Che cosa c’è all’interno di una Suicide Girl? Con questa intervista a LadyDisturbia entreremo nel mondo di queste iconiche ragazze per provare a comprenderlo nel profondo, al di là degli stereotipi e pregiudizi
Il fenomeno delle Suicide Girl ha avuto un successo mondiale che ha abbracciato migliaia di ragazze di ogni nazionalità ed estrazione sociale. Ma che cosa c’è sotto? Che cosa vediamo oltre queste ragazze semi o completamente nude? Al giorno d’oggi vedere una ragazza in intimo con tatuaggi e piercing nel web non è più così scandaloso. Ma noi tenteremo di andare un po’ oltre: l’obiettivo di questa intervista è spogliare da tutti gli stereotipi la figura della Suicide Girl e mostrarvi l’essere umano, con paure, fragilità, sogni e anche ambizioni.
LadyDisturbia: inside a Suicide Girl | Intervista
D: Che cosa significa Suicide Girl? Intendo, sembra che significhi solo spogliarsi e mostrare tatuaggi e piercing. Che cosa significa essere una Suicide Girl per te?
LadyDisturbia: SuicideGirls è una vera e propria community virtuale, nata al termine del 2001 con il principale scopo di dar possibilità a tutte le donne di esprimere la propria sensualità. Come ha dichiarato Missy Suicide (Selena Mooney, la creatrice del sito insieme a Sean Suhl) in una recente intervista nel celebre magazine “Rolling Stones”, era stanca di vedere emergere soltanto donne con caratteristiche ben precise (ad esempio con un fisico magro e ben definito) e desiderava dare anche a tante altre ragazze “alternative” dai canoni estetici sociali il loro piccolo piedistallo. In realtà né tatuaggi né piercing sono requisiti necessari per essere modelle nel sito; chiunque può farlo, proprio su questo esso si basa.
Attualmente io sono ancora “Hopeful” (ciò significa che un mio set deve ancora essere scelto per apparire nella front page) ma questo fatto non varia quanto io sia affezionata alla comunità. Far parte di SuicideGirls vuol dire conoscere tante belle persone, supportarsi a vicenda, viaggiare e fare molte esperienze; non si tratta solo di servizi fotografici dove ci si spoglia o da blog post, ma anche di entrare in gruppi con vari thread e di organizzare incontri ed eventi nella vita reale.
Per me essere Suicide Girl (Hopeful) vuol dire tutto questo. Far parte di una meravigliosa community.
Oggi con i social la possibilità di esprimersi liberamente è diventata alla portata di tutti. La funzione delle Suicide Girl sembra quindi esaurirsi, ma non è così. Troppa libertà finisce per essere nociva all’uomo, come affermava Thomas Hobbes. Nella libertà dei social trovano spesso e volentieri spazio le critiche e i pregiudizi. In SuicideGirls no. SuicideGirls è una comunità di persone che si incontrano per condividere qualcosa. Parlando della community di SuicideGirls con lei anche al di fuori della formalità dell’intervista si percepiva un certo calore, puro e vivo. Non appariva molto diverso da quello che si condensa attorno ad un gruppo di amiche che va a fare shopping o a prendere un aperitivo. Il calore di un rapporto umano in altre parole. Quello che si vede è un gruppo di ragazze accomunate dallo stesso desiderio di mettere in risalto il proprio corpo e la propria idea di bellezza, senza limiti o imposizioni. Potremmo chiamarla un’armonia di chiappe, ma è pur sempre armonia.
D: Riappropriarsi della propria sessualità. Esprimere noi stessi. Tu lo fai? Quella che vediamo nelle foto sei tu?
LadyDisturbia: Assolutamente sì. Posare è la mia passione che sfrutto anche proprio per esprimermi al meglio, soprattutto per quanto riguarda la mia sensualità (termine che nel mio caso preferisco rispetto a “sessualità”). Non sono una modella o fotomodella da agenzia, in passato mi è capitato di lavorare con alcune di esse e non trovarmi minimamente a mio agio con le loro prassi; nelle foto sono io quando sono libera di mostrarmi come preferisco, quando cerco di trasmettere emozioni e talvolta ci riesco. Per questo mi piace SuicideGirls, mi da la spinta in più per essere me stessa.
