Quando sono nate le chat e quali sono quelle che hanno fatto la storia? Ripercorriamo insieme il corso degli eventi che hanno portato alla nascita ed all’evoluzione delle chatroom…
Provate a chiedere ad un ragazzo di oggi cos’è una chat. Molto probabilmente vi risponderà facendo i nomi di app e software moderni come Whatsapp o FB Messenger; al limite, giusto qualche ventenne, potrebbe menzionare il vecchio MSN Messenger, tanto in voga nella prima decade del 2000.
Ma la verità è che il mondo delle chat è molto più vecchio, tanto più di quanto si possa pensare.
Quello delle chatroom è infatti un fenomeno esploso in Italia agli albori del nuovo millennio, ed ha attraversato gli anni evolvendosi esattamente come hanno fatto la tecnologia, internet ed i navigatori stessi.
Tanti anni fa (tecnologicamente parlando potremmo dire diverse “ere geologiche fa”) i sistemi di chat erano diffusissimi, nonché l’unica soluzione per poter dialogare con amici e conoscenti lontani tramite internet. La cosa più assurda per un adolescente di oggi è pensare che a quei tempi l’unico modo per chattare era stare davanti ad un computer, altro che smartphone e tablet…
Oggi vogliamo ripercorre un po’ la storia di questo fenomeno che ha segnato l’infanzia di molti.
Le origini delle chat: C6
C6 è stato veramente un pezzo di storia del web 1.0, diventato il principale strumento di chat su internet già alla fine degli anni ’90. Il funzionamento era semplice: bastavano un nickname ed una password per accedere ad una delle diverse stanze di discussione ed entrare in contatto con persone da tutta Italia. Era possibile mandare messaggi in privato, creare delle liste di contatti e scambiarsi foto. La regola condivisa, era quella di non fornire mai propri dati personali come nome e cognome, indirizzo e via dicendo; per evitare di rimanere vittima di malintenzionati del web.
L’Evoluzione continua: ICQ
Dopo C6, si “affacciarono” nuove soluzioni che sfruttavano in un certo senso gli stessi principi.
Una di queste era ICQ. Stanze suddivise per tema, nick e quant’altro, aggiungendo alcune interessanti migliorie, come ad esempio la possibilità di sfidare online altri utenti in piccoli giochi: un’ottima soluzione per trascorrere alcune ore in totale relax.
Insomma, nel suo piccolo questa era una rivoluzione, che favoriva ancor più la socializzazione fra sconosciuti.
L’apice del successo: IRC
Con l’avvento del protocollo IRC nacque di fatto quella che potrebbe essere considerata la più grande community di internet prima dell’avvento dei social network.
Il funzionamento delle chat IRC era piuttosto immediato: era necessario scegliere un server (tra i più noti IRCnet, Undernet ed Azzurra), scegliere un canale ed iniziare a chattare.
Le principali caratteristiche di C6 rimanevano immutate: si poteva infatti avviare conversazioni private, ma anche inviare e ricevere file. In breve tempo i canali divennero sempre di più e da li a poco si sviluppò una enorme community, con utenti da ogni parte del mondo che di creavano dei profili personali inserendo info come nome, sesso, network IRC e canali frequentati.
Il fenomeno fu talmente grande da segnare la prima generazione di internauti, a tal punto che questi strumenti vengono tutt’ora utilizzati. Sono tantissime le chat moderne che sfruttano ancora oggi i vecchi canali IRC, come ad esempio le recentissime Chatinsieme ed Entrainchat.
Inizia la rivoluzione: MSN – Windows Live Messenger
Per molti MSN è stato l’ultimo capitolo prima dell’avvento di Badoo, Facebook, Twitter, Instagram ed affini. Su MSN Messenger, il cui nome è poi mutato in Windows Live Messenger, vengono abbandonate le vecchie “room tematiche”, e viene introdotto il nuovo concetto di “contatto”. Per poter chattare con una persona bisognava appunto conoscerne il “contatto MSN”, ovvero l’indirizzo email che identificava la persona stessa.
MSN fu una vera e propria rivoluzione: emoticon e gif, foto profilo, giochi in multiplayer, un blog personale collegato al proprio contatto per descrivere se stessi e parlare delle proprie passioni. Nacque un vero e proprio mondo, che riuscì ad attirare le masse distogliendo l’attenzione dalle chat IRC, ma che a sua volta venne costretto al “pensionamento anticipato” dall’arrivo dei social network…
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