In questa recensione vi parleremo di Cult of the Lamb, il particolare ibrido tra gestionale e action roguelike sviluppato da Massive Monster e pubblicato da Devolver Digital
Cult of the Lamb è un gioco ibrido tra gestionale e roguelike d’azione sviluppato da Massive Monster e pubblicato da Devolver Digital. In questo titolo vestirete i panni di un agnello sacrificale che dopo la sua morte ritornerà in vita per fondare un culto pagano e sconfiggere i nemici del suo dio. Una premessa di questo tipo sarà sicuramente riuscita a farvi interessare a Cult of the Lamb ma, se volete saperne di più prima di giocarlo, in questa recensione potrete trovare un’analisi approfondita del gioco.
La nascita di una setta
Come vi abbiamo già anticipato Cult of the Lamb nasce dall’unione di due generi molto diversi e per prima cosa vi parleremo della componente gestionale. All’inizio della vostra partita vi verrà affidato il Sacred Ground, un piccolo appezzamento di terra incolta su cui dovrete far sorgere il vostro culto. In questo luogo potrete utilizzare materiali per costruire tante strutture fondamentali a far crescere la setta, come ad esempio miniere, templi e campi coltivabili. Creare da zero tutte queste cose però non è un lavoro per una sola persona e di conseguenza dovrete fare affidamento sui follower.
I follower rappresentano la risorsa più importante di tutto Cult of the Lamb e per fortuna nel corso della vostra partita avrete numerose occasioni di reclutarne di nuovi. Queste ignare pedine sono completamente assoggettate al vostro servizio e lavoreranno per voi incessantemente ogni giorno. I follower possono svolgere tantissimi lavori diversi, come ad esempio raccogliere materiali, costruire, coltivare, pregare (aspetto di cui parleremo meglio in seguito) e così via. Tutto quello che dovrete fare per mettere al lavoro i vostri seguaci sarà dare loro un ordine e, in caso serva, aver costruito la struttura necessaria per assegnare loro quel compito.
Purtroppo però i seguaci non sono completamente autosufficienti e ognuno di loro avrà i propri bisogni. In particolare tutti i vostri follower avranno bisogno di cibo e di un posto dove dormire, e sarà compito vostro fornirglieli. In più i cultisti sporcheranno molto nel corso della giornata e se non pulirete a fondo la zona potrebbero verificarsi delle epidemie. Se non soddisferete le necessità del vostro gregge i follower potrebbero finire col morire, abbandonare il culto o addirittura danneggiare le vostre strutture.
Abbattere gli infedeli – Recensione Cult of the Lamb
Adesso invece è il momento di parlare della componente roguelike. In ogni momento della giornata avrete la possibilità di lasciare la sede del vostro culto e dirigervi verso le terre della Old Faith, cioè quattro aree governate da altrettanti vescovi ostili al vostro credo. Per raggiungere il vostro obiettivo finale e liberare il vostro dio dovrete sconfiggere tutti i vescovi, e per farlo sarete costretti ad avventurarvi diverse volte nei loro domini fino a quando non decideranno di uscire allo scoperto. Inoltre esplorando queste zone potrete entrare facilmente in possesso di grandi quantità di risorse come materiali, cibo e addirittura nuovi follower. Questi luoghi però pullulano di pericolose creature ostili e cultisti nemici, quindi per esplorarli sarete costretti a combattere.
Il combat system di Cult of the Lamb è abbastanza basilare. Di base il vostro protagonista sarà sempre equipaggiato con un’arma melee con cui potrete eseguire una serie di attacchi molto semplici, con un’incantesimo che potrebbe avere effetti offensivi oppure di supporto, e in più potrete evitare i colpi dei nemici schivando al momento giusto. Le sezioni di dungeon crawling però vengono rese interessanti grazie alla presenza di tanti elementi tipici dei roguelike. Ad esempio i livelli saranno sempre generati casualmente ed esplorandoli potrete imbattervi in tesori, equipaggiamenti, nemici ed eventi sempre diversi. Anche le armi e gli incantesimi sono casuali, quindi durante una partita dovrete adattare il vostro stile di gioco in base agli equipaggiamenti trovati. Inoltre esplorando potrete imbattervi nelle carte dei tarocchi, potenti oggetti magici che vi daranno dei bonus passivi per tutta la durata del livello.
Migliorarsi con la preghiera – Recensione Cult of the Lamb
Come accade in molti roguelike anche Cult of the Lamb possiede un sistema di progressione che permette di sbloccare nuovi oggetti, ma in questo caso è legato principalmente al lato gestionale. Nel corso del tempo infatti i vostri follower pregheranno presso l’altare del sacred ground per generare devozione. Una volta che avrete ottenuto abbastanza devozione potrete sbloccare delle nuove strutture oppure potenziare alcune di quelle che già avete per ottenere risultati migliori.
