In questa recensione andremo a scoprire Blackwood, la nuova espansione di The Elder Scrolls Online. VarrĂ la pena acquistare questo DLC?
I Cancelli dell’Oblivion, Gates of Oblivion il nome dell’arco temporale in inglese, sono ormai aperti. L’ultima espansione del MMORPG di Bethesda è arrivata in pompa magna, regalando ai giocatori nuove avventure e qualche piccola novitĂ a livello di gameplay. Proprio come avvenuto per Greymoor, ha dunque inizio il vero viaggio nell’Oblivion dopo una piccola anticipazione arrivata con l’aggiornamento The Elder Scrolls Online: Flames of Ambition. Ma ne varrĂ veramente la pena aggiornare il titolo? Iniziamo questa recensione su Blackwood, il nuovo DLC di The Elder Scrolls Online.
I cancelli sono aperti
Sebbene con Flames of Ambition avevamo avuto quel piccolissimo assaggio di un ESO alquanto innovativo, ma con uno sguardo rivolto al passato, in Blackwood il passato non sarĂ solo un miraggio. I molti fortunati che hanno avuto la possibilitĂ di giocare a The Elder Scrolls IV: Oblivion si ritroveranno in ambienti veramente familiari. Sebbene non vi siano quei tanto famosi cancelli che abbiamo imparato ad amare e odiare allo stesso tempo, l’Oblivion così come lo conoscevamo ritorna in pompa magna, con luoghi terrificanti pronti ad accoglierci nella nostra avventura.
Insomma, sebbene l’innovazione rispetto ai precedenti capitoli la faccia da padrone, lo sguardo indietro – o in avanti temporalmente parlando secondo la storia dei vari capitoli – ad uno dei titoli piĂ¹ importanti di tutta la saga sicuramente è stata una mossa alquanto azzardata, ma al contempo azzeccata. Ritrovarsi in ambienti diversi strutturalmente, ma uguali stilisticamente sicuramente rievoca ricordi ben graditi che permettono ai giocatori di affezionarsi ancor di piĂ¹ a questo DLC.
Una storia oscura – Recensione The Elder Scrolls Online: Blackwood
Vero punto di forza di questa nuova espansione è sicuramente una storia avvincente fin dal primo istante. La regione si presta ottimamente come palcoscenico per questa nuova avventura. Inoltre si puĂ² notare fin da subito un’attenzione maggiore per la storia, i personaggi e i vari dungeon che incontreremo nel nostro percorso. Il notevole passo avanti si era giĂ notato con l’espansione precedente che aveva apportato due dungeon molto piĂ¹ “profondi” rispetto a quelli giĂ esistenti.
Il team di sviluppo è riuscito dunque a mantenere il livello ben alto e anzi, per certi versi, è riuscito addirittura a migliorarsi. Molti personaggi infatti sono stati studiati fino in fondo per adattarsi meglio alla storia, fornendo un’esperienza molto piĂ¹ convincente rispetto a quella degli altri DLC. L’ampia diversificazione fra gli stessi ci allontana dunque da una trama piatta e scialba. Ogni personaggio ha una profonditĂ a sĂ© che va a colorare e ampliare quella di una trama ricca di tradimenti e colpi di scena inaspettati.
Proprio da questo punto di vista gli autori si sono rifatti in parte anche a missioni giĂ viste in passato nei capitoli di TES. Alcune infatti richiamano, almeno in parte, le quest principali di Skyrim o lo stesso Oblivion. Sebbene quindi non vi sia un’originalitĂ assoluta per alcuni punti di vista, il mix è ben riuscito. Da spunti “passati” si sono quindi creati nuovi e importanti filoni storici, ognuno originale a modo suo.
Oltre ad un nuovo arco narrativo abbastanza corposo e alle simultanee miriadi di missioni, questo DLC porta con se altre importanti novitĂ . La prima fra tutte, quella piĂ¹ facile da scovare girovagando lungo la mappa, è la presenza di alcuni portali. Sebbene molto diversi da quelli che hanno caratterizzato il capitolo 4 della saga, questi ci riportano in un mondo di dolore e sofferenza ben strutturato a livello audiovisivo. Ma di questo ne parleremo nel prossimo capitolo di questa recensione su The Elder Scrolls Online: Blackwood.
