La piattaforma TheFork è una delle più utilizzare per prenotare il ristorante. Durante questo periodo di graduale ripresa alla normalità uno strumento così potente e versatile è utilissimo per gestire in maniera flessibile le prenotazioni e anche tener traccia dei clienti. Con questa intervista andremo a capire meglio come funziona e quali siano le potenzialità di questa applicazioni
Stiamo assistendo ad una graduale, ma costante ripresa della vita normale. Con il mese di giugno però ci sarà una importante svolta: molte regioni potrebbero passare in zona bianca che implica l’assenza di coprifuoco e limitazioni alle aperture, anche se la mascherina ci accompagnerà per tutta l’estate probabilmente. Comunque sia potremo presto goderci una bella cena o una pizza in santa pace ovviamente dopo aver prenotato un tavolo per evitare sovraffollamenti. Per prenotare un ristorante TheFork è uno strumento potentissimo che ci permette ad esempio di conoscere in anteprima prezzi e menù, inoltre permette ai ristoratori di organizzare al meglio i clienti all’interno del locale. Ma per capire a fondo come funziona la piattaforma di TheFork e come può aiutarci in questa transizione verso la normalità, abbiamo parlato con Andrea Arizzi, Head of New Business Italy, France and Belgium, portavoce TheFork per l’Italia.
La ripartenza con TheFork | Intervista ad Andrea Arizzi
È passato circa un mese dalla riapertura dei ristoranti. Ora possiamo trarre le prime conclusioni: che cosa ci possono dire i dati di The Fork sulle prenotazioni? Confermano o smentiscono un ritorno alla normalità?
Non si può ancora parlare di ritorno alla normalità, perché ci sono misure di contenimento che limitano la capacità dei ristoranti e che sono ancora necessarie per tutelare la sicurezza sanitaria e di conseguenza evitare altri lock-down. D’altra parte, c’è voglia di uscire e la domanda di tavoli al ristorante è forte e stabile. A tre settimane dalla riapertura e con il 46% dei ristoranti riaperti, il settore della ristorazione sta riprendendo la sua attività. Un trend incoraggiante se si pensa che ad oggi a offrire servizio al tavolo sono solo i ristoranti con spazi all’aperto. Con l’allentamento del coprifuoco grazie alle prenotazioni dalle 21 in poi si può stimare un aumento dei coperti del 35%, destinato a crescere con le riaperture al chiuso dal primo giugno. Dal punto di vista dei consumatori, la voglia di tornare a vivere esperienze al ristorante è fortemente presente: nella settimana appena conclusa rispetto ai primi 7 giorni di riapertura si è osservato un aumento delle prenotazioni in Italia pari al 36% e sono il 75% in più rispetto a maggio 2020. La crescita delle prenotazioni dal 26 aprile a oggi è più marcata in Piemonte, dove sono aumentate del 62%, seguito dalla Lombardia con un aumento del 48%. Anche in altri paesi europei il trend è positivo: nelle ultime settimane le prenotazioni su TheFork sono cresciute del 44% in Regno Unito, del 23% in Svizzera e del 10% in Spagna.
Perché The Fork può essere uno strumento fondamentale in questa fase di ripartenza?
TheFork aiuta i ristoranti nella riapertura grazie alle funzionalità avanzate del nostro gestionale TheFork Manager, che permette di ottimizzare le prenotazioni e la gestione della sala attraverso l’apposita pianta. Tutto è digitalizzato – quindi anche l’agenda delle prenotazioni – nella quale si possono inserire i dettagli dei clienti, così utilizzabili per i recall al fine di evitare i no-show e per l’eventuale tracciamento dei contagi. Non solo. Grazie alle sue “vetrine” al cliente ovvero l’app TheFork, Tripadvisor e molti altri siti Partner i ristoranti presenti su TheFork beneficiano di azioni di marketing che danno slancio alle riaperture. Si va da quelli “inclusi” nella presenza su TheFork in automatico: scheda con foto e menù, campagne sui maggiori motori di ricerca e social media, attivazioni CRM su milioni di utenti nel mondo, passaparola virtuoso che si genera con le recensioni, ufficio stampa TheFork, campagne di comunicazione sui social, strumenti che contrastano i no-show e molto altro. A possibilità ulteriori che il ristorante può attivare a sua discrezione per esempio le promozioni dal 20 al 50%, i punti fedeltà YUMS, i pagamenti catactless TheFork PAY, le Gift Card di TheFork e così via.
