Tekken 7 è finalmente arrivato anche sulle piattaforme europee. Dopo una lunga attesa, durante la quale abbiamo potuto solo guardare ed invidiare i giocatori giapponesi, in europa è tornato il torneo del pugno di ferro
Il King Iron First Tournament 7 si è presentato con la promessa di portare a conclusione una saga lunga più di venti anni. La faida fra i Mishima, durata più di due decadi e che ci ha accompagnato lunga buona parte della nostra carriera da picchiatori videoludici, ha vissuto momenti di grande intensità e qualche buco narrativo di troppo. Ma con quest’ultimo capito, finalmente ogni tassello è andato a posizionarsi nel posto giusto.
La storia di Tekken era diventata praticamente inspiegabile. Colpi di scena e assurdità avevano attorcigliato il filo narrativo ma, con questo ultimo capitolo, un colpo di spugna fa sbrogliare la matassa
La trama di Tekken era ormai praticamente impossibile da capire a pieno, anche per chi come il sottoscritto ha giocato tutti i capitoli della saga. Quella che era partita come una faida familiare, anche se molto folcloristica ma comunque con un suo filo logico, si era trasformata in un qualcosa diverso. L’allontanamento dallo spirito narrativo della storia iniziale era palese a tutti e oramai si era persa ogni speranza di vedere concludersi degnamente questa saga.
Ma grazie al settimo capitolo della saga e grazie all’inserimento di un personaggio preso da Street Fighter, tutto ha ripreso le giuste forme. In Tekken 7 viene abbandonata la storia dei singoli personaggi e viene raccontata la storia della famiglia Mishima dai suoi albori fino alla sua degna conclusione. La modalità storia è strepitosa, che voi siate neofiti della saga o che siate lungimiranti giocatori del King Tournament.
Se fate parte della prima categoria sappiate che potrete godere di una storia che ha un inizio e una fine. Non ci sono se e non ci sono ma, ogni cosa è spiegata tramite un giornalista che a caccia di vendetta racconta in un articolo ogni parte della storia.
Se invece fate parte del secondo gruppo e siete magari anche un po’ nostalgici preparate i fazzoletti. Personalmente rivedere i filmati dei primi due o tre capitoli ha suscitato in me un senso di nostalgia profonda. Ricordare i momenti dove il comparto online non esisteva e i tornei erano fatti fra “i ragazzi del cortile” con la coppa fatta di bicchieri di plastica nastrati fra loro, ha suscitato in me una valanga di ricordi.
I buchi narrativi, le improvvisate con guerre fatte scoppiare per risvegliare creature mitologiche e altre castronerie del genere vengono messe da parte. Akuma (il personaggio di cui parlavo poc’anzi) ha un ruolo fondamentale nella trama e va a riempire in maniera tanto furbesca quanto geniale ogni piccola mancanza della storia. Anche Jin Kazama si fa da parte per far discutere i “grandi” e il risultato è a dir poco esplosivo.
Gli effetti dei colpi, delle combo e delle prese, come le stesse rage mode, non sono mai state così spettacolari!
In Tekken 7 un ruolo fondamentale viene giocato dall’aspetto grafico, dai suoi effetti di luce e dai suoi particellari. Ogni colpo ha un suo colore, ogni combattente una suo effetto e ogni urlo sarà differente.
I colori che vengono sfoggiati in questo settimo capitolo sono fantastici, come lo sono i classici fulmini di Kazuya o Jin. Lo stesso vale per i colpi di Nina Williams o Eddy Gordo. Senza menzionare tutto il roster, posso garantire che qualsiasi sarà il personaggio su cui ricadrà la vostra scelta sarà uno spettacolo vederlo combattere. Il tutto assume poi proporzioni epiche durante la campagna, dove l’aspetto tecnico mostra i muscoli e spreme per bene l’hardware della console (PS4 Pro in questo caso). Durante molte scene scriptate e in molti combattimenti, si potrà godere di effetti e scene capaci di mozzare il fiato.
Se si volesse per forza trovare il capello fuori posto, si potrebbe fare menzione alle pochissime interazione con le arene. Ma anche in questo caso si farebbe una critica sterile, in quanto è più una scelta di conservazione del gameplay della saga che una mancanza vera e propria.
Il frame rate è stabile come lo è il net-code. Anche se abbiamo riscontrato qualche piccolo problema nel riuscire al connetterci ad una stanza di lotta. Ma una volta entrati siamo riusciti a combattere fino a quando la stanza si è svuotata o le nostre retine hanno chiesto pietà
I filmati presenti nella modalità storia sono qualcosa di unico. Quindi anche se avete comprato il gioco per la sua componente online, vi invito vivamente a giocare tale modaità. In quanto sarebbe davvero un peccato perdere questi scontri e questi filmati davvero unici.