Il focus messo sulla parola “sensualità” è fondamentale. Una Suicide Girl non è una prostituta, né tanto meno la community è un sito di incontri alla Escort Advisor. Nessuna di queste ragazze è interessata a soddisfare i nostri bisogni intimi. Non si tratta di questo. Il corpo nudo porta con sé una grande carica emotiva; da sempre i grandi pittori e scultori hanno utilizzato questa figura nelle loro opere. Forse questo paragone è un po’ sbilanciato e paradossale, ma serve a far riflettere sul fatto che il nudo non è solo sesso. E se qualcuno decide di mostrarlo, non è detto lo faccia per qualche strana forma di nevrosi sessuale. Che cosa significa quindi per una Suicide Girl riappropriarsi della propria sensualità ed esprimere sé stessa? O se vogliamo che differenza c’è tra una modella da studio e una Suicide Girl? La Suicide Girl è libera e non assoggettata o mercificata alla volontà di nessuno. Può essere ciò che vuole. E ammettiamo che trasmettere un sottile brivido di piacere lungo la schiena può essere appagante per chiunque.
D: Scatti maliziosi, trasgressivi. Ribellione tramite il proprio fisico. Tu da cosa ti ribelli?
LadyDisturbia: In accordo con la motivazione della creazione del sito, mi “ribello” ad un unico e preciso canone di bellezza sociale. Ognuno ha i suoi gusti estetici e certamente non si tratta di voler far cambiare idea a riguardo a qualcuno, ma di dare luce anche a quelle ragazze che magari si sentono inferiori poiché hanno qualche kg in più, o non hanno capelli e trucco favolosi, hanno cellulite e smagliature, e/o altre caratteristiche che la società cerca di soffocare.
Io non mi sento perfetta, ma so di poter e voler essere sensuale e mostrarlo agli altri. Vorrei che tutte le donne si sentissero in potere di farlo.
Nella mia esperienza di essere umano di sesso maschile ho sempre faticato a non trovare la sensualità nelle persone che incontravo. Perché dopotutto la sensualità non sta in un seno prosperoso o nei fianchi snelli o in organi sessuali molto sviluppati. La sensualità è emozione, saper trasmettere emozione. E questa è una cosa che davvero tutti possono imparare. Certo ci vuole un po’ di coraggio, un po’ sicurezza per far parlare il nostro corpo. Ma tutti possiamo farlo. Non abbiate timore e non disprezzate chi riesce a farlo, provateci. Non è necessario farlo su Internet, è sufficiente anche ponderare bene i propri gesti mentre si prepara il caffè la mattina. Citando il film “American Beauty”: “A volte c’è così tanta bellezza nel mondo”. Cercatela in voi e mostratela.
D: Che cosa provi quando ti spogli?
LadyDisturbia: A dire la verità, dipende molto dalla situazione. Ci sono state volte che quasi mi sono sentita a disagio in quanto non si era creata buona intesa con il fotografo/a. Però la maggior parte delle volte quasi mi diverte, sto facendo quello che mi piace d’altronde. In particolare quando mi ritrovo a scattare per il sito (attualmente 6 set, 1 è uscito e gli altri saranno visibili al pubblico nei prossimi mesi) sono felice, appagata e orgogliosa di ciò che faccio.
Perché una persone sente la necessità di spogliarsi? Molto spesso il nostro corpo diventa motivo di contrasto interiore che sfocia in insicurezza e spesso in vera e propria sofferenza. Ma se invece potesse salvarci la vita? Il nostro corpo può essere utilizzato come arma contro le nostre insicurezze, la forma più concreta dell’affermazione di noi stessi. Mostrarci ed essere apprezzati per questo. È un po’ quello che abbiamo fatto tutti nei social almeno una volta nella vita, in forme diverse magari; con un hamburger gourmet davanti magari. Perché qualcuno sente la necessità di spogliarsi quindi? La risposta è sempre la stessa: per trasmettere qualcosa, comunicare con l’altro e sentirsi apprezzati. Una Suicide Girl è una ragazza normale che ha scelto questa strada per comunicare. Non è certo da tutti, ma è una strada.
D: Hai mai visto il film “Perfect Blue” di Satoshi Kon? Hai mai avuto paura dei tuoi followers?
LadyDisturbia: Sì, ho presente. Fino ad ora non mi sono capitate situazioni di minacce o simili, ma credo sia perché non ho un grande pubblico (al momento circa 15mila seguaci). L’unico timore che posso avere è che le mie foto di nudo girino, ma più che timore è quasi una certezza; ciò metti su internet ci resta per sempre.