Come prenotare con TheFork può cambiare le nostre abitudini | Intervista ad Andrea Arizzi
La facilità d’uso e l’immediatezza di The Fork, unite alla possibilità di vedere prezzi e menù in anteprima si sono dimostrate efficaci come incentivo ad uscire anche al di fuori delle occasioni particolari come feste e compleanni?
Sicuramente. C’è voglia di vivere esperienze gastronomiche diversificate da anni, voglia in crescita dopo oltre un anno di lockdown. Quindi certo che si cercano sempre nuovi ristoranti da provare e non solo per le occasioni speciali. Pensate che la parola anniversario è menzionata appena in 1344 recensioni, quella compleanno in circa 3.000. Su TheFork ci sono 22 milioni di recensioni (queste ultime a livello globale). Grazie a TheFork è possibile ogni sera trovare un ristorante diverso e le persone giustamente ne “approfittano”. Informandosi online hanno la possibilità di scoprire tante novità nella via di casa o in viaggio, di reperire le informazioni affinché l’esperienza sia in linea con le attese e di assicurarsi il tavolo, un ultimo vantaggio non trascurabile soprattutto adesso che c’è la capienza limitata e quindi vogliamo essere certi che il ristorante prescelto sia aperto e che ci tenga un tavolo. La presenza di filtri dedicati nella sezione stili e occasioni e la possibilità di leggere le recensioni permette di trovare il ristorante in linea con le proprie aspettative in tutte le occasioni.
In passato era usuale venire a conoscenza di ristoranti e pizzerie con il passaparola. Questo forse limitava le possibilità di scelta. The Fork invece rende più semplice l’esplorazione dei sapori intorno a noi. Questa possibilità ha un po’ cambiato le nostre abitudini? Ci ha resi più curiosi verso sapori esotici o siamo ancora molto aderenti alle tradizioni?
Siamo sicuramente più curiosi non solo e non tanto rispetto alla tipologia di cucina tout court quanto piuttosto rispetto all’esperienza a 360 gradi, che include quindi il servizio, la location, l’atmosfera e poi certo anche i piatti. Quando usciamo di casa, ora più che mai, vogliamo sentirci coccolati. Per quanto riguarda però i gusti in fatto di cucina, le prime posizioni sono sempre occupate dai sapori di casa. I ristoranti con cucina mediterranea – seguiti dalle pizzerie – e con un prezzo medio compreso tra i 30€ e i 40€ sono i preferiti di queste prime settimane.
TheFork e il rapporto con il territorio | Intervista ad Andrea Arizzi
Mediamente, quanti ristoranti scelgono TheFork per gestire le loro prenotazioni in una città? Secondo Lei, quali sono le maggiori resistenze?
Abbiamo circa 20.000 ristoranti Partner in Italia a fronte di un settore della ristorazione che comprende centinaia di migliaia di imprese. Se contiamo che siamo partiti da poche migliaia, la crescita è stata finora esponenziale. Sicuramente 5 o 6 anni fa la digitalizzazione dei ristoranti era ai suoi esordi, quindi c’era un gap formativo rispetto all’impiego di strumenti come il nostro. Sono stati fatti nel frattempo passi da gigante perché si è andati verso una crescente adozione di tool digitali spinti dall’efficienza e dalla capacità di generare business che comportano. L’ultimo anno ha rappresentato un ulteriore passo avanti in questa direzione sia perché il digital è servito a preservare effettivamente una linea di business sia perché questo ha permesso di comprenderne il valore da parte degli operatori. Secondo l’ultimo “Rapporto Ristorazione 2020” di Fipe-Confcommercio, gli esperti ritengono che il rilancio del settore passerà da un potenziamento dei servizi digitali, food delivery in testa, e da una maggior attenzione su qualità dei prodotti, originalità nell’offerta, marketing e sostenibilità.
