Le scommesse sportive legali differiscono da quelle illegali, offrono quote migliori, accattivanti bonus e garantiscono una maggior sicurezza
L’Agenzia italiana delle Dogane e dei Monopoli (ADM) è responsabile della regolamentazione del gioco d’azzardo in Italia. Se quindi si desidera avviare qualsiasi tipo di attività di gioco d’azzardo nel paese, bisogna contattarli. Il loro sito web è disponibile in inglese, ma la sezione relativa al gioco d’azzardo e alle licenze non lo è. Le scommesse sportive in Italia sono legali e nella sua forma attuale regolamentate dal Decreto numero 111, in vigore dall’anno 2007.
Perché conviene scommettere su siti legali?
Le scommesse sportive virtuali (simulazione al computer ma squadre e sport reali) e il fantacalcio (squadre create dai giocatori e/o sport inventati) sono considerate anch’esse parte integrante del gioco d’azzardo in Italia e gli operatori impegnati in queste attività richiedono una licenza simile a quella per eventi reali. I bookmaker esteri e italiani come ad esempio quelli indicati nel sito migliori-sitiscommesse.com per proporre i loro palinsesti di scommesse sportive online devono quindi acquisire una licenza dall’ADM per accettare utenti residenti in Italia. Lo sport preferito da questi ultimi è il calcio e le relative scommesse vengono proposte in palinsesti molto variegati e con un’infinità di opzioni di puntata. Da come si evince in base a quanto sin qui descritto, scommettere in modo legale conviene per evitare di essere frodati e per farlo in modo sicuro su siti affidabili.
Le scommesse sportive illegali sono popolari?
Statistiche alla mano, gli amanti delle scommesse sportive preferiscono rinunciare a priori a iscriversi a siti che propongono specifici palinsesti. Il motivo è legato al fatto che sono quasi tutti informati che scommettere su un bookmaker online illegale si corre il rischio di non poter incassare i soldi vinti e di mettere a rischio le informazioni personali e bancarie. I siti di scommesse illegali tra l’altro avranno spesso una sicurezza digitale mediocre rispetto a quelli in possesso di una regolare licenza. Peggio ancora, queste aziende non hanno alcun obbligo reale di proteggere le informazioni personali e finanziarie degli utenti che li scelgono.
I bookmaker illegali non forniscono termini e condizioni chiari
Con una sicurezza digitale poco brillante, i siti di scommesse illegali come si evince da varie statistiche redatte da siti che si occupano di recensirli, nascondono quasi sempre termini e condizioni ridicoli. Ad esempio, un bonus di benvenuto del 200% fino a € 1.500 anche se sembra fantastico, per incassare le eventuali vincite ottenute bisogna soddisfare i requisiti di scommessa che spesso sono di 30, 40 o anche di 50 volte il deposito più l’importo del bonus stesso. Inoltre va detto che un requisito di 10x per un sito di scommesse sportive è ancora troppo alto, poiché nei siti legali sono compresi tra 1x e 5x. Un altro fattore che indica la mancanza di trasparenza dei siti di scommesse illegali è riscontrabile nel fatto che molti operatori impongono un minimo di prelievo di € 100. Gli scommettitori che preferiscono effettuare delle puntate con un budget basso spesso non se ne rendono conto quando depositano, poiché i suddetti siti per attirare clienti accettano anche depositi a partire da € 10. Sui siti di scommesse sportive legali, il prelievo minimo è invece compreso tra € 1 e € 10.
Scommettere su siti illegali si infrange la legge
Per gli scommettitori che decidono di effettuare delle puntate su eventi sportivi proposti da siti illegali c’è sempre una piccola possibilità che vadano incontro a problemi e anche se non c’è l’arresto, corrono comunque il rischio di dover pagare sia multe salate che ritrovarsi con il sito oscurato perdendo tutto il denaro versato e quello vinto. Un altro problema che si può manifestare quando si scelgono dei siti di scommesse illegali è di essere considerati evasori fiscali per non aver pagato le tasse sulle vincite nette. Sui siti legali e in particolare quelli regolamentati dall’ADM italiana ciò non sussiste poiché le trattenute avvengono alla fonte. Anche i siti stranieri che fanno parte dell’Unione Europea non tassano le vincite per lo stesso motivo come ad esempio quelli con licenza di Curaçao che seppur operano nell’omonima località caraibica, fanno comunque parte delle Antille Olandesi.
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