World of Warcraft ha una comunità in Italia che in 12 anni di storia si è aggregata sempre più su Facebook, ma che adesso affronta una fase di grande difficoltà
Fondato nel 2008 da Gabriele Fara, il gruppo di World of Warcraft Italia inizia a radunare i fan del re dei MMORPG sin dai tempi di Burning Crusade. Inizialmente il gruppo viene interamente gestito da Gabriele e conta poche centinaia di membri; tra loro già si individuano alcune figure che sarebbero poi diventate zoccoli duri della comunità negli anni a venire. Non si può parlare certamente di una comunità ampia, ma, come tutte le cose agli inizi, gli utenti tendono a conoscersi e riconoscersi più facilmente.
Benvenuti alla storia della comunità di World of Warcraft in Italia
World of Warcraft Italia, storia della comunità | Gli sviluppi
Negli anni seguenti la comunità di World of Warcraft Italia continua a crescere, e i numeri del gruppo iniziano a diventare più interessanti; a quel tempo va diffondendosi la pratica per i gamer in generale di cercare forme di aggregazione sui social, che all’inizio degli anni Dieci conoscono la loro ascesa. In quegli anni il gruppo supera i duemila membri e la comunità deve per forza iniziare a darsi delle regole chiare; questo passaggio è fondamentale per affrontare i problemi di ogni gruppo che cresce oltre la dimensione familiare, per così dire. Nel 2012 la Blizzard rilascia finalmente la versione in italiano del gioco con server dedicati e questo sicuramente spinge i giocatori del Belpaese ad aggregarsi ancor di più .
Il 2015 come l’anno della svolta
Per aiutarlo a gestire numeri che crescono in maniera sempre più ripida, Gabriele chiede a chi vi scrive di affiancarlo nell’amministrazione della comunità. In due ci sforziamo di tirare a lucido l’immagine del gruppo in generale, essere più reattivi, attenti, formulare un regolamento preciso e in generale dedicare tempo ai membri di WoW Italia. I risultati non tardano ad arrivare e il gruppo inizia a crescere ad un ritmo medio di oltre 2000 persone all’anno; ciò avviene anche grazie a politiche di gestione, concorsi e iniziative che offrono motivi validi per vivere attivamente la comunità.
Il 2018 e le celebrazioni per il decennale
Ottobre 2018 rappresenta il decimo compleanno della comunità di World of Warcraft in italia; per celebrare questa occasione, lo staff, che nel frattempo è più che raddoppiato nel numero, decide di organizzare una serie di serate dal vivo per riunire tutti i giocatori attraverso la Penisola. Organizziamo tornei, concorsi, giochi da tavolo, mangiate e bevute e viviamo davvero la comunità, confermando la tendenza di World of Warcraft ad aggregare fisicamente le persone (come accade grazie al sistema di Gilde). L’iniziativa è un successo e l’interesse della comunità ci convince a portare il numero di tappe da tre a quattro.
World of Warcraft Italia, l’improvvisa difficoltà
In questi due anni, nonostante l’espansione corrente non abbia generalmente incontrato il favore dei giocatori, la comunità italiana continua a crescere, oltrepassando quota 16000 iscritti; in questo modo si conferma un unicum nel panorama italiano, continuando a essere una piattaforma imparziale e a disposizione di tutti. Questo almeno fino a Venerdì 5 Maggio 2020: la sera di questa giornata improvvisamente e inaspettatamente l’algoritmo di Facebook oscura il gruppo, lasciando a brancolare nel buio migliaia di giocatori. Molti di essi ritengono di essere stati bannati e scrivono agli amministratori, spaesati a loro volta; allo stesso modo, i content creator italiani si trovano senza la principale e più affidabile vetrina a loro disposizione e nessuno può più vivere quella comunità costruita in dodici anni di lavoro.
Le motivazioni dietro all’azione di Facebook
Al momento in cui scrivo l’articolo, la motivazione addotta da Facebook sembra essere legata alla violazione di copyright dell’immagine di copertina del gruppo; essa tuttavia non è altro che l’immagine dell’espansione corrente, dunque materiale decisamente sdoganato e sfruttato da ogni tipo di content creator, pagina e gruppo fanmade, su Facebook e fuori da Facebook. Per questo motivo, pur dovendo ancora far luce definitivamente su quanto accaduto, è verosimile che si sia trattato di un vizio dell’algoritmo di Facebook.
Qual è il futuro della comunità di World of Warcraft in Italia?
Al momento la speranza è di sbloccare il gruppo principale quanto prima. La vita della comunità comunque continua sui gruppi satelliti istituiti in questi anni, che, per quanto non altrettanto numerosi, offrono interessanti contenuti di nicchia, come ad esempio un concorso di trasmog, attualmente in corso.
Nel frattempo è stato creato un gruppo secondario in cui ricevere gli aggiornamenti sullo stato dei lavori e dove rimanere a contatto con il resto della comunità, per quanto in scala ridotta; se chi legge è interessato, può trovare il gruppo in questione qui.
Ricordiamoci che dopo ogni wipe, c’è sempre il respawn!
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