Parlare con lei è stata una boccata di speranza sul genere umano. Mi sarei aspettato molti più insulti, odio e parti intime in chat. Per gli standard odierni un audience di 15mila seguaci non è moltissimo, ma neanche pochissimo. È curioso come le cose piccole facciano tanto rumore a volte, come i nichelini che cadono dalla tasca: non tutti gli esseri umani sono infimi e disgustosi. Molti stanno al loro posto, anche se la tendenza è quella di amplificare i comportamenti più estremi. Certo possiamo immaginare che uso si possa fare di certi contenuti, ma c’è sempre un altro lato della medaglia. Il fatto è che vi potrete stupire di quanto SuicideGirls sia una community etica, un punto di incontro tra persone di diverse etnie ed estrazione sociali. Perché dopotutto il piacere è comune a tutti gli uomini, ma può manifestarsi in tante forme diverse, anche con una semplice conversazione.
D: Come vivresti una relazione sentimentale? Che cosa significa amare?
LadyDisturbia: Ho sempre tenuto le mie relazioni lontane dai social e da questa mia passione. A molti può dar fastidio che il proprio partner si mostri così su internet, ma penso che sia importante saper andare al di là delle apparenze e conoscere una persona per ciò che è veramente; io sono un essere umano che ragiona, ha sentimenti, studia, dipinge, mangia, beve, e non soltanto una fotomodella. Anche questo per me è amare: andare oltre, capire il punto di vista altrui, supportare.
Le relazioni nella nostra società si basano sull’esclusiva della nostra intimità con il nostro partner: decidiamo di mostrarci nudi solamente ad un persona in particolare. La nostra intimità è unica e quindi è preziosa, ha un valore. Per questo alcune persone sono disposte a pagare per entrare nell’intimità di qualcuno. Si può decidere di venderla per denaro oppure di conservarla come dono per una persona speciale. Potremmo terminare qui: una semplice scelta, ma non sarebbe corretto. Quando manca l’esclusiva sull’intimità, su cosa si può basare una relazione? È necessario scavare più a fondo, andare oltre e cercare sentimenti come la fiducia, l’empatia e la condivisione, forse sentimenti ben più solidi della pura e semplice intimità. Ed in ogni caso nessuno potrà mai comprare lo sguardo amorevole di una donna o il profumo del suo letto.
D: Che cosa diresti alle tante ragazze che vorrebbero entrare in questo mondo?
LadyDisturbia: Ovviamente consiglio suicidegirls.com come community di cui far parte, ma bisogna assolutamente rifletterci su prima di iscriversi. Come ho già detto prima, ciò che pubblichi su internet è per sempre e nei set per SG è d’obbligo che si vedano natiche e capezzoli (i genitali sono a discrezione della modella). Conosco donne che si sono “lanciate” nel sito all’età di 30-40 anni dopo molto tempo passato a ragionarci; se non siete sicure al 100% non abbiate fretta di far nulla!
Chi è LadyDisturbia?
Abbiamo molto parlato di SuicideGirls, della società e forse anche un po’ di noi stessi, ma prima di chiudere vorrei raccontarvi un po’ chi è LadyDisturbia, perché c’è molto più del suo seno da scoprire. Lei è questa: una ragazza forse un po’ timida, anzi un po’ timorosa forse è più appropriato; una ragazza tuttavia allegra e un spensierata che sta cercando di costruirsi una vita felice, come tutti. Ha affrontato delle difficoltà nel corso della vita che forse tenta di mascherare, come tutti. La cosa che non è da tutti in questa ragazza è la forza che ha avuto per reagire e dopotutto credo che essere una Suicide Girl l’abbia aiutata e la stia tutt’ora aiutando. Non abbiate paura di assecondare voi stessi, anche se vi sembra sbagliato una soluzione c’è sempre. Troverete qualcuno e qualcosa che accolga il vostro modo di essere in modo positivo e costruttivo.
Ad esempio LadyDisturbia sarà felice di accogliervi nella sua grande famiglia: la trovate su Instagram e nella sua pagina ufficiale da Suicide Girl. Dalla sezione web e social è tutto! Speriamo che questo viaggio in un universo digitale sempre più umano vi sia piaciuto, vi aspettiamo per altri approfondimenti!
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