Bandersnatch, ultimo esponente del brand di Black Mirror arriva su Netflix con un obiettivo ben preciso: dare libera scelta allo spettatore
Titolo Originale: Black Mirror: Bandersnatch Genere: Fantascienza, Drammatico. Nazione: U.S.A, Inghilterra Regia: David Slade Cast: Fionn Whitehead Will Poulter Asim Chaudhry Durata: 90min (variabile a seconda delle scelte) Distributore: Netflix.
Dopo svariati rumor e un annuncio praticamente a 24 ore dall’uscita, è giunto su Netflix il tanto vociferato film interattivo che non poteva essere altro che un prodotto legato a Black Mirror.
Giunge così sugli schermi di tutti gli abbonati Netflix Black Mirror: Bandersnatch, un particolare film dove lo spettatore è chiamato a entrare direttamente in causa scegliendo che strada far intraprendere al protagonista delle vicende.
Un qualcosa che dunque sembra posizionarsi a metà strada tra un film e un videogioco, un esperienza del tutto nuova che pone l’accento su un particolare praticamente inedito.
Sarà riuscito il team di Black Mirror a donarci un’ esperienza degna di tale termine? Scopritelo scegliendo di continuare nella lettura.
Non molto Black Mirror
Stefan Butler è il protagonista delle vicende di Bandersnatch: aspirante programmatore di videogame nonchè ignaro burattino nelle mani dello spettatore.
Le vicende legate a Stefan partono nel giorno della sua grande occasione, ovvero quando ha finalmente la possibilità di presentare il suo videogioco, quel Bandersnatch che da il titolo al film, a una nota azienda di videogiochi.
Cosa mangerà Stefan quella mattina? Cosa dirà ai membri dell’azienda di videogiochi? Queste sono solo alcune delle scelte che sarete portati a compiere che indirizzeranno la trama su strade completamente opposte.
In questo paragrafo vogliamo soffermarci sulla trama vera e propria per poi analizzare il sistema e il peso delle scelte nel successivo.
Probabilmente il difetto maggiore di Bandersnatch risiede proprio nella trama. Per quanto i macrofiloni su cui l’impianto narrativo possa muoversi sono vari e dalle tematiche intriganti: si va, ad esempio, dalla teoria dei multiversi fino al significato stessa della libertà di pensiero.
Nessuno di questi risulterà mai del tutto chiaro o soddisfacente per lo spettatore e non solo, porta il prodotto Netflix anche a sganciarsi dai binari a cui ci aveva abituati la serie di Black Mirror, fatti di timore e ansia verso un futuro possibile, per deragliare su binari più orientati verso lo sci-fi puro.
Fortunatamente l’impianto narrativo è tenuto in piedi da alcuni personaggi davvero interessanti e una coppia di finali che sa veramente far riflettere.
Bandersnatch Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=UmS4W5BS0OU
Bandersnatch è un esperimento riuscito?
Veniamo dunque alla domanda cardine, il fulcro dell’intera esperienza, questo sistema di scelte funziona?
Qui il discorso si scinde in due strade come spesso capita durante la visione di Bandersnatch, da una parte abbiamo il sistema vero e proprio e dall’altra il significato che c’è dietro tale sistema.
Il sistema di scelte, per come presentato, è probabilmente troppo poco coraggioso per lasciare veramente il segno, spieghiamoci meglio.
Ogni qualvolta l’episodio vi chiederà di prendere una scelta dalla più banale alla più profonda, potrete continuare nella trama oppure “morire” e ripartire di nuovo da quel punto per selezionare una scelta diversa.
Ecco è questo che non funziona, sapere che il sistema vi porterà in automatico ad alcuni secondi prima, vi renderà uno spettatore passivo che non riflette sulle azioni che prenderà , perché “ehy tanto posso riprovare”.
Avremo preferito un “game over” più cattivo e che soprattutto ci facesse venire voglia di essere più attenti la prossima volta che avessimo incontrato un bivio di tale importanza.
D’altra parte il film del noto sistema di streaming ha un secondo fine, più celato ma che sicuramente innalza il valore qualitativo dell’opera, ovvero quel significato intrinseco di cui vi accennavamo prima.
Ogni tanto Bandersnatch vi parlerà , giocherà con voi, vi prenderà in giro, perché pensateci… in fondo quando mai avete il controllo su qualcosa?
Prendete una decisione che sulla carta sembra assurda? Bene, è un qualcosa che hanno scritto gli autori non voi, è un qualcosa di già prestabilito, già progettato.
Il finto senso di controllo e quello che ne consegue, sia esso nella vita reale che all’interno di un prodotto di intrattenimento, sono i veri punti di forza di Bandersnatch che lo rendono un prodotto unico e che vi farà riflettere nella post-visione.
Siete veramente arrivati fino al finale di questa recensione? Vedete? Sono io ad avere il controllo, sono riuscito a portarvi fin qui e farvi credere quello che voglio di Bandersnatch.
Lasciatemi terminare con un obbligo e non una scelta: guardate Bandersnatch!
E fatelo per quello su cui vi può far riflettere e non perché potete scegliere tra cereali e pancakes nei primi minuti di visione.
Punti a favore
- Buon esperimento...
- Personaggi
- Senso intrinseco
Punti a sfavore
- ...ma non del tutto riuscito
- Trame poco chiare
- Poco coraggio
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