Abbiamo avuto il piacere di intervistare Francesca Lerario, Managing Director presso Ogury, per discutere di quelle che sono le attività dell’azienda e del mondo dei consent manager
In questa chiacchierata con Francesca Lerario abbiamo approfondito uno dei temi più caldi negli ultimi mesi: la gestione dei dati personali e la GDPR. Senza dilungarci oltre entriamo nel vivo di questa intervista.
Cos’è Ogury e di cosa si occupa?
Ogury è una mobile data company nata nel 2014 dall’idea dei due imprenditori francesi Jean Canzoneri e Thomas Pasquet. Ogury nasce dall’idea innovativa di raccogliere dati attraverso un SDK proprietario implementato nelle app e oggi, grazie a questa idea, Ogury è in grado di raggiungere più di 400milioni di utenti in tutto il mondo. Grazie al possesso di tutti questi dati Ogury si è specializzata nel Mobile Journey Marketing, ovvero l’offerta di attività di marketing altamente targhettizzate grazie alla conoscenza a 360 gradi del comportamento degli utenti sul loro dispositivo mobile.
L’intero processo di raccolta e trattamento del dato da parte di Ogury è conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati: anticipando i tempi Ogury ha implementato soluzioni di Consent Notice conformi alla GDPR sin dall’inizio dell’attività nel 2014, quando ancora il tema non era così sentito.
Consent Notice e Fair Choice, cosa vuol dire pagare con i propri dati?
Quasi tutti noi ci siamo convinti della gratuità di Internet, non è così. Noi utenti paghiamo i contenuti del web cedendo i nostri dati più o meno consapevolmente; questi dati poi vengono ceduti per consentire ai publisher di monetizzare gli spazi sui loro siti o le loro app e per finanziare la produzione dei contenuti. Per questo tutti noi abbiamo a che fare ogni giorno con i Consent Notice, le notifiche di richiesta di consenso al rilascio dei propri dati che si aprono ogni volta che visitiamo un sito o usiamo un app.
Dall’avvento del GDPR, è nato un rinnovato interesse da parte degli utenti sull’utilizzo dei propri dati. Sulla base di queste nuove esigenze Ogury ha creato un nuovo modello di Consent Notice basato su 3 pilastri:
- Chiarezza: perché all’utente sia sempre chiaro quali dati sta cedendo ai brand o ai publisher e per quali finalità questi dati saranno usati.
- Scelta giusta: perché l’utente deve avere l’effettiva possibilità di scegliere come “Pagare” per avere accesso ai contenuti. Basandosi su questo pilastro è nato Fair Choice, una Consent Notice proposto da Ogury che darà la possibilità all’utente di scegliere tra 3 opzioni: pagare con la moneta tradizionale (secondo un prezzo stabilito dal publisher) e accedere così a contenuti liberi da advertising di qualunque genere. Pagare con i propri dati ed accedere ai contenuti con advertising targettizzati sugli interessi e le necessità dell’utente; o accedere senza pagare, né con moneta, né con i dati ed accedere a contenuti limitati e sporchi, con advertising senza alcun filtro.
- Integrità: l’ambiente digitale è molto complesso, gli utenti non sono tenuti a conoscerne tutte le dinamiche e le sfaccettature, proprio per questo è sempre più necessario che l’utente si fidi di chi opera nel mercato.
L’obiettivo di Ogury è rispondere a un duplice bisogno del mercato: da un lato il bisogno degli utenti di capire il valore dei loro dati, e per questo ha introdotto Fair Choice.
Dall’altro il bisogno dei publisher di creare dei Consent Notice che siano conformi alle ultime leggi, e per questo Ogury ha sviluppato l’offerta del Consent Manager. Un servizio che prende tutti i Consent Notice che un publisher deve sottoporre ai propri utenti – possono essere fino a 15 per alcune app – e li unisce in un unico avviso completo. Questo aiuta anche a garantire all’utente una buona user experience, non continuamente interrotta da richieste e notifiche.
Cosa pensate in merito al fenomeno degli AdBlock?
Gli AdBlock sono un fenomeno emerso proprio a causa della pubblicità invasiva, dei pop-up e dei contenuti poco rilevanti che l’utente percepisce come un disturbo alla sua user experience. Noi crediamo che un primo passo per diminuire la diffusione degli adblocker sia da un lato fare education spiegando all’utente che avere contenuti puliti ha un prezzo; dall’altro continuare ad offrire un tipo di advertising ultratarghettizzato, che quindi mostra all’utente solo contenuti per lui rilevanti.
Quali sono gli sviluppi futuri di Fair Choice? Cosa cambierà nel mercato?
Ad oggi siamo in una fase Beta di Fair Choice, il nostro obiettivo da oggi in poi è convincere il maggior numero possibile di publisher ad implementare sulle proprie app e siti il Fair Choice, dando così la possibilità agli user di scegliere consapevolmente come pagare per i contenuti. La GDPR e tutti i temi ad essa connessi hanno sicuramente spinto il mercato nella direzione di una maggiore chiarezza verso gli utenti, per cui pensiamo che il mercato sia maturo per questa “scelta giusta”.
Ogury: fra GDPR e dati personali | Intervista
La nostra intervista si conclude qui. Ringraziamo Francesca Lerario di Ogury per il tempo dedicatoci e Greta di Fiore per aver reso possibile questa intervista. Voi invece cosa ne pensate di quanto esposto in questa intervista? Fateci sapere nei commenti e continuate a seguirci sulle pagine di tuttoteK per restare aggiornati anche su questo tema.
Anonimo
14 Aprile 2019 alle 15:59Non sono daccordo pagare per i contenuti ho accettare condizioni, dobbiamo essere noi utenti, ad essere pagati e incentivati per guardare la publicità, e non deve essere invasiva, io come utente uso molto adblok perche sono costretto,
ma se mi dicono ti pago anche in criptovaluta, per 25 sec di publicità ed e molto piacevole che e di mio interesse accetto di vederla.