provato a rievocare la magia creata per bambini. Molti hanno fallito ma per fortuna non il regista Bill Condon che, insieme agli scrittori e sceneggiatori Evan Spiliotopoulos e Stephen Chbosky, ha riportato la magia dell’animazione Disney ai suoi veri livelli.
Dall’animazione alla magia del live action
La Bella e la Bestia è il 30° classico Disney e uno dei film per bambini più visti e premiati al mondo. Se non lo avete mai visto ahimè, vi siete persi un pezzo importante di storia. I film Disney, o almeno la maggior parte, possono sembrare solo per bambini ma così non è. Stiamo parlando di film che insegnano veramente qualcosa, come per esempio non giudicare una persona dall’aspetto esteriore, peccato che porta il principe della storia a diventare una bestia.
Naturalmente adesso parliamo di un Live Action e non di un film d’animazione. In questo caso il film prende una piega diversa dettata dalla capacità degli attori di “diventare” un personaggio delle fiabe. Così sì tende a non aspettarsi molto: ti siedi in sala e cerchi di non rimpiangere l’acquisto del biglietto. Eppure la pubblicità è stata talmente tanta che le aspettative sono arrivate alle stelle. Il cast d’eccezione capitanato da Emma Watson (nei panni di Bella) ti porta a pensare che puoi aspettarti tanto. In effetti stiamo sempre parlando di attori come Luke Evans (Gaston), Josh Gad (Le Tont) e Ian McKellen (Tockins). Ecco, il film inizia, passano appena 5 minuti e tu già ti sei innamorato. Innamorato di una pellicola che già da subito crea emozione. Non parlo di quell’emozione che nasce dal rivedere uno dei film d’animazione migliori al mondo trasformato in live action con un tocco unico, ma parlo di quell’emozione che solo Disney sa creare, che sia per adulti o per piccini. E li ti rendi conto che non è un film per soli bambini.
La realtà del musical Disney
La prima nota positiva che si scorge fin da subito è l’impronta Musical data al film. La Disney ritorna sui suoi vecchi passi, lasciando così lo spettatore a bocca aperta. Lo spettacolo è assicurato e non solo quello! Se non siete Fan della Disney rimarrete comunque soddisfatti da come vengono accoppiate le vecchie canzoni alle nuove scenografie. Attenzione, la “scottatura” però è dietro l’angolo. Non tutti amano i musical e in pochi vogliono vedere un film al cinema che sia cantato. Beh, se siete tra queste persone allora vi assicuro che la pellicola avrà dei risvolti negativi per voi. In sala molte persone si sono lamentate del fatto che il film sia un vero è proprio musical su pellicola. “Troppe canzoni”, dicevano. Purtroppo non tutti sanno che tutti i film Disney della saga Rinascimento sono veri e propri musical d’animazione e La Bella e la Bestia fa parte di questa raccolta. Detto ciò, il film è un’opera d’arte e sarebbe difficile trovargli dei veri e propri lati negativi. In più, gli attori protagonisti si prestano eccellentemente alla trama musicale.
Effetti speciali di primo ordine
Ci si può aspettare solo il meglio dal colosso dell’animazione in termini di effetti speciali e infatti Disney non ci delude. Cominciamo da quello che ci è piaciuto di meno, ovvero la Bestia. Il personaggio è stato rimodellato sulla figura del film d’animazione del 1991. Visibilmente più giovane e meno possente, quando si ritrova nell’oscurità sembra un vero mostro ma alla luce del sole non ci incute molto timore. Anche Mrs. Bric, la “mamma tazza”, non era eccezionale. Vero il fatto che dovevano sembrare più realistici possibile, ma Chicco (il figlio) era fatta decisamente meglio. Passiamo invece a quello che ci ha veramente colpito, iniziando da Tockins. Il personaggio è magnifico: ogni lancetta, ingranaggio e rifinitura dell’orologio antico è messa in risalto dalla lieve luce creata dal suo più grande amico Lumiere. Le movenze del personaggio sono d’applausi! E vogliamo parlare di Lumiere? Il personaggio migliore del film, la cui animazione è stata realizzata divinamente. Ogni singolo tratto d’ottone che lo compone è rifinito come mai avrei immaginato di vedere e, la perfezione cercata nei minimi particolari, rimette in luce uno dei protagonisti della fiaba.
Non solo i personaggi! Gli effetti speciali inseriti nei momenti “musical” sono spettacolari. La scena della canzone “Stia con noi” dove Lumiere invita Bella a rimanere a tavola per cena è probabilmente la scena migliore del film. Tutti gli effetti speciali diventano la base portante della canzone, senza i quali avrebbe un impatto minore. Lo spettacolare luccichio d’oro che segue le scene principali, come la trasformazione della vecchia nella fata, colora lo schermo in modo unico. E poi c’è la rosa, ricostruita in modo magico e senza il solito luccichio accecante. La troviamo piena di paura e devastazione e il modo in cui i petali cadono e muoiono è sublime.
La sceneggiatura da Cartone Disney
Ogni film che si rispetti deve avere anche un contorno tutto dire. A tal proposito la Disney non vuole fare errori e riesce nell’intento. La sceneggiatura è magnifica: le case, il villaggio e tutto quello che circonda i protagonisti sono favolosi. Il loro carattere “cartonesco” rallegra la scena anche nelle fasi di buio e Disney in nessun modo ha cercato di attualizzare gli oggetti di scena. Tutto è tenuto sotto una luce fiabesca, mentre il castello è figlio del computer, la cui rivisitazione è più macabra del solito. Cadente e circondato da erbaccia, esso prende colore lungo tutta la narrazione fino a toccare l’apice con i suoi colori scuri e spenti poco prima dell’Happy Ending. Persino i vestiti rappresentano al 100% quelli disegnati per il film del 1991. Il vestito giallo con cui Bella è conosciuta in tutto il mondo è semplice e questo gli permette di dare un colore particolare alla scena del ballo.
Conclusione
Il film è realmente emozionante. Per i fan Disney è qualcosa di unico, rendendolo il remake migliore di sempre. L’unica pecca probabilmente, non voluta da Disney, è stato il doppiaggio (almeno in italiano). A mio parere alcune voci obbligate hanno rovinato la rivisitazione in italiano considerando che, molto probabilmente, le voci date sono state rese necessarie dalle scene cantate. In più sappiamo benissimo che determinati attori vengono doppiati sempre dagli stessi doppiatori per mantenere nello spettatore una determinata consapevolezza. Purtroppo questo ha limitato lo spessore emotivo che il film poteva trasmettere.
La voce della Bestia ad esempio, non è per nulla autoritaria e pesante e, il terrore che un mostro dovrebbe dare parlando, non esiste. Anzi, viene smorzato da una voce molto lieve, per niente riconducibile ad una bestia, cosa che non accade nella versione originale. In poche parole rivedere il film in lingua originale è pertanto un obbligo per ogni fan degno di essere chiamato tale. L’unica nota positiva del doppiaggio può essere vista solo in un senso, ovvero la possibilità di poter seguire le canzoni in italiano.
Insomma, a parte qualche piccolissima pecca, il film ci è piaciuto tantissimo. L’emozione è stata tanta, soprattutto grazie ad una rivisitazione pari all’originale portata a livelli magistrali. Il film è assolutamente da vedere e se non avete mai visto la pellicola d’animazione del 1991, che siate fan o meno, è d’obbligo rimediare.
Punti a favore
- Effetti speciali
- Perfezione nei personaggi reali e non
- Canzoni che sopravvivono per decenni
Punti a sfavore
- Doppiaggio non a livello del film
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