La cucina è un caposaldo della cultura italiana ed è profondamente radicata nel nostro territorio con un ampio ventaglio di sfumature e sapori. Ci sono delle differenze geografiche, anagrafiche o culinarie nell’uso di The Fork?
Nulla di peculiare alla prenotazione digitale, piuttosto TheFork è uno specchio fedele dei comportamenti propri ai consumi al ristorante in generale. Abbraccia ogni tipo di utente da un punto di vista anagrafico, sebbene quelli più fidelizzati siano nella fascia 30-60, poiché hanno maggior potere di spesa. La divisione uomini/donne è pressoché del 50 e 50. Per quanto riguarda le cucine più prenotate in ogni regione primeggiano tendenzialmente quelle del territorio, quindi su base nazionale si conferma una predilezione per la gastronomia regionale italiana e per la cucina mediterranea, sebbene vi siano alcuni evergreen che spaziano dalla pizza ad alcune tipologie di etnico (cinese e giapponese in testa). Vi sono poi delle differenze tra nord e sud per esempio a nord di prenota prima anche se l’ultimo anno ha cambiato molto le abitudini delle persone in tal senso in quanto nel 2019 si prenotava mediamente 3/4 ore prima dei pasti, mentre dal 26 aprile 2021 a oggi i clienti hanno prenotato mediamente 19 ore prima. Inoltre i consumatori si sono adeguati alle restrizioni: avendo tempo limitato per la cena, il pranzo è largamente cresciuto. Nel 2019 rappresentava il 19% delle prenotazioni, oggi il 53%.
Il rapporto tra TheFork e i clienti | Intervista ad Andrea Arizzi
Questa piattaforma viene incontro sia a consumatori che esercenti. Secondo Lei, The Fork è più vantaggiosa per il cliente o per il ristoratore?
Per entrambi: la forza di TheFork è proprio nel suo business model win win. Noi abbiamo successo come impresa solo se i clienti sono soddisfatti e i ristoranti generano attraverso il nostro sistema del business aggiuntivo.
Per concludere, che cosa direbbe a chi non ha mai provato TheFork?
Ai ristoranti che non hanno mai lavorato con noi di provare il nostro servizio approfittando della gratuità delle versioni più avanzate del gestionale. Per queste, oltre al fee di prenotazione su cui si basa il nostro modello di business, è solitamente previsto un fee mensile. Abbiamo deciso di eliminarlo per alcuni mesi per permettere ai nuovi ristoranti di usufruire quest’estate delle funzionalità avanzate della nostra agenda elettronica delle prenotazioni per far ripartire il business dopo mesi di stasi. Ai clienti che siamo in un momento in cui è fondamentale supportare il settore della ristorazione in Italia. Secondo la Fipe, la spesa alimentare fuori casa è crollata di 31 miliardi di euro, il 97,5% delle imprese del comparto ha registrato nel 2020 un calo di fatturato che per 6 ristoratori su 10 ha superato il 50% del volume d’affari dell’anno precedente. E’ evidente che tutti i consumatori, laddove possono o hanno persino accumulato risparmi nel lockdown, sono chiamati a supportare la gastronomia italiana, tutelandone così anche la sua importanza economica e culturale. Noi siamo un valido strumento per aiutare tutti gli utenti a scoprire nuovi ristoranti, facendo potenzialmente ogni sera una diversa esperienza gastronomica, alla scoperta di nuovi sapori sia nella via di casa sia in vacanza.
Alla prossima e buon appetito!
Ringraziamo di cuore Andrea Arizzi per la sua disponibilità nel presentare l’universo di TheFork. Utilizzare TheFork per prenotare è davvero una bella comodità, sia per il cliente che per il ristoratore. Quindi non vi resta che prendere lo smartphone, prenotare con TheFork e andare al ristorante, dopo tanto tempo! E dopo una bella cena mi raccomando tornate sulle nostre pagine!
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