Il fatto che fin dall’inizio del 2021 il prezzo del Bitcoin sia così fortemente aumentato, porta a far sì che, alcuni operatori di mercato, temono l’esplosione di una bolla simile a quella del 2017
In realtà, questi timori hanno, di fatto, caratterizzato il lungo percorso storico del Bitcoin. Ad esempio, fin dagli albori, i detrattori del sistema Bitcoin, si sono più volte dedicati a voler sostenere che la “mania” che riguarda Bitcoin, criptovalute e blockchain, presenta tutta una serie di somiglianze con la “mania” che ha animato gli Anni Novanta e che riguardavano lo sviluppo dell’era internet.
Ovviamente, tanto il massiccio afflusso di investimenti, quanto l’impennata del valore dei Bitcoin, così come lo sviluppo della blockchain, rappresentano delle dinamiche che risultano non essere gradite a tutti. Anche per queste motivazioni, sembra essere ciclico lo sbandieramento del timore dell’esplosione della bolla Bitcoin, guarda caso, ogni qualvolta che il suo valore risulta essere in ascesa.
Ora, senza alcun spirito polemico, se si prende a riferimento quanto avviene in borsa, ovvero il fatto che i titoli possano vivere forti interessi speculativi di diverse origini, non si comprende molto bene il perché e il per come i Bitcoin non dovrebbero subire o beneficiare di quanto avviene nel mondo economico di norma. In pratica, gli osservatori del mercato sembra che siano, tendenzialmente, portati ad avere due pesi e due misure diverse. Comunque, al di là di quanto potrà avvenire nel breve e lungo termine, quello che è più che accertato è che il valore dei Bitcoin continua a salire, il che fa molto piacere ai detentori della valuta virtuale.
La forte ascesa del valore dei Bitcoin solleva timori per una esplosione di bolle
In generale, nonostante le preoccupazioni dei detrattori, il Bitcoin è appartenente ad un mercato che stimola tanto l’entusiasmo di aziende quando quello di singoli soggetti. Per comprendere la portata, aspetto che potrebbe contribuire a spiegare certi atteggiamenti da parte di alcuni osservatori del mercato, è, a questo punto, necessario ricordare che, con oltre 18,6 milioni di Bitcoin creati dal suo lancio nel 2009, l’intero mercato rappresenta, seppure potenzialmente, ben 1,015 miliardi di dollari.
Di certo, Bitcoin up app aiuta. Le dinamiche riguardanti l’intera galassia Bitcoin, sicuramente, non finiscono mai di stupire. A tal proposito, sarebbe sufficiente rammentare che il poliedrico Elon Musk, con la Tesla, ha acquistato 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin, una decisione che ha, prontamente difeso e spiegato, anche, tramite twitter, dichiarando, sostanzialmente che, quando una valuta soffre di un tasso di interesse negativo, si dovrebbe essere un idiota a non guardare altrove!
Di certo, un giudizio lapidario che avvalora, ancor di più, il noto assioma che enuncia come il Bitcoin sia noto e apprezzato, anche, come valuta fiduciaria. Gli appassionati di Bitcoin, perciò, sono molto motivati nel voler vedere questa rete decentralizzata come un modo per proteggersi dalle azioni della banca centrale. Non per nulla, il numero massimo di Bitcoin in circolazione è stato fissato a 21 milioni, un importo inciso nel marmo di un funzionamento in cui nessuna politica monetaria può interferire.
A testimoniare il particolare interesse verso i Bitcoin, è da registrare che, specialmente negli ultimi mesi, diverse società finanziarie hanno anche mostrato un forte interesse nei confronti di questa criptovaluta. Dal gigante dei pagamenti online PayPal, al colosso dei fondi di investimento BlackRock senza, poi, dimenticare la BNY Mellon, ovvero la banca più antica di Wall Street, così come molti uomini d’affari statunitensi, hanno annunciato che si stanno preparando a lanciare servizi per acquistare, vendere o utilizzare criptovalute.
Ma la quasi inarrestabile crescita del Bitcoin, preoccupa gli osservatori del mercato, che credono che con un prezzo che è quintuplicato in un anno, sia probabile una brusca correzione, o addirittura l’esplosione di una bolla.
Andando a concludere, le banche centrali, nel frattempo, continuano, regolarmente, a criticare le criptovalute, così come la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, che ha definito il Bitcoin un asset altamente speculativo.
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