Conoscete la storia del Casinò di San Pellegrino? Vi parleremo di uno dei luoghi più famosi del nostro paese e capiremo perché è importante ancora oggi
L’Italia è la patria del gioco d’azzardo. Forse non tutti sanno infatti che è sulla penisola italiana che ha aperto la prima sala da gioco dell’umanità, precisamente a Venezia nel 1638. La tradizione dei casinò in Italia è dunque secolare, e il successo di piattaforme online come Bwin casino è quasi una conseguenza logica e culturale. I casinò italiani agli inizi del ‘900 superavano le quindici unità, mentre adesso quelli fisici e attivi sono quattro. Fra quelli chiusi c’è quello di San Pellegrino Terme, in attività per dieci anni fra il 1907 e il 1917, e per un breve periodo nel dopoguerra.
Il casinò che ricorda quello di Montecarlo
Il Casinò Municipale fu costruito fra il 1904 e il 1906 quasi in contemporanea con il Grand Hotel. La struttura fu progettata dall’architetto milanese Romolo Squadrelli, incaricato anche del Grand Hotel. L’attività inizio nel 1907, ma nel 1917, successivamente alla legge Orlando venne chiuso. Nel 1924 il casinò riaprì per un breve periodo, ma Mussolini ne ordinò nuovamente la chiusura. Ancora una volta, nel 1946, la sala da gioco prese nuovamente vita grazie a un patto con gli alleati, ma stavolta per problemi di gestione chiuse nuovamente. In seguito negli anni ‘50 e ‘60 il degrado si impossessò della struttura, salvo poi finalmente essere salvata da lavori di restauro cominciati nel 2010, terminati poi nel 2014. Dall’anno del termine dei lavori di ristrutturazione fino al 2019 è stato possibile far visite guidate all’interno del casino con l’associazione OTER.
L’utilizzo moderno come hall e ristorante
Gli interventi di recupero del casinò hanno quindi permesso alla struttura di mostrare tutto il proprio fascino. Dal 2019 il palazzo del Casinò Municipale di San Pellegrino Terme è diventato parte integrante del complesso termale, trasformandosi in hall del QCterme San Pellegrino. Uno dei punti di forza della sala da gioco poi adibita a hall è sicuramente il pavimento, costruito in setacciato veneziano fine con una fantasia floreale molto riconoscibile. Particolare è la presenza della “Sala delle Lacrime”, luogo in cui gli avventori del Casinò solevano piangere dopo aver perso al gioco. Se il pavimento in setacciato veneziano è il fiore all’occhiello della sala da gioco, gli affreschi sono altrettanto importanti. Difatti sul soffitto dell’edificio sono rappresentati i dodici segni zodiacali che sono intervallati da motivi che ricordano lucernari di forma circolare, ma dipinti. Non tutti sanno che nel logo sulla confezione d’acqua San Pellegrino, fra le più utilizzate in Italia, compare proprio il Casinò di San Pellegrino Terme.
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