Ascending Tide è l’ultimo DLC di The Elder Scrolls Online che apre il nuovo ciclo narrativo e in questa recensione andremo ad analizzarlo
Dopo un arco narrativo ben curato come Gates of Oblivion, il ciclo ricomincia. Legacy of the Bretons è il nuovo ciclo di The Elder Scrolls Online che si apre con il DLC Ascending Tide. Come ormai siamo abituati da qualche anno a questa parte, le prime espansioni portano solamente delle piccole novità, improntate principalmente a dare una leggera infarinatura dal punto di vista della lore. Questo DLC in particolare apre le porte al capitolo High Isle, il quale ci vedrà immergerci in un mondo del tutto nuovo e che dovrebbe portare grandi novità a Tamriel. Nell’attesa che venga rilasciato nel mese di giugno per tutte le piattaforme, vediamo in questa recensione di Ascending Tide come si è comportata la nuova espansione di The Elder Scrolls Online.
Nuovi contenuti, solita solfa
Ammettiamolo, ormai il modus operandi di Bethesda e Zenimax, per quanto calcolato possa essere, sta diventando leggermente ripetitivo. Sicuramente le ragioni che muovono gli sviluppatori a rilasciare un arco narrativo in quattro fasi sono ben comprensibili, però dopo diversi anni tutti noi giocatori ci saremmo aspettati qualche novità. Per quanto caratteristici possano risultare i dungeon introdotti, il contenuto risulta essere veramente insignificante, soprattutto se consideriamo che l’espansione costa 1500 crown, ovvero 12,99 €.
Certamente nessuno ci spinge ad acquistare questo pacchetto. Cominciare la storia dal capitolo principale di ogni anno non è controproducente. Tuttavia, per chi desidera conoscere pienamente ogni dettaglio che riguarda la lore e tutto ciò che riguarda il mondo di ESO, spendere quei soldi solamente due dungeon può risultare eccessivo dopo i vari cicli narrativi. Ascending Tide infatti introduce Coral Aerie e Shipwright’s Regret, due location ben realizzate sotto alcuni aspetti, che ci permetteranno di introdurci in Legacy of the Bretons.
Ovviamente questi due dungeon, come anche gli altri rilasciati negli anni, saranno disponibili solo dal livello 45. Non potrete dunque giocarli con dei personaggi appena creati, com’era prevedibile, e quindi ne sconsigliamo l’acquisto a chi ha appena avviato il gioco per la prima volta. Andiamo a dare uno sguardo più da vicino a queste due nuove location.
Coral Aerie – Recensione The Elder Scrolls Online: Ascending Tide
Il primo dungeon di cui vi parleremo è Coral Aerie, situato sulle isole di Summerset, nella parte più settentrionale. Tra le due proposte, questa è sicuramente quella che è meglio riuscita in fatto di atmosfera. Qui, dopo una breve immersione fra i colori sfavillanti che hanno caratterizzato le rigogliose ambientazioni di Summerset, avremo il compito di salvare Jakarn, un NPC già incontrato precedentemente nella storia principale. Durante la fase di salvataggio, incontreremo l’Ascending Order che ricoprirà un ruolo fondamentale durante il prossimo capitolo.
Da un punto di vista narrativo quindi, Coral Aerie è “più importante” rispetto a Shipwright’s Regret. I ritmi degli scontri sono ben dettati da combattimenti ben strutturati e nei nemici possiamo notare una buona caratterizzazione. Anche la gestione dei boss opzionali sembra esser stata curata meglio. Questi ultimi infatti sembrano avere una trama a sé che ci farà vivere al meglio la nostra avventura sotto ogni punto di vista, regalandoci varie storie fuse in un unico filone narrativo quasi completamente distaccato da quello di Coral Aerie.
Shipwright’s Regret – Recensione The Elder Scrolls Online: Ascending Tide
Il secondo dungeon incluso in questa espansione è invece Shipwright’s Regret. Contrariamente a Coral Aerie, questo dungeon ci ha leggermente delusi, non tanto per le meccaniche di gioco, quanto per l’ambientazione in sé. Sebbene goda infatti di alcune migliorie già viste con il precedente, come ad esempio i ritmi di gioco ben scanditi, la differenziazione applicata a Coral Aerie non risulta essere alquanto rispettata qui.
Anche in questo caso ci ritroveremo in una località marittima, ma la differenza è tutta nel tema che gli sviluppatori hanno deciso di adottare. Se con il primo siamo stati abituati a colori più vivaci, qui l’atmosfera è più cupa che mai, richiamando quasi quella che tanto ha caratterizzato Gates of Oblivion l’anno scorso. A guidarci in questa zona troveremo Za’Ji, il Khajiit che ci aveva tenuto compagnia nel DLC Dragonhold nelle terre di Elsweyr.
In compagnia di Za’Ji dovremo indagare sugli avvenimenti che stanno caratterizzando l’area in questione. Nulla di eclatante o innovativo sotto questo punto di vista. L’unica leggera differenziazione invece arriva con il boss finale del dungeon, regalandoci un po’ di varietà che tanto manca.
Un DLC a toni chiaro scuri
Siamo giunti alla fine di questa recensione sul piccolo DLC Ascending Tide di The Elder Scrolls Online ed è quindi arrivato il momento di tirare un po’ le somme. Come c’era da aspettarsi, l’espansione porta con sé due nuovi dungeon e poco più. Ascending Tide si pone come la giunzione fra i due archi narrativi Gates of Oblivion e Legacy of the Bretons. Ovviamente non poteva che essere altrimenti e a conferma di questa tesi troviamo due dungeon completamente differenti tra loro.
Sebbene accomunati da una location marittima come base, Coral Aerie e Shipwright’s Regret hanno tonalità cromatiche ben diverse fra loro che creano ambientazioni del tutto differenti. Buona è risultata invece la gestione dei ritmi di combattimento nel corso dei dungeon e ancor migliore la caratterizzazione dei boss secondari di Coral Aerie, che ci hanno saputo regalare delle storie nella storia.
Insomma, ancora un’occasione persa per il team di ESO che avrebbe potuto osare un po’ di più visti gli ottimi risultati di uno dei dungeon. Possiamo comprendere il fatto di non volersi discostare troppo da quelli che erano i temi cupi del precedente capitolo. Ciò offre un buon paracadute agli sviluppatori in caso di uno sviluppo non propriamente apprezzato dal pubblico. Tuttavia troppa monotonia, soprattutto su giochi molto grandi e “ciclici”, tende a stancare a lungo andare.
Per questa recensione su Ascending Tide di The Elder Scrolls Online è ormai tutto. Per non perdervi future news sul capitolo High Isle e tutto ciò che riguarda il mondo videoludico, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Punti a favore
- Coral Aerie
- Ritmi dei combattimenti
- Boss secondari ben strutturati
Punti a sfavore
- Ancora troppa monotonia
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