La devozione però non è l’unica cosa che vi permetterà di potenziare il vostro culto. Esplorando i dungeon e completando le richieste dei vostri followers potrete infatti entrare in possesso di frammenti delle tavole dei comandamenti. Una volta che avrete ottenuto tre di questi oggetti potrete emanare una nuova dottrina, cioè una sorta di legge che i vostri seguaci dovranno seguire. Alcune dottrine vi permetteranno di guadagnare denaro giornalmente sotto forma di offerte, altre potrebbero rendere più semplice soddisfare i bisogni del culto, mentre altre ancora potrebbero cambiare il modo in cui i follower reagiscono ad eventi particolari come la morte. Questi comandamenti renderanno l’intera setta molto più produttiva e allo stesso tempo contribuiranno a rendere unica la vostra partita.
I miglioramenti per il culto sono quelli più numerosi, ma per fortuna non sono gli unici. Ogni giorno infatti potrete tenere un sermone all’interno del vostro tempio per ottenere potere dei vostri follower, ottenendo così potenziamenti che vi saranno utili all’interno dei dungeon. Ad esempio è possibile sbloccare nuove tipologie di armi, nuove magie, miglioramenti per gli equipaggiamenti e così via. Inoltre potrete anche utilizzare i cuori strappati ai vescovi morti per ottenere potenziamenti potentissimi e potrete anche completare le quest degli NPC per ottenere frammenti di amuleti che vi consentiranno di sbloccare dei mantelli che offrono allo stesso tempo sia dei bonus che dei malus.
Un problema di bilanciamento – Recensione Cult of the Lamb
Sin dai primissimi minuti di gioco Cult of the Lamb riuscirà a tenervi incollati allo schermo per ore ed ore. Inizialmente i dungeon saranno impegnativi e gestire il culto richiederà tempo e dedizione, ma dopo diverse ore inizieranno a sorgere delle problematiche. Se giocherete Cult of the Lamb nel modo in cui è inteso, cioè alternando in maniera saggia la gestione del culto all’esplorazione dei dungeon, vi ritroverete presto a non avere più alcun bisogno di impegnarvi.
Una volta che il villaggio sarà autosufficiente potrete infatti iniziare a reclutare senza problemi sempre più follower che contribuiranno a velocizzare davvero molto il potenziamento del vostro PG. Inoltre in questa situazione i lati negativi legati dell’accumulare troppi follower non saranno affatto così punitivi come potrebbe sembrare, dato che malattie, morti e seguaci ribelli non porteranno mai nulla di più di qualche fastidio. A causa di tutto ciò vi ritroverete con un culto fiorente che avrà bisogno solo di una manutenzione minima e con un personaggio estremamente forte che non avrà problemi a completare anche i dungeon più avanzati, rendendo le fasi più avanzate del gioco un po’ noiose.
Uno stile unico – Recensione Cult of the Lamb
Di sicuro non serve sottolineare quanto sia splendida la componente artistica di Cult of the Lamb. Il gioco possiede uno stile estremamente carino e colorato che, oltre ad essere davvero bello da vedere, riesce a dare ulteriore risalto al titolo grazie al netto contrasto che crea con le sue tematiche molto più cupe. Inoltre Massive Monster ha fatto un ottimo lavoro anche per quanto riguarda la colonna sonora. Giocando a Cult of the Lamb infatti avrete la possibilità di ascoltare tantissime OST di qualità che contribuiranno ad immergervi nel particolare mondo di gioco.
Per quanto riguarda il comparto tecnico invece non c’è molto da dire. Il gioco è abbastanza leggero e di conseguenza riesce a mantenere delle performance molto buone anche sui PC di fascia media. Purtroppo però al momento Cult of the Lamb sembra soffrire di un serio problema di bug. Nel corso della nostra prova infatti abbiamo avuto davvero tantissimi problemi che complessivamente hanno danneggiato la nostra esperienza. Ci siamo imbattuti in caricamenti infiniti, nemici che finiscono in luoghi irraggiungibili, costruzioni impossibili da rimuovere e così via. Fortunatamente non abbiamo riscontrato alcun bug particolarmente grave, ma nel complesso tutti questi piccoli problemi ci hanno procurato non pochi fastidi.
Conclusione
Adesso è arrivato finalmente il punto della nostra recensione in cui tiriamo le somme su Cult of the Lamb. Massive Monster è riuscita a creare un gioco ibrido che riesce a divertire sia i fan dei gestionali che quelli dei roguelike, senza però spaventare chi non apprezza entrambi i generi. Oltre ad essere molto soddisfacente, la gestione del culto è abbordabile anche per chi non ha mai provato un gestionale in vita sua e le sessioni di dungeon crawling sono tanto divertenti quanto immediate. Gli unici problemi del titolo sono una mancanza di bilanciamento e una grande abbondanza di bug, ma nel complesso questi difetti non vanno a danneggiare troppo Cult of the Lamb, che resta un titolo davvero ottimo e adatto ad ogni tipologia di giocatore.
Cult of the Lamb è disponibile ora per PC, PS4, PS5, Nintendo Switch, Xbox One e Xbox Series X | S. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK. Inoltre, in caso vogliate acquistare qualche gioco ad un prezzo vantaggioso, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tante offerte presenti su Instant Gaming.
Punti a favore
- Componente gestionale ricca e soddisfacente
- Componente roguelike immediata e divertente
- Artisticamente splendido
Punti a sfavore
- Ha dei problemi di bilanciamento
- Soffre a causa di numerosi bug
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