Un altro importante ritorno – Recensione The Elder Scrolls Online: Blackwood
Fra i vari personaggi che incontreremo troviamo anche l’elfa arciere Eveli, conosciuta nei pressi di Blake Drake Villa, che ci accompagnerĂ quasi sempre durante la nostra avventura. Questo un po’ anticipa quella che è una delle meccaniche che maggiormente è mancata in questo titolo. Stiamo parlando appunto del sistema dei compagni. Diciamocelo, l’avventura in multiplayer invoglia sicuramente a giocare con altra gente, ma cosa succede se ci ritroviamo da soli? Sicuramente vagare in un mondo così ampio soli soletti puĂ², a lungo andare, risultare noioso.
Senza contare che gli scontri saranno ben piĂ¹ impegnativi e in alcuni punti sarĂ difficile progredire. I compagni quindi sono un ottimo supporto, sempre pronti a darci una mano in caso di necessitĂ . Con Blackwood sono giunti a noi due personaggi che potranno esser “reclutati” come nostri compagni di viaggio. Stiamo parlando di Bastian, un personaggio maschile di razza Imperiale e di Mirri, un personaggio femminile degli elfi oscuri.Â
Per poterli utilizzare dovremo completare le relative quest e solo in seguito saranno selezionabili, permettendo di sfruttare l’intero sistema che ruota intorno a loro. Infatti i compagni non saranno dei semplici burattini, pronti a seguirci e a combattere con noi. Gli sviluppatori hanno infatti implementato una serie di equipaggiamenti unici per poterli rendere piĂ¹ efficaci. A questi si aggiungono poi varie abilitĂ da sbloccare, la possibilitĂ di personalizzare le loro armature e le rispettive cavalcature e un “livello del rapporto” indicato tramite una barra che si alzerĂ o si abbasserĂ in seguito alle nostre azioni.
Inoltre vi sarĂ poi la possibilitĂ di poterli utilizzare come DPS, healer o dei semplici tank. Insomma, un sistema che sicuramente rivoluzionerĂ il modo di giocare. PerĂ² il tutto non puĂ² e non deve esser visto come una cosa innovativa. Meccaniche simili esistono giĂ da parecchio tempo su questo genere di giochi. Basti pensare a Neverwinter, un MMORPG rilasciato nel 2013 che giĂ da un po’ di anni aveva implementato queste dinamiche.
Non era infatti chiaro perché un titolo di questa portata come ESO non avesse ancora queste meccaniche, specialmente sapendo che il sistema dei compagni era presente già in titoli precedenti. Ma come si suol dire, meglio tardi che mai. A questo vanno aggiunti poi anche altri nuovi elementi. I già citati portali funzioneranno principalmente come quelli di Oblivion. Questi dovranno infatti esser richiusi, proprio come avveniva nel quarto capitolo. Tuttavia per farlo dovremo farci strada al loro interno fra orde di nemici e vari boss che caratterizzano ogni zona. Una volta sconfitti questi ultimi il portale potrà esser chiuso.
L’Oblivion attende
Siamo ormai giunti alla fine di questa recensione su The Elder Scrolls Online: Blackwood ed è quindi arrivato il momento di trarre le giuste conclusioni. La nuova espansione sicuramente è una fra le piĂ¹ meritevoli di elogi. Il suo sguardo al futuro trafigge il passato, prendendone il meglio e rimodellandolo a seconda della necessitĂ . Molte novitĂ introdotte infatti strizzano non poco l’occhio a vecchi capitoli della saga o a meccaniche giĂ conosciute in altri MMORPG.
Sebbene rimangano molti dubbi sul perché non si siano adottate alcune meccaniche già precedentemente, il comparto narrativo ci fa dimenticare di ogni inconveniente. La storia risulta essere infatti oscura e intricata con tanti colpi di scena pronti a incollarvi sulle sedie o sul divano. Importante è anche la location designata per questa espansione che si adatta perfettamente a quanto narrato. Importante è stata anche lo sviluppo dei personaggi, calibrato al punto giusto per dare maggiore profondità e unicità ad ognuno di essi.
Insomma, se volete aggiungere ulteriori ore di gioco alla vostra avventura, quest’espansione è quello che fa per voi. Per questa recensione su The Elder Scrolls: Blackwood è ormai tutto. Vi ricordo che il gioco è disponibile per PC, PS4, Xbox One e, da poco, anche per PS5 e Xbox Series X|S. Vi ricordiamo che su Instant Gaming potete trovare il gioco con il DLC leggermente scontati. Per non perdervi ulteriori news riguardanti l’universo videoludico, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Punti a favore
- Ambientazioni
- Storia avvincente
- Sistema compagni molto valido
- Implementazioni importanti...
Punti a sfavore
- ...ma non innovative
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