Da che parte si dirige la nostra società ? Difficile dirlo ma siamo certi che il video e tutto il mondo che riguarda l’editing, la post-produzione o la registrazione saranno business cruciali per l’intera economia
La nostra nuova vita in casa, lontani da uffici ed istituti scolastici, ci ha portati a prendere confidenza con strumenti digitali che solo un anno fa utilizzavamo raramente. Questo cambiamento ha portato numerose conseguenze sul piano sociale, economico e persino sanitario, per non parlare di quello ambientale. Stare in casa, dopotutto, ci ha fatto comprendere che non è poi così necessario buttarci nel traffico ogni giorno per raggiungere l’ufficio.
Al tempo stesso, vederci proiettati sugli schermi, ha spinto molte persone a prendere consapevolezza dei difetti del proprio volto. Insomma la nostra nuova vita in smart-working ha creato nuove abitudini, nuove esigenze e nuovi consumi per i quali, oggi, vorremmo lanciarci in una breve riflessione. Prima di procedere vediamo quali sono i numeri dello smart-working e dell’educazione a distanza per capire la dimensione di impatto sul tessuto sociale.
Il lavoro da remoto in Italia
Il Sole24Ore pubblicava a settembre 2020 un interessante rendiconto sul lavoro da remoto in Italia per il quale apprendiamo che, tra i maggiori vantaggi riscontrati da chi studia o lavora a casa, vi è un risparmio di tempo e denaro sui costi di spostamento e una maggior soddisfazione a livello di work-life balance. Per il 58% degli intervistati il lavoro continuerà da remoto anche per tutto il 2021 mentre, solo il 26% tornerà in ufficio o in sede.
Il Governo, a tale proposito, ha pubblicato un osservatorio permanente che aggiorna i dati sul lavoro da remoto in Italia e, dall’ultimo check, risulta che il picco di lavoratori a casa si è riscontrato nel mese di maggio. Più della metà degli impiegati, dunque, lavora dal proprio PC a casa, senza contare le migliaia di studenti che proseguono infelici la Didattica a Distanza.
Vantaggi e conseguenze
In un quadro del genere le note positive riguardano l’abbattimento delle emissioni di combustili fossili nell’atmosfera, senza contare la riduzione dell’inquinamento acustico dovuto al traffico urbano. Le strade sono più libere e la macchina sembra servire sempre meno. Parallelamente aumenta chi necessità di muoversi e fare attività fisica per compensare le ore seduto al PC, magari in sedie non adatte come quelle che solitamente sono fornite in ufficio.
Inoltre la possibilità di avere maggior tempo a casa ha migliorato la qualità del sonno e la gestione delle mansioni domestiche tra cui, per l’appunto, anche la cura del proprio corpo. Sarà per questo, forse, che sempre più persone hanno deciso di sfruttare il web come strumento di formazione, comunicazione e guadagno? Sicuramente la risposta è positiva se confrontiamo i dati di fatturato degli e-commerce, l’esplosione dei corsi online e il grande boom dei tutorial di tutti i livelli e ambiti di applicazione.
La nuova centralità del video
Ecco quindi che il video e la ricerca di software, come Movavi, assumono una nuova centralità per i consumatori. Dal momento che le nostre attenzioni sono concentrate online il formato video diventa uno dei migliori strumenti per comunicare alla rete. Le persone hanno preso maggior fiducia verso il web e sono sempre alla ricerca di programmi per registrare desktop o di programmi per registrare da webcam ma non solo. Il video diventa uno strumento di popolarità , offre possibilità di guadagno e distrae dalla routine che si viene a creare tra le quattro mura. Guardare video online, oggi, è un po’ come i pomeriggi trascorsi davanti alla TV con la differenza che il palinsesto è infinito e che da smartphone o da PC possiamo trovare praticamente di tutto.
In particolare abbiamo sviluppato una forte propensione per insegnare e apprendere online, così che le persone hanno concentrato la propria attenzione sulla ricerca dei migliori programmi per registrare lo schermo, grazie ai quali creare corsi accurati e interattivi. La nuova centralità assunta dai contenuti video è in naturale proseguimento rispetto all’epoca pre-covid, durante la quale molte realtà puntavano grosse risorse sulle strategie di video-marketing. Magari il fatto di stare lontani dagli altri e di aver ridotto drasticamente i contatti con le persone ci spinge a compensare questa mancanza attraverso la video-chiamata o la visione di contenuti multimediali sotto forma di video. Se già prima del Covid questo formato risultava tra i più popolari per consumatori, algoritmi e motori di ricerca oggi l’effetto si è decisamente moltiplicato. Da che parte si dirige la nostra società ? Difficile dirlo ma siamo certi che il video e tutto il mondo che riguarda l’editing, la post-produzione o la registrazione saranno business cruciali per l’intera economia.
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