Dal 1991 (anno di nascita del web) fino ad oggi, l’umanità ha preso una strada ben definita, quella cioè della digitalizzazione. La realtà virtuale è il futuro nella ricerca dell’amore?
Gli effetti sono quotidianamente visibili, basta guardare ai millennials per essere in grado di apprezzarne la portata. Attualmente oltre un terzo dei nuovi matrimoni occidentali, è nato da un contatto online ed il fenomeno è in crescita.
Per i ragazzi di oggi il cellulare rappresenta un’estensione del proprio corpo, e sulle reti sociali è stata trasferita una fetta considerevole della loro vita.
Il proseguimento di questa linea evolutiva ci sta portando dritti in direzione della realtà virtuale. Si tratta di una tecnologia in grado di generare esperienze molto immersive, ma che ancora non è riuscita ad esprimersi a pieno potenziale.
Per adesso dei nostri 5 sensi un visore VR ne sfrutta solamente uno. Sono tuttavia in fase di studio tecnologie molto più immersive. Parlare di un futuro nel quale la realtà virtuale sia in grado di replicare in tutto e per tutto quella reale, generando avventure grafiche talmente immersive da coinvolgere i 5 sensi, è qualcosa che ai videogiocatori di tutto il mondo non sembra più così fantascientifico.
Il nostro pensiero si rivolge però all’impatto che questa tecnologia potrà avere sui rapporti umani, sulla relazione di una donna cerca uomo e viceversa.
La realtà virtuale e l’IA ci aiuteranno a trovare l’amore o ci renderanno più soli?
Questa domanda, rivolta quasi sempre in maniera retorica è rivelatrice dell’età di chi la pone; nasconde un pregiudizio rivolto più all’attuale tecnologia che alla futura.
Tuttavia, guardando le cose con imparzialità ci accorgiamo di quanto le nuove generazioni non siano poi così svantaggiate rispetto alle precedenti. Grazie all’uso della tecnologia digitale un ragazzo impegnato nella sua caccia d’amore, può accedere ad un numero di contatti infinitamente superiore rispetto a suo padre alla stessa età.
Un sostituto del contatto umano
Con gli strumenti attualmente a disposizione, i giovani stanno già sostituendo le partite di calcio dal vivo con quelle alla playstation, gli incontri in piazza con incontri in streaming difronte alla tv, joystick in mano e cuffie addosso.
La passività della televisione sta cedendo il passo all’interattività di YouTube, e persino YouTube è già vecchio se guardiamo alle piattaforme streaming di nuova generazione.
I bambini al di sotto dei 7 anni sono già perfettamente in grado di utilizzare un cellulare meglio dei propri genitori, ed ancora prima di imparare a leggere! È molto verosimile per loro, un futuro dove con alcuni amici sinceri non ci sia mai stato un incontro dal vivo!
Amore umano e macchine
In Cina negli ultimi 5 anni è letteralmente esploso il settore delle bambole sessuali. Continuare però a chiamarle bambole sessuali è qualcosa che non rende affatto giustizia alla realtà. A queste bambole manca solo la parola. Ed è appunto quello il settore che una volta sviluppato segnerà un prima ed un dopo nella società umana: l’intelligenza artificiale. Al momento i computer ci hanno superato in potenza di calcolo ma non sono in grado di replicare emozioni.
Nonostante questo, dilaga in Asia (ma non solo) il fenomeno di uomini che prendono come compagna di vita una bambola in silicone, cosa succederà quando queste bambole saranno in grado, se non di provare dei reali sentimenti per lo meno di replicarli?
Guarda il futuro delle dinamiche familiari interspecie
Per famiglie interspecie ci riferiamo attualmente a casi molto semplici. La coppia che chiama figlio il proprio cagnolino, e che effettivamente sente verso di lui un sentimento molto più profondo, di quello che ci si aspetterebbe come “normale” nei confronti di un animale domestico. Nessuno si stupisce quando affermiamo che i nostri cani e gatti facciano parte della famiglia.
L’essere umano ha infatti l’attitudine intrinseca ad affezionarsi e legarsi a “qualcosa” o “qualcuno” indipendentemente dal fattore di specie. Nella misura in cui le macchine saranno in grado di sollecitare reazioni sempre più emotive nei propri proprietari, ed emularne le risposte umane, ci aspettiamo di vedere un’evoluzione molto marcata in tal senso, tanto che un futuro nel quale il proprio robot domestico sia considerato “parte della famiglia” non appare così improbabile.
Come sono gli appuntamenti VR oggi
Se trasponiamo tutto questo alla sfera sessuale, ci rendiamo conto come la realtà aumentata e tridimensionale abbia potenzialità di sviluppo incredibili.
L’idea di una famiglia formata da uomo e robot, è ancora oggettivamente troppo lontana dalla nostra concezione di normalità, ma i due fidanzatini che mano nella mano attraversino l’arco di trionfo in un tour guidato a Parigi, e proprio sotto l’arcata si scambino un bacio appassionato… ciascuno però comodamente seduto sul divano di casa sua con un visore 3d in testa, per quanto ai più analogici di noi non faccia fare esattamente i salti di gioia, è innegabile che ci appaia come un futuro assolutamente verosimile ed anzi, al punto in cui siamo… quasi inesorabile.
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