Deadpool è tornato, e con lui tutta l’ironia e l’esagerazione che ha contraddistinto il primo film, sarà riuscita Fox a regalarci un film migliore dell’originale? Vi basta leggere questa recensione di Deadpool 2 per saperlo
TITOLO ORIGINALE: Deadpool 2. GENERE: Cinecomic, Action, Demenziale. NAZIONE: USA. CAST: Ryan Reynolds, Josh Brolin, Zazie Beetz. DURATA: 119 minuti. USCITA CINEMA: 15/05/2018.
Il primo Deadpool fu una scommessa del tutto vinta da parte di Ryan Reynolds e dal suo team: per chi non lo sapesse Ryan ha sempre estremamente voluto un film degno di Deadpool, anche dopo il fallito esperimento con la comparsa in X-men Le Origini: Wolverine.
Fortunatamente Reynolds è stato testardo: ha cercato in tutti i modi di rilanciare Wade Wilson al cinema e nel 2016 ci riuscì con quello che rimane a tutt’oggi uno dei cinecomic con più personalità sulla piazza.
La forza del primo Deadpool fu proprio quella di realizzare un prodotto nuovo nel mondo dei cinecomics, presentando un protagonista del tutto fuori dalle righe e con un umorismo lontanissimo da quello per famiglie a cui ci ha abituato la Marvel.
Il film fu un successo e, come ogni successo che si rispetti, merita il proprio sequel con promesse ancora più alte: sarà riuscito il nostro mercenario chiacchierone a rispettarle con questo Deadpool 2?
Il mercenario chiacchierone atto due | Recensione Deadpool 2
Quasi come atto di amore verso se stesso, il secondo capitolo di Deadpool parte ancora una volta con una scena che dà il via a un flashback con cui capiremo cosa abbia fatto Wade appena dopo il primo film. Lo ritroviamo come un mercenario ormai famoso, che gira il mondo per qualsiasi tipo di assassinio su pagamento, e al suo fianco c’è ancora Vanessa suo grande amore e unico motivo per cui abbia ancora un luogo chiamato casa.
Dopo un incidente che lo segnerà profondamente, Deadpool cercherà un motivo per stare ancora al mondo, combattendo contro se stesso, in quanto i suoi poteri mutanti non gli permettono di morire. Wade troverà la sua ragione per andare avanti in un ragazzo mutante, con poteri legati al fuoco, costantemente in guerra con il mondo. Deadpool prenderà la decisione di aiutarlo, in quanto il ragazzo è l’obiettivo di Cable.
Cable (interpretato da Josh Brolin) è un mutante proveniente da un futuro, dove la sua famiglia è stata uccisa da una versione adulta e malvagia del ragazzo; Deadpool quindi cercherà in tutti i modi di convincere Cable che il ragazzo può essere aiutato evitando così di farlo diventare il criminale che, in futuro, gli ucciderà la famiglia.
Tagliamo subito la testa al toro: come succedeva per il primo Deadpool la trama è la parte meno riuscita. Il film cerca di avere un’impronta più dark e profonda, ma cade sempre nella banalità e non riesce a provocare nello spettatore quel senso di perdita e riscatto che vuole dare. Più volte si ha la sensazione che sia tutto solo un collante per le varie battute e gag e soprattutto tutti i punti cruciali della trama si risolvono in modo assai rapido e prevedibile.
La vera natura di Deadpool | Recensione
Sapete perché abbiamo subito detto del livello basso della trama? Perché tutto il resto è grandiosamente riuscito. Il mercenario chiacchierone è tornato sul grande schermo con 119 minuti di puro intrattenimento perfettamente miscelato tra gag, battute al limite del politcally correct e azione.
Insomma il cuore pulsante del primo Deadpool batte ancora più forte in questo seguito, Wade Wilson è ancora il mattatore incontrastato della scena: rompe la quarta parete, prende in giro chiunque (soprattutto Wolverine) e ogni momento è buono per citare, o prendere per i fondelli, altri brand cinematografici e non.
La scrittura è veloce e tagliente, c’è continua autoironia su se stessi in quanto personaggi e in quanto attori, ma la cosa più interessante è che in quello che sembra un prodotto del tutto comico si nascondono critiche pesanti all’industria, come i recenti scandali di disparità sessuale e di razza accaduti ad Hollywood.
L’introduzione di Cable funziona alla perfezione: se nei primi minuti potrebbe sembrare un villain taciturno e dal grilletto facile, con l’andare avanti della pellicola lo spettatore vedrà in lui un uomo spinto da alcune ragioni più che condivisibili, ma sopratutto un antieroe così diverso eppure così simile a Deadpool nella propria ricerca di una motivazione.
L’aggiunta di Domino d’altro canto vive di alti e di bassi: di per sè è un ottima aggiunta nel cast (per chi non lo sapesse Domino è una mutante col dono della fortuna, quindi qualsiasi cosa, faccia l’universo si metterà in moto per farla riuscire bene), ma si è forse tirato un pò troppo la corda nel darle come unica motivazione dell’entrata nel team “il sapere che l’universo la voleva lì”. Ne risulta un personaggio con ottime scene dedicate ma con un impatto nella trama deboluccio.
E il resto dell X-Force? Beh per quanto ogni personaggio riesca a regalare una risata, lasceremo a voi il compito di vedere l’impatto che avrà l X-force sul film, sarebbe veramente da codice penale spoilerarvi le loro gesta.
Se tutto ciò che vi abbiamo descritto finora è praticamente un level-up rispetto al primo Deadpool, Deadpool 2 trova il miglioramento più puro nelle scene d’azione. Le scene puramente action di Deadpool 2 sono un bel passo in avanti rispetto al primo film.
Il motivo principale è la presenza di David Leitch dietro la macchina da presa: David è il regista degli ottimi John Wick e Atomica Bionda, le scene d’azione, sopratutto quelle corpo a corpo, sono dunque il suo marchio di fabbrica. Il tocco di Leitch si sente e tutti gli scontri che coinvolgeranno Deadpool e Cable ne beneficeranno enormemente in quanto i due non perderanno occasione per darsele di santa ragione.
Chiudiamo il quadro tecnico elogiando un comparto sonoro ottimo, che trova il suo apice quando si piega del tutto al volere del protagonista: sì, Deadpool letteralmente chiamerà alcuni pezzi per fare da sottofondo ad alcune scene.
Ma purtroppo insieme ai pregi Deadpool 2 si porta dietro anche un difetto della prima pellicola, parliamo della CGI, che già si attesta su livelli mediocri per tutto il film, ma in una scena specifica potrebbe addirittura dare fastidio il livello toccato.
Deadpool 2: il Trailer | Recensione
Dovete quindi andare a vederlo? Assolutamente si, Deadpool 2 è puro concentrato di intrattenimento senza alcun tipo di barriera per famiglie, un prodotto che prende in giro voi, se stesso, altri film e non basterebbe una sola recensione per elencare tutti i personaggi citati nella pellicola.
Permangono ancora i soliti difetti che non gli permettono di erigersi a capolavoro, ma vedere Ryan Reynolds e Josh Brolin (che vi ricordo essere anche Thanos di Avengers: Infinity War) che si prendono in giro, mentre se le danno come non ci fosse un domani, con un pezzo dubstep in sottofondo , vale da solo il prezzo del biglietto.
Vi informiamo inoltre che questa recensione non è assolutamente stata pagata da Deadpool.
Punti a favore
- Deadpool
- Regia
- Ironia
Punti a sfavore
- Trama banale
- CGI
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