Il gameplay di Tekken 7 è tecnico ma accessibile. Il roster ben bilanciato e le componenti della lotta, fanno sì che non ci siano partite vinte o perse in partenza
In un picchiaduro il bilanciamento è fondamentale. Se qualche personaggio ha combo troppo facilmente eseguibili o mosse troppo forti si rischia di rovinare il gioco: i server si popolano di solo due o tre combattenti e il titolo finisce sugli scaffali dei videogiocatori troppo in fretta.
In Tekken 7 questo non succede. Ogni combattente ha un nutrito arsenale di mosse da mostrare, utilizzare e sfoggiare. Le combo più complicate, come è giusto che sia, infliggono molti danni ma sono difficilmente concatenabili e possono essere interrotte con delle parate o delle fuggenti prese di posizione che muovono il personaggio in obliquo sullo schermo. Ma sarà difficile anche parare ogni colpo, in quanto come al solito ci saranno colpi bassi, alti e medi oltre alle innumerevoli modalità che si possono utilizzare nel rialzarsi dal suolo. Oltretutto ci sono anche le rage mode. Combo che una volta andate a segno saranno inarrestabili e che potranno ribaltare l’esito di un round. Ovviamente le rage mode non saranno utilizzabili in continuazione ma solo una volta per round e solo dopo essere rimasti con meno del 20% di punti vita.
L’inserimento di Akuma ha apportato a Tekken un personaggio in più, capace di lanciare attacchi a distanza. Se infatti prima solo Kazuya e Jin nella loro forma demoniaca potevano lanciare attacchi ad’area in grado di infliggere danni, ora troviamo anche il personaggio di Street Fighter a fargli compagnia. Ma niente paura gli “zonder” (giocatori che puntano tutto su questi tipi di attacchi) non avranno vita facile in quanto questo genere di attacchi è molto difficile da utilizzare e lo è ancora di più riuscire a portare a segno il colpo. Stesso discorso vale per le “prese” che non causeranno moltissimo danno e potranno essere facilmente ribaltate a vostro favore, ovviamente a patto di premere il tasto giusto nella finestra di inizio mossa. Stesso discorso per i contraccolpi che, se inseriti dopo una schivata, aggiungeranno un bonus al danno procurato al vostro avversario.
Dal Giappone con l’armadio… un’aspetto tanto effimero quanto divertente è la possibilità di personalizzare i personaggi
In Tekken 7 è presente anche una modalità VR che perlopiù serve per la personalizzazione dei personaggi. Ma, fatta la dovuta menzione a questa modalità con visore, passiamo ad elogiare la possibilità di personalizzare i nostri combattenti con un feed davvero “oriental oriented”.
Durante le partite online non riuscirete a trovare due personaggi uguali. La possibilità di personalizzare il roster è infinita. Occhiali da sole, da vista, cappelli a forma di ranocchia, giacche, maglie e pantaloni sono solo una minima parte di quello che si può modificare di ogni personaggio.
Per sbloccare gli indossabili esistono due modi. Il primo è quello di acquistare gli oggetti con i crediti ottenuti durante le battaglie (indifferentemente da online, storia o qual si voglia modalità). I crediti vi verranno regalati in abbondanza e in un paio d’re di gioco potrete rifare il look ad un personaggio da voi scelto. Il secondo modo è quello di partecipare ad una sorta di modalità sopravvivenza che, oltre a intrattenervi con scontri normali, turbo (al doppio della velocità) e danni doppi, vi darà la possibilità di ricevere scrigni contenenti oggetti per agghindare il vostro lottatore preferito. Stesso discorso vale per i banner, le barre vita e tutto quello che vi passa per la mente.
Ovviamente lo stile orientale qui prende il sopravvento e presto sentirete l’impulso di andare a disputare i vostri scontri online con un orologio gigante sulle spalle o con un piatto di spezzatino giapponese come copricapo.
Questo sembra l’anno dei grandi ritorni. Dopo la bella sorpresa di Final fantasy XV anche Tekken 7 ci sorprende con un ritorno alle origini in pompa magna
Tekken 7 ha fatto capolino in un momento non troppo prospero per il genere dei picchiaduro, oltre ad Injustice 2 non sono molti i titoli che possano gridare al capolavoro in questo settore. Tuttavia questo settimo capitolo del torneo del pugno di ferro riesce nel suo intento, è un esperienza da fare assolutamente. Che voi siate neofiti del genere o giocatori smaliziati questo gioco è davvero consigliato. La sua trama portata finalmente a compimento, il bilanciamento ben ripartito e la sua spettacolarità rendono senza dubbio Tekken 7 il re dei picchiaduro.
Quindi che aspettate? Get ready for the next battle!
Punti a favore
- Una trama godibile che si conclude in maniera epica
- Bilanciamento dei personaggi ottimo
- "Tecnico" ma accessibile
Punti a sfavore
- Difficoltà altalenante in modalità storia
- Poca interazione con le mappe di